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Mille nuovi asteroidi emergono dalle foto scattate da Hubble

Affiancando all’occhio umano sofisticati codici di intelligenza artificiale, sono state scoperte 1701 nuove scie di asteroidi. Il protagonista di questa scoperta è ancora una volta l’Hubble Space Telescope, affiancato da un team di profani dell’astronomia.

Mila Racca di Mila Racca
Maggio 9, 2022
in Astronomia e astrofisica, ESA, NASA, News, Sistema solare
Asteroid Trails Mosaic

Questo mosaico è costituito da 16 diversi set di dati del telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA che sono stati studiati nell'ambito del progetto scientifico cittadino "Asteroid Hunter". A ciascuno di questi set di dati è stato assegnato un colore basato sulla sequenza temporale delle esposizioni, in modo tale che i toni blu rappresentino la prima esposizione in cui è stato catturato l'asteroide e i toni rossi rappresentino l'ultima. Credits: HST, NASA/ESA

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Un gruppo internazionale di astronomi e ingegneri dello European Science and Technology Centre (ESTEC) e dello European Space Astronomy Centre’s Science Data Centre (ESDC), ha reclutato un sostanzioso gruppo di profani dell’astronomia, nell’estate del 2019. Ogni anno il 30 giugno ricorre la Giornata interazionale degli Asteoridi. Nel 2019, in occasione di questa data, gli astronomi hanno indetto un bando rivolto a oltre 11.400 cittadini, dedicato all’identificazione di nuovi asteroidi.

Per questa ricerca, i cacciatori di asteoridi hanno avuto accesso a più di 37.000 immagini scattate da HST. Queste coprono un periodo di tempo che va da aprile 2002 a marzo 2021 e sono state ottenute dalla combinazione degli strumenti ACS e WFC3 di HST.

Con un tempo osservativo di 15 minuti, la traccia che l’asteroide lascia al suo passaggio appare curva e striata. Il team di cittadini ha classificato e analizzato circa 1310 immagini individuando più di mille tracce di asteroidi. Questi dati sono serviti come set di prova per un algoritmo d’intelligenza artificiale, che alla fine è riuscito a individuare 1701 strisce di asteroidi.

L’immagine mostra come opera il modello d’intelligenza artificiale sviluppato dal team di esperti. Qui si vede come ha individuato una striscia circolare tracciata da un asteroide. Credits: Kruk et al.

 

Una nuova scoperta: i piccoli asteroidi nella Fascia Principale

Approssimativamente, solo un terzo degli asteroidi identificati dal team è stato attribuito a oggetti già conosciuti e presenti nel catalogo dell’ International Astronomical Union’s Minor Planet Centre.

I 1031 corpi rimanenti sono caratterizzati da code molto tenui e sembrano essere molto più piccoli dei corpi già presenti nel database e scoperti con telescopi a Terra. Gli astronomi pensano che la maggior parte di essi sia localizzata in quella che si chiama Main Belt. Una “cintura” che si trova tra Marte e Giove, dove gli asteroidi di piccole dimensioni non sono mai stati studiati nel dettaglio.

Studi futuri

Prossimamente il progetto analizzerà 1031 strisce degli asteroidi precedentemente sconosciuti. L’intento è di caratterizzare la loro orbita e studiare la loro dimensione e il periodo di rotazione.

Poiché Hubble ha fotografato la maggior parte di queste strisce di asteroidi molti anni fa, non è possibile seguirle ora per determinare le loro orbite. Tuttavia, utilizzando Hubble, gli astronomi possono utilizzare l’effetto di parallasse per determinare la distanza dagli asteroidi sconosciuti e imporre vincoli alle loro orbite.

Mentre Hubble si muove intorno alla Terra, cambia punto di vista mentre osserva l’asteroide che si muove anche sulla propria orbita. Conoscendo la posizione di Hubble durante l’osservazione e misurando la curvatura delle striature, gli scienziati possono determinare le distanze degli asteroidi e stimare le forme delle loro orbite. Alcune delle osservazioni di Hubble più lunghe facilitano la misurazione di una curva di luce per gli asteroidi, da cui il team può misurare i loro periodi di rotazione e dedurne le forme.

Nella foto vediamo alcuni asteroidi all’interno del nostro Sistema Solare. Essi risiedono, in media, a soli 260 milioni di chilometri dalla Terra, proprio dietro l’angolo in termini astronomici. Eppure si sono fatti strada in questa immagine di migliaia di galassie sparse nello spazio e nel tempo a distanze inconcepibilmente più lontane. Le tracce di asteroidi appaiono come strisce curve o a forma di S, causa di un effetto di osservazione chiamato parallasse. Esso è dovuto al movimento di HST attorno alla Terra. Credits: HST, NASA/ESA

L’importanza della ricerca

Il progetto implica diverse conseguenze nell’ambito della ricerca astronomica. Innanzitutto, ha evidenziato il potenziale di Hubble relativamente a oggetti poco luminosi e soprattutto nell’ambito della ricerca di asteroidi.

Inoltre, rappresenta un nuovo approccio per trovare asteroidi che può essere applicato ad altri set di dati e immagini. Inoltre, ha rivelato l’importanza della collaborazione tra comunità scientifica e cittadinanza, supportando l’interesse di chiunque agli studi scientifici. I partecipanti, andando a caccia di asteroidi, hanno che catalogato diversi oggetti astronomici, aumentando il valore della ricerca. Tra essi appaiono lenti gravitazionali, galassie e nebulose.

In conclusione, fornisce un contributo importante allo studio del nostro Sistema Solare. Scoperta di asteroidi di dimensioni contenute all’interno della Main Belt, ci può dare indizi su come si sono formati i pianeti e sui primi stati di formazione del Sistema Solare.

Lo studio, pubblicato su Astronomy and Astrophysics, è disponibile qui.

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Tags: asteroidiFascia principale asteroidiHubble Space TelescopeMain BeltSistema solare

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