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| On 3 anni ago

Rinviata al 28 febbraio l’analisi ambientale di Starbase della FAA

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La Federal Aviation Administration ha annunciato ieri, 28 dicembre, di dover rinviare la decisione definitiva sull’impatto ambientale dei lanci orbitali di Starbase. Questa certificazione della FAA è necessaria per poter eseguire qualsiasi tipo di volo orbitale. Precedentemente era stato annunciato che sarebbe stata assegnata a SpaceX entro il 31 dicembre, ma data la quantità di commenti e segnalazioni ricevute si è reso necessario un rinvio.

Per concludere la certificazione sull’impatto ambientale, la FAA ha infatti aperto la possibilità di commentare pubblicamente problemi e necessità riscontrate da enti e privati della zona. Aziende, associazioni, ed enti locali, oltre che tanti privati hanno quindi fornito i loro commenti. Secondo la FAA ne sono arrivati più di 18000, che stanno venendo analizzati e risolti da SpaceX, con il supporto dell’agenzia americana.

Questi commenti e segnalazioni sono di vario tipo, e spaziano dalle critiche per l’impatto ambientale al supporto per l’indotto economico che Starbase sta già generando nella zona. Il nuovo spazioporto e sito di costruzione di SpaceX è infatti costruito in una zona particolarmente disabitata nel Sud del Texas, che quindi sta subendo importanti ricadute economiche. I commenti pervenuti non sono infatti solo di critica, ma anche di supporto o di richieste specifiche per ulteriori progetti di espansione, in particolare legati alle infrastrutture di collegamento.

Dall’altro lato non mancano le critiche per l’impatto ambientale. Queste non riguardano solo i lanci del futuro razzo più potente mai costruito dall’uomo, ma anche i piani di espansione di Starbase stessa. Una volta che la FAA rilascerà la licenza di volo, questa non sarà infatti eterna, ma dovrebbe durare circa un anno. Questo perché il progetto Starship è ancora in fase di progettazione, e non sono chiari gli sviluppi a medio e lungo termine di Starbase.


Primo volo orbitale ancora bloccato

Finché non verrà rilasciato questo permesso dalla FAA, chiamato formalmente Programmatic Environmental Assessment (PEA), SpaceX non sarà autorizzata a eseguire un volo orbitale. Elon Musk aveva più volte annunciato durante il 2021 di aspettarsi di volare entro la fine dell’anno, ma nonostante il rinvio della FAA, non è detto che SpaceX sia comunque pronta al primo test orbitale. Anzi, sembra che forse non lo sarà per parecchie settimane.

A Starbase sono attualmente in fase di test la Starship 20 (Ship 20) e il Super Heavy BN4. Questi sono i due prototipi che assemblati uno sopra l’altro avrebbero dovuto volare per la prima volta in orbita. Sembra però che i piani potrebbero cambiare, complice anche questo ritardo nella conclusione della PEA. Non è possibile però sapere quali altri prototipi potrebbero venire usati per il volo. Se i tempi si allungassero fino a marzo, potremmo addirittura vedere in volo la nuova versione del motore di Starship, il Raptor 2.

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