• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Newsletter
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

La cometa C/2022 E3 (ZTF) torna a farci visita. Ecco quando, come e con cosa osservarla

Federico Palaia di Federico Palaia
Gennaio 11, 2023
in Astronomia e astrofisica, Divulgazione, News, Scienza, Sistema solare
cometa di Neanderthal

Immagine della cometa Cometa C/2022 E3 (ZTF) in cui sono ben visibili la coda di ioni e la coda di polveri. Credits: Rolando Ligustri

Condividi su FacebookTweet

  • La cometa C/2022 E3 (ZTF), detta cometa di Neanderthal torna a visitare i nostri cieli dopo più di 50.000 anni.
  • Domani,12 gennaio la cometa raggiungerà il punto nella sua orbita più vicino al Sole, mentre il 1 febbraio si troverà alla minima distanza dalla Terra.
  • Secondo le stime più recenti, potrebbe diventare abbastanza luminosa da essere visibile a occhio nudo, sotto un cielo particolarmente buio.

Dopo più di 50.000 anni la cometa C/2022 E3 (ZTF), anche detta cometa di Neanderthal, torna a farci visita. Si tratta di una cometa di lunghissimo periodo orbitale (circa 50.000 anni) scoperta nel marzo 2022. L’ultima volta che ha attraversato il Sistema Solare, sulla Terra camminavano ancora gli uomini di Neanderthal. Ecco il perché del suo soprannome.

C/2022 E3 (ZTF) è stata scoperta il 2 marzo 2022 durante un lavoro dello Zwicky Transient Facility (ZTF). Si tratta di un progetto che si occupa di eseguire la scansione dell’intero cielo settentrionale ogni due giorni, utilizzando una telecamera a campo visivo estremamente ampio. I dati ottenuti vengono utilizzati per effettuare ricerche che vanno dallo studio degli asteroidi vicini alla Terra a quello delle lontane supernove altamente luminose. Quando è stata scoperta, la cometa si trovava a 640 milioni di chilometri dal Sole e aveva una magnitudine molto debole, ovvero era davvero poco luminosa.

Il nome che gli astronomi danno a una cometa serve a fornire diverse informazioni. Quando si scopre una nuova cometa, essa viene provvisoriamente dotata di una sigla composta dall’anno della scoperta seguito da una lettera maiuscola che identifica la quindicina del mese della scoperta, poi da un numero progressivo riferito alle scoperte di quella particolare quindicina del mese. Le comete periodiche, in aggiunta, ricevono il prefisso P/, le non periodiche ricevono il prefisso C/.

Quando e come osservare la cometa di Neanderthal

Il 12 gennaio C/2022 E3 (ZTF) raggiungerà il perielio, ovvero il punto dell’orbita più vicino al Sole con una distanza di 166 milioni di km. Questa potrebbe essere una fase critica della sua vita. Una cometa infatti è composta principalmente da gas ghiacciati e polvere che iniziano a sublimare mentre attraversa il Sistema Solare interno e si avvicina al Sole. In questa fase, c’è il rischio che il nucleo vada in frantumi, in questo caso la cometa diminuirebbe di molto la luminosità. Questo fenomeno si era verificato in passato con C/2019 Y4 Atlas, che sembrava potesse diventare visibile ad occhio nudo alla fine dell’aprile 2020.

Il 1 febbraio la cometa di Neanderthal si troverà alla minima distanza dalla Terra. Proprio in questa data, secondo alcune stime, potrebbe raggiungere una magnitudine di 5, diventando quindi visibile ad occhio nudo a condizione di trovarsi sotto un cielo particolarmente buio.

Con l’ausilio di un binocolo sarà possibile osservare la chioma della cometa che apparirà come un batuffolo verde. La radiazione solare ultravioletta infatti, eccita il carbonio biatomico intorno al nucleo, causandone questa particolare colorazione.

Utilizzando un telescopio invece, sarà possibile scorgere maggiori dettagli. Se si utilizza un tubo con una buona apertura focale, potrebbero essere visibili le due code della cometa, una di poveri e una di ioni, solitamente più debole. Queste saranno ancora più evidenti facendo astrofotografie a largo campo e a lunga posa, per evidenziarne i dettagli più deboli. Se non si possiede un astro-inseguitore o una montatura motorizzata su cui appoggiare la camera, sarà sufficiente utilizzare un cavalletto stabile ed effettuare delle pose di qualche secondo con ISO molto alti.

