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Il più lungo volo di Ingenuity. Il drone marziano completa anche il numero 25

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Aprile 14, 2022
in Agenzie Spaziali, Esplorazione spaziale, NASA, News, Sistema solare
Un'immagine scattata dalla navigation camera di Ingenuity durante il volo numero 13. Credits: NASA/JPL-Caltech

Un'immagine scattata dalla navigation camera di Ingenuity durante il volo numero 13. Credits: NASA/JPL-Caltech

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Su Marte Ingenuity, dopo oltre un anno sul pianeta rosso, ha infranto un ulteriore record, eseguendo il suo volo più lungo. Durante la missione numero 25 si è mosso per 704 metri, rimanendo in volo per un tempo totale di 161.3 secondi. Questo spostamento è di particolare importanza per Ingenuity ed è stato permesso da una serie di fattori, primo su tutti la fine dell’estate marziana.

Il drone della NASA si sta muovendo in queste settimane per “rincorrere” il rover Perseverance, dato che entrambi si stanno muovendo verso il delta del fiume che alimentava il cratere Jezero. Questa zona sarà l’obbiettivo principale della seconda fase di esplorazione del rover. Al termine del volo 23 però, la NASA si è trovata di fronte a una scelta particolare.

Le tre opzioni

Per raggiungere le vicinanze del delta dell’antico fiume, si potevano seguire tre diversi percorsi, ognuno con delle caratteristiche particolari:

  • Opzione A: Un unico lungo viaggio lungo 170 secondi di volo in modo da arrivare immediatamente a destinazione. Questa opzione era la più rischiosa e non sarebbe stata possibile da eseguire a marzo e forse nemmeno ad aprile. Dipendeva infatti dalle condizioni atmosferiche (temperatura e densità).
  • Opzione B: Due voli di media durata, eseguiti senza cambiare la frequenza di rotazione del rotore. Con questo volo si poteva rimanere in modalità conservativa, andando sul sicuro, ma si poneva il rischio di atterrare al termine del primo volo, ancora all’interno dell’area Séítah. Questa è una zona piena di dune e affioramenti rocciosi, particolarmente rischiosa per il volo di Ingenuity.
  • Opzione C: Due voli, il primo molto corto, da eseguire semplicemente per alleggerire la pressione sul secondo. L’opzione scelta è stata questa, e si è rivelata vincente. In questo modo la NASA ha potuto far volare Ingenuity a una frequenza di rotazione più bassa e allo stesso tempo farlo atterrare in entrambi i voli al di fuori del Séítah.
Le tre opzioni della NASA per i voli 24 e 25 di Ingenuity. Credits: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona/USGS
Le tre opzioni della NASA per i voli 24 e 25 di Ingenuity. Credits: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona/USGS

La variabile atmosferica

Grazie alla fine dell’estate marziana, la densità atmosferica si sta alzando, permettendo ad Ingenuity di avere più portanza. Questo si traduce nella possibilità di abbassare i giri dei rotori dell’elicottero, che sono passati da 2700 rpm (impostazione attiva dal volo numero 14) a 2537 rpm. Far scendere questo valore è importante, in quanto garantisce meno riscaldamento sulle componenti del drone, permettendo di allungare il volo.

Ogni componete dispone infatti di una temperatura di esercizio, che ha un limite inferiore ma anche un limite superiore. La batteria interna garantisce elettricità alle componenti e le riscalda durante la notte marziana, ma durante il volo attuatori e motori si scaldano parecchio, senza possibilità di raffreddarli se non interrompendo le operazioni. Per questo motivo il tempo di volo massimo è vincolato alle temperature di esercizio.

Andamento della densità atmosferica su Marte in base al mese. Si può notare come a marzo, valore indicato dalla freccia, la densità fosse in fase di crescita. Credits: NASA/JPL-Caltech
Andamento della densità atmosferica su Marte in base al mese. Si può notare come a marzo, valore indicato dalla freccia, la densità fosse in fase di crescita. Credits: NASA/JPL-Caltech

Per allungare il tempo di volo a 160 secondi, la NASA ha deciso di attuare un’altra modifica oltre alla riduzione della rotazione delle eliche. Ingenuity durante i voli 24 e 25 ha volato leggermente prima, partendo alle 9:30 di mattina invece che alle 10:00, trovando una temperatura dell’atmosfera più fredda.

Potrebbe interessarti anche questa intervista: Ingenuity continua a infrangere record. Intervista a Stefano Cappucci, ingegnere italiano al JPL

Il test 24 prima del volo più lungo della storia

Il volo 24, della durata di 69.5 secondi, per una distanza coperta di 47 metri, è stato un vero e proprio test di queste nuove condizioni. Se infatti prima di ora Ingenuity aveva già volato a 2537 rpm, non lo aveva mai fatto partendo alle 9:30 del mattino. Tutto è andato bene, e il volo 24 è stato eseguito il 3 aprile. Infine, l’8 aprile è stato completato il 25esimo, coprendo la distanza record di 704 metri.

Questo volo 25 è stato il più lungo da un punto di vista della distanza, ma non da quello del tempo di volo. Di conseguenza è stato anche il più veloce. Il precedente record di distanza spettava al volo 9, con 625 metri. Non si era mai invece superato il valore di 5 m/s, mentre questa volta Ingenuity si è mosso a 5.5 m/s di velocità.

Ora Ingenuity dovrà attendere qualche giorno l’arrivo di Perseverance prima di eseguire i suoi ultimi voli verso il delta del fiume. Quest’ultimo potrebbe raggiungerlo nelle prossime settimane, il che ci garantirà, a meno di problemi, un’estate (quella sulla Terra) incredibilmente interessante. La missione di Ingneuity è infatti ufficialmente prolungata almeno fino a settembre. 

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Tags: ingenuityMarsMarteNasaScienza

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