La NASA aveva promesso notizie succulente ed è stata di parola. La missione di Ingenuity, l’elicottero marziano che nelle ultime due settimane ha fatto la storia, è stata formalmente estesa per altri 30 giorni marziani.
I voli della prima fase
Il 19 Aprile scorso, data del primo storico volo di Ingenuity, ha preso il via la campagna di test dell’elicottero marziano. Alla NASA hanno comprensibilmente operato con i guanti di velluto, data la grande quantità di incognite in gioco. Il primo volo ha visto il drone di 1.8 kilogrammi decollare ed in seguito portarsi ad una quota di 3 metri dal suolo. Qui è rimasto in hovering per 30 secondi, eseguendo anche una breve rotazione su se stesso prima di riatterrare. Il secondo test è stato molto simile, ma la massima quota raggiunta è stata di 5 metri.
Il terzo ed il quarto volo hanno visto l’elicottero muoversi lateralmente a velocità incrementali, prima 2 e poi 3.5 metri al secondo. Questo ha permesso alla NASA di raccogliere preziosissimi dati sulla dinamica del volo di questo prototipo. Durante il quarto volo, effettuato venerdì 30 Aprile, l’elicottero si è spinto fino ad una distanza di 133 metri dal punto di decollo, con un tempo in volo di 117 secondi continuativi.
Ingenuity ha dunque ampiamente dimostrato che il volo controllato nell’atmosfera di Marte è possibile. Le ottime condizioni di salute del prototipo, unite al fatto che le comunicazioni con il rover paiono possibili a distanze superiori a quanto preventivato, hanno spinto la NASA ad optare per una prosecuzione della missione.
I risultati e la decisione di proseguire
La NASA non ha mai fatto mistero del fatto che Ingenuity rappresenti il primo pezzo di un puzzle molto più complesso. Un puzzle che, nei prossimi anni, vedrà molto probabilmente i droni co-protagonisti assieme ai rover dell’esplorazione marziana. Durante una delle ultime conferenze stampa, la NASA ha comunicato che la tecnologia di Ingenuity potrebbe essere scalata abbastanza semplicemente ad un drone di 25/30 kilogrammi di peso, con 4 kilogrammi di carico scientifico.
Un mezzo di questo tipo risulterebbe estremamente utile come ricognitore. Potrebbe infatti sorvolare il terreno circostante il rover ed aiutare a direzionare le attività nei siti di maggior interesse scientifico. Nelle prossime settimane, Ingenuity tenterà di dimostrare che tutto ciò è fattibile. Fin tanto che le operazioni di Ingenuity non collideranno con la missione primaria di Perseverance, la NASA ha intenzione di spremere ogni goccia di conoscenza da questa campagna di volo.
La seconda fase
La NASA ha denominato la seconda fase “operations demonstration”, lasciando intendere che tenteranno di simulare le operazioni di un probabile futuro drone marziano. Ingenuity ha ancora in programma il quinto ed ultimo volo della prima fase, durante il quale non tornerà al luogo di decollo, intitolato ai Fratelli Wright. Le fotografie scattate durante il quarto volo verranno infatti usate per identificare un nuovo sito di atterraggio.
Due settimane dopo, dunque a metà Maggio, Ingenuity riprenderà con i voli della seconda fase. Le operazioni si concentreranno sulla precisione di manovra e sulle osservazioni fotografiche (soprattutto atte a identificare nuovi luoghi per atterrare). Nella seguente gif la partenza del quarto volo.
Ingenuity avrà anche meno bisogno del supporto di Perseverance, che lentamente inizierà le proprie operazioni scientifiche. Vista la complessità delle operazioni, si prevedono voli distanti due/tre settimane l’uno dall’altro, il che probabilmente limiterà a due il numero di sortite della seconda fase.
Al termine del mese di Maggio, i team di Terra si confronteranno per pianificare una ulteriore prosecuzione delle attività di Ingenuity. Anche nella più rosea delle aspettative, la missione di Ingenuity non potrà proseguire oltre la fine di Agosto. Questo permetterà di raccogliere tutti i dati prima della metà di Ottobre, quando Marte rispetto alla Terra sarà dalla parte opposta del Sole, un periodo di due settimane durante le quali le comunicazioni saranno impossibili.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.