Il 26 dicembre, sulla stazione spaziale cinese Tiangong, è stata effettuata la seconda attività extraveicolare (EVA) della missione Shenzhou-13. L’obbiettivo principale è stato installare diverse apparecchiature all’esterno della stazione. Per questa EVA sono usciti dal modulo Tianhe i taikonauti Zhai Zhigang e Ye Guangfu, mentre Wang Yaping è rimasta all’interno della stazione come personale di supporto e per azionare il braccio robotico. Questa attività è stata la seconda eseguita dai taikonauti della missione Shenzhou-13 e la quarta da quando il modulo Tinahe è in orbita.
Ye Guangfu è uscito nello spazio alle 11:44 italiane del 26 dicembre. Zhai Zhigang lo ha seguito invece alle 12:37 italiane. Con questa uscita è diventato il primo cittadino cinese a eseguire tre diverse uscite nello spazio. Zhigang infatti era presente anche nella precedente EVA della missione Shenzhou-13 oltre a essere il primo cinese uscito nello spazio il 27 settembre del 2008 durante la missione Shenzhou-7. Ye Guangfu si trovava invece alla sua prima attività extraveicolare. I due taikonauti sono rientrati alle 17:55 italiane, concludendo con successo l’uscita nello spazio.
Lo scopo della quarta uscita nello spazio
Gli obbiettivi principali della missione dei due taikonauti erano principalmente di test e di aggiornamento dell’esterno della stazione spaziale. Per prima cosa è stata installata una nuova telecamera, chiamata “telecamera panoramica C”. Poi una nuova piattaforma di aggancio per i piedi, che faciliterà il movimento all’esterno del modulo Tianhe. L’ultimo obbiettivo dichiarato era il test di movimentazione di materiale nello spazio. I due astronauti si sono infatti esercitati a muoversi all’esterno della stazione e a trasportare materiale e strumenti senza per forza usare il braccio robotico del modulo Tianhe.
Durante questa EVA i due taikonauti hanno usato le tute Feitian di nuova generazione, usate per la prima volta durante la precedente uscita nello spazio della missione Shenzhou-13. Rispetto alla precedente versione dispongono di diversi miglioramenti tecnici, fra i quali permettono di rimanere nello spazio per un massimo di otto ore rispetto alle quattro garantite dalla versione precedente. Le tute Feitian (volare o volare nel cielo in cinese) sono sviluppate internamente dalla Cina sul modello delle Orlan russe.
I test eseguiti durante questa EVA sono particolarmente importanti data la poca esperienza della Cina nelle uscite nello spazio. Non avendo accesso alla Stazione Spaziale Internazionale, la Cina dispone quindi di pochi dati e know how. Gli attuali taikonauti in orbita dovrebbero rientrare a marzo 2022, rimpiazzati poche settimane dopo dai tre membri della missione Shenzhou-14. Entro la fine del prossimo anno dovrebbero inoltre essere lanciati i due nuovi moduli della stazione, Mengtian e Wentian.
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Emergenza Starlink anche per la stazione spaziale cinese
Il 27 dicembre è stato reso pubblico un documento, fornito dalla missione permanente della Cina alle Nazioni Unite, nel quale la Cina ha comunicato di aver dovuto eseguire due diverse manovre correttive con la sua stazione spaziale per evitare due satelliti Starlink. La prima è stata effettuata il 1 giugno 2021, la seconda il 21 ottobre 2021. Entrambe queste manovre sono state effettuate a scopo cautelativo, data la vicinanza con i satelliti di SpaceX.
Il 1 giugno è stato rilevato un satellite Starlink, il 1095, in un’orbita di 382 km. Il 21 ottobre il satellite coinvolto era invece il Starlink 2305. Questa volta si era rilevato che questo satellite stava eseguendo delle manovre sconosciute, probabilmente per raggiungere la sua orbita definitiva. La strategia precisa con cui si muoveva era però sconosciute alla Cina, che quindi ha eseguito una correzione orbitale preventiva.
Nel documento inviato al segretario generale delle Nazioni Unite la Cina ha ricordato l’articolo VI del Trattato sullo spazio extratmosferico, il quale sancisce che la responsabilità delle attività spaziali non governative (quindi di aziende o privati) è sotto la supervisione degli Stati di appartenenza di quelle aziende o privati.
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