Jim Bridenstine e Elon Musk durante una conferenza a seguito del primo volo della Crew Dragon nel marzo 2019. Credits: NASA
Secondo un rapporto appena pubblicato da Aviation Week, e confermato dalla NASA, Jim Bridenstine ha affermato di non voler rimanere amministratore dell’Agenzia Spaziale. Erano molte le voci, ma soprattutto le richieste di far rimanere Bridenstine a capo della NASA, sopratutto per il suo ruolo a capo (e come fondatore) del programma Artemis. Sotto la sua amministrazione è infatti nato e si è formalizzato il nuovo programma di esplorazione, ma sopratutto si è creato il supporto internazionale a questo programma.
Secondo il rapporto di Aviation Week Jim Bridenstine ha così commentato la possibilità di rimanere a capo della NASA:
C’è bisogno di qualcuno che abbia uno stretto rapporto con il presidente degli Stati Uniti […] qualcuno di fiducia dell’amministrazione […] inclusi OMB [Ufficio per la gestione del bilancio ndr], il National Space Council e il National Security Council. Penso che non sarei la persona giusta per questo in una nuova amministrazione.
Inizialmente, nel 2017, la scelta di Jim Bridenstine riscosse parecchie critiche, in quanto rappresentava il primo politico a capo dell’Agenzia dopo una lunga tradizione di ex scienziati e/o ex astronauti. In questi 4 anni si è però dimostrato un grandissimo amministratore, portando a compimento il Commercial Crew Program, formalizzando e ampliando il rapporto della NASA con le aziende private, e dando luce ad un programma che sulla carta sembrava irrealizzabile: Artemis.
Una delle sue azioni più note e significative fu il suo cambiare idea riguardo al cambiamento climatico. Prima di essere assunto alla NASA era un negazionista dell’impatto dell’uomo sul clima, e forse fu anche per questo che fu scelto da Trump. Dopo essere arrivato all’agenzia spaziale, disse di aver visionato i dati e parlato con scienziati ed aver cambiato idea.
Nessuno si sarebbe stupito se Biden avesse cambiato amministratore una volta entrato alla Casa Bianca. La NASA è infatti un’agenzia federale, soggetta a scelte politiche. Gli amministratori sono quindi sempre scelti dal governo. La particolarità di Jim Bridenstine è però che in questi anni si è mosso nel modo giusto anche politicamente, ed è riuscito a mettere in piedi programmi concreti senza pestare i piedi a troppe persone.
Sempre nel rapporto di Aviation Week Jim Bridenstine commenta così:
Passare [dall’amministrare la NASA] a qualunque cosa farò dopo sarà davvero difficile […] Questa è stata di gran lunga la più grande esperienza della mia vita, e ne sono così grato. Ma non mi faccio illusioni. Ci sono molte persone che possono fare un ottimo lavoro come amministratore della NASA
Come detto poco sopra, Bridenstine era una delle scelte più criticate da Trump nel 2017, ma si è rivelato un amministratore capace e giudizioso. Grazie alle sue azioni e ai programmi iniziati in questi anni sarà un periodo estremamente laborioso per chiunque lo sostituirà. Saprà Biden fare una scelta altrettanto (sorprendentemente) efficace?
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