L’operatore satellitare canadese Telesat ha annunciato il 9 febbraio la selezione di Thales Alenia Space per la realizzazione dei 298 satelliti di una costellazione per la banda larga. La rete di Telesat è chiamata Lightspeed, e mira a fornire un primo servizio nel 2023 e ad una copertura globale nel 2024.
La scelta di Telesat è il culmine di diversi anni di attenta selezione tra tre diversi provider: Airbus Defense and Space, Maxar Technologies e Thales Alenia Space. Le ultime due avevano inizialmente collaborato nel 2018 per competere congiuntamente con Airbus. In seguito le due aziende sono tornate a proporre due soluzioni differenti. Con questo accordo, Thales Alenia Space riceverà oltre 3 miliardi di dollari per lo sviluppo e la costruzione dell’intera costellazione Lightspeed. In totale, Telesat prevede di investire oltre 5 miliardi di dollari per completare il progetto.
Un design di nuova generazione
Uno dei punti che ha guidato la scelta di Telesat è sicuramente il design dei satelliti Lightspeed che consiste in un bus in fase di sviluppo da oltre due anni da parte dell’azienda canadese e Thales Alenia Space. Molto importante anche la capacità dell’azienda europea di aver già gestito diverse costellazioni in orbita bassa terrestre, come dichiarato da il CEO e presidente di Telesat Dan Goldberg a Via Satellite:
“[Thales Alenia Space] costruisce satelliti all’avanguardia e sono bravi con gli altri elementi della rete. [Lightspeed] è una rete integrata molto avanzata. Volevamo un partner in grado di fornire più di semplici satelliti avanzati e ad alte prestazioni: volevamo qualcuno in grado di fornire una rete end-to-end integrata, ad alte prestazioni. Hanno davvero un buon track record con Iridium [NEXT] e il lavoro che hanno fatto per O3b”.
Da un punto di vista tecnico, i satelliti avranno una massa compresa tra i 700-750kg. Verranno propulsi da motori elettrici che impiegano il Krypton, analogamente a quanto visto sugli Starlink di SpaceX. La trasmissione dati avverrà in banda Ka e la capacità totale della costellazione si prevede essere di 15 Tbps. Ogni terminal potrà ricevere fino 7.5 Gbps che arrivano fino a 20 Gbps nel caso di “hot spot”, ossia piccole comunità rurali, porti e aeroporti.
Quest’ultima caratteristica è una delle più innovative nel design di Lightspeed è possibile grazie alla antenne di nuova generazione montate su ogni satellite. Queste sono combinate all’uso della tecnologia di “Beam hopping“, che permette di concentrare il segnale di un satellite in un singolo punto, a seconda della domanda e in modo altamente variabile.
Una rete sofisticata per utenti business
La vita operativa di ogni satellite Lightspeed sarà di 10 anni; 12 considerando anche la fase di lancio e deorbit. I 298 satelliti saranno distribuiti nella seguente maniera:
- 78 satelliti in orbita polare distribuiti su 6 piani orbitali ad un’altitudine di 1015 km
- 220 satellite in orbita inclinata su 20 piani orbitali ad un’altezza di 1325 km
Un’altra improntate caratteristica è la presenza dei collegamenti ottici intersatellitari, ossia dei laser che permettono la comunicazione tra i diversi satelliti della costellazione e riducono sensibilmente il numero di stazioni terrestri necessaria per il funzionamento. La seconda implicazione di tale tecnologia è anche un servizio più performante e più veloce.
Quest’ultima tecnologia apre le porte anche ad un possibile nuovo mercato, ossia quella della comunicazione tra satelliti. Infatti Telesat prevede di poter utilizzare i propri, per il trasferimento dati da altri satelliti in orbita e compatibili con i propri collegamenti ottici. Questa possibilità ha attirato l’attenzione di agenzie governative come la DARPA, la quale ha assegnato a Telesat e Lockheed Martin dei fondi per dimostrare tale capacità tra due diversi satelliti delle aziende.
Un’importante differenza fra la costellazione Lightspeed e le altre reti per l’internet satellitare è il cliente a cui si rivolgono. Starlink, la rete attualmente più avanzata e all’avanguardia, fornisce il dispositivo di collegamento direttamente all’utente privato finale. Il servizio di Telesat si rivolge invece esclusivamente a utenti business, come ospedali, aziende, aeroporti, edifici pubblici ecc.
Lanciatori
Per lanciare tutti e 298 satelliti, Telesat è stata una delle prime aziende a sottoscrivere un contratto con Blue Origin per utilizzare il potente lanciatore New Glenn. In base a quanto detto da Goldberg (CEO di Telesat), l’azienda sta monitorando molto da vicino i progressi del vettore dell’azienda di Jeff Bezos, e ha per la prima volta confermato indirettamente che il primo lancio del New Glenn sarà nel 2022 e non il 2021.
Sul 2022, Goldberg si è detto di essere fiducioso e ad ha aggiunto che Telesat annuncerà nei prossimi mesi altri provider per diversificare la strategia di lancio.
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