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Sono iniziati gli static fire al motore Vinci del secondo stadio di Ariane 6

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Ottobre 6, 2022
in Agenzie Spaziali, ESA, News, Space economy
Il primo static fire test al secondo stadio del vettore Ariane 6. Credits: ESA/Ariane Space

Il primo static fire test al secondo stadio del vettore Ariane 6. Credits: ESA/Ariane Space

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L’ESA e Ariane Space, assieme all’Agenzia Spaziale Tedesca (DLR) hanno annunciato oggi di aver iniziato una nuova importante campagna di test sul vettore Ariane 6, il cui lancio inaugurale è atteso entro la prima metà del 2023. Il 5 ottobre, al sito di Lampoldshausen in Germania, sono stati eseguiti i primi static fire del motore Vinci, che alimenterà il secondo stadio del razzo.

Il motore Vinci è stato progettato ex novo per il vettore Ariane 6. Si tratta di un motore alimentato a ossigeno e idrogeno liquidi, che garantirà multiple accensioni (fino a quattro) e costi di produzione minori rispetto a quello di Ariane V. Il motore Vinci è stato studiato per permettere una affidabilità sufficiente alle diverse missioni che attendono Ariane 6, dal lancio di costellazioni in orbita terrestre bassa fino a satelliti in orbita geostazionaria. Ariane 6 sarà in grado di portare dalle 4.5 alle 12 tonnellate in una geostationary transfer orbit (GTO). La quantità di massa varia in base al tipo di satellite e al momento del rilascio richiesto dal cliente.

L’accensione del motore Vinci al sito tedesco, è il primo di altri tre test che saranno eseguiti nei prossimi giorni. Al termine dei quali lo stadio sarà certificato per il volo. Durante questi primi test sono state ottenute diverse informazioni, non solo sulla corretta accensione del motore, ma anche sulla pressurizzazione dei serbatoi, sulle loro prestazioni mentre il motore è spento e sul processo di riaccensione del Vinci. Nel seguente video è mostrato il primo static fire del secondo stadio di Ariane 6:

Un test complesso e importante

Oltre a questo, lo static fire test è servito per testare una nuova Auxiliary Power Unit (APU). Questa componente serve per gestire l’autopressurizzazione dei serbatoi per le ulteriori accensioni nello spazio del motore. I motori precedenti, quelli dell’Ariane V ad esempio, per riaccendersi utilizzavano dei serbatoi ausiliari di Elio, che favorivano la pressurizzazione del propellente. Il motore Vinci invece, utilizza piccole quantità d’idrogeno e ossigeno liquido, già presenti nei serbatoi.

Questo secondo stadio, una volta completati gli Static Fire test, sarà spedito dalla Germania nei Paesi Bassi, dove eseguirà i test acustici al centro ESTEC dell’ESA. Sia il motore Vinci che il secondo stadio sono prodotti in Germania, negli stabilimenti di Brema di Ariane Space. Il primo stadio è invece costruito in Francia, mentre i booster laterali a propellente solido, in Italia.

Attualmente in Guyana Francese si trova già un mockup completo di Ariane 6, chiamato Combined Test Model (CTM) sul quale si stanno eseguendo diversi test. Il primo vettore che volerà si trova invece ancora negli stabilimenti di Brema (secondo stadio) e Les Mureaux (primo stadio). La data per il lancio inaugurale è ancora prevista per la metà del 2023.

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Tags: Ariane 6Ariane SpaceESAVinci

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