Fotografia della cometa Neowise che nel 2020 è diventata visibile anche ad occhio nudo grazie alla sua luminosità. In questa immagine sono ben visibili le due code della cometa, quella di ioni a sinistra e quella di polveri a destra. Credits: Luca Fornaciari
Fotografia della cometa Neowise che nel 2020 è diventata visibile anche ad occhio nudo grazie alla sua luminosità. In questa immagine sono ben visibili le due code della cometa, quella di ioni a sinistra e quella di polveri a destra.
Credits: Luca Fornaciari

Leggendo la nostra guida completa alla scelta di un telescopio potrete trovare ulteriori informazioni sull’argomento osservazioni, astrofotografia e programmi di post-produzione.

Come trovarla nel cielo

Essendo un oggetto celeste piuttosto debole, potrebbe essere difficile identificare la posizione della cometa di Neanderthal nel cielo. Chi ha la fortuna di avere un telescopio con una montatura computerizzata, non dovrà fare altro che inserire le coordinate o il nome della cometa per trovarla in automatico. Chi utilizza strumenti manuali dovrà invece affidarsi a delle carte celesti, ma attenzione: la cometa si sposta ogni giorno, anche se di poco. Siti come The Sky Live forniscono informazioni come coordinate, mappe, luminosità e distanza dalla Terra in tempo reale.

Attualmente la cometa è situata nella costellazione della Corona Boreale, a febbraio arriverà nei pressi del Polo Nord Celeste e diventerà circumpolare, quindi visibile tutta la notte. Lo spettacolo durerà circa due settimane, conviene quindi sfruttare ogni occasione per osservarla. Con il passare del tempo tornerà a una magnitudine inferiore a 10, rendendola quindi difficile da osservare e fotografare.

Ringraziamo Luca Fornaciari per averci concesso la fotografia della cometa Neowise per questo articolo. Potete visionare il suo materiale sul sito web.

Astrospace.it è un progetto di divulgazione scientifica portato avanti da un gruppo di giovani fisici e ingegneri con una passione comune per lo spazio. Se ti piace quello che stai leggendo, puoi contribuire alla crescita della piattaforma attraverso il nostro abbonamento. Ai nostri abbonati riserviamo contenuti esclusivi e sempre in aggiornamento.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Tags: CometadeepskySistema solareTelescopio

Potrebbe interessarti anche questo:

JUICE è pronta per il lancio, con una targa commemorativa a Galileo Galilei

JUICE è pronta per il lancio, con una targa commemorativa a Galileo Galilei

Gennaio 27, 2023
La guida completa all’esplorazione di Urano e Nettuno

La guida completa all’esplorazione di Urano e Nettuno

Gennaio 22, 2023
Giove e Io

L’osservatorio IoIO ha rilevato una nuova e forte esplosione vulcanica su Io

Gennaio 7, 2023
Perseverance inizia il rilascio sulla superficie dei primi 10 campioni di rocce

Perseverance inizia il rilascio sulla superficie dei primi 10 campioni di rocce

Dicembre 19, 2022
Giove infrarosso con Juno

Juno abbandona Ganimede ed Europa per osservare Io, la luna vulcanica di Giove

Dicembre 17, 2022
ELT

Prosegue la costruzione dell’ELT, il telescopio ottico più grande mai realizzato

Novembre 30, 2022
Prossimo Post
Illustrazione artistica che rappresenta l'esopianeta LHS 475 b. Il James Webb ha confermato che è roccioso e ha quasi esattamente le stesse dimensioni della Terra. Credits: NASA, ESA, CSA, L. Hustak (STScI)

Il James Webb ha scoperto il suo primo esopianeta

TOI 700 e

TESS scopre un altro esopianeta terrestre nella zona abitabile della nana bruna TOI 700

Gli articoli più letti della settimana

  • I 10 oggetti più strani dell’Universo

    I 10 oggetti più strani dell’Universo

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Oggi il piccolo asteroide 2023 BU passerà vicino alla Terra

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Tutte le missioni lunari del 2023

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • La NASA ha testato il primo prototipo di un motore a “detonazione rotante” RDRE

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

I 10 oggetti più strani dell’Universo

I 10 oggetti più strani dell’Universo

Gennaio 26, 2023
Tutte le missioni lunari del 2023

Tutte le missioni lunari del 2023

Gennaio 24, 2023
La guida completa all’esplorazione di Urano e Nettuno

La guida completa all’esplorazione di Urano e Nettuno

Gennaio 22, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2022 Astrospace.it

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Astro Newsletter

Ogni settimana, alle 17:00 di venerdì, le principali notizie ed eventi di Astrofisica, astronomia ed esplorazione spaziale.

loader

Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?