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Juno osserva per la prima volta un TLE nell’atmosfera di Giove

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Ottobre 28, 2020
in Astronomia e astrofisica, NASA, News, Scienza
Un render grafico di come potrebbe essere uno spite nell'atmosfera di Giove.Credits: NASA/JPL-Caltech/SwRI

Un render grafico di come potrebbe essere uno spite nell'atmosfera di Giove.Credits: NASA/JPL-Caltech/SwRI

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La sonda Juno della NASA, attualmente in orbita intorno a Giove, ha osservato per la prima volta degli Transient Luminous Events (o TLE) nell’atmosfera del gigante gassoso. In gergo questi fenomeni sono anche chiamati Folletti o Elfi (“sprites” or “elves”) ma altro non sono che particolari fenomeni elettrici dell’alta atmosfera. Si verificano anche sulla Terra, solitamente in zone sopra temporali particolarmente intensi. Il primo TLE sulla Terra è stato osservato solamente nel 1989 e ora per la prima volta ne è stato trovato uno su un altro pianeta.

La durata di questi fenomeni elettrici è di pochi millisecondi ma le loro dimensioni sono imponenti. Sulla Terra possono essere grandi anche centinaia di km. La loro esistenza su Giove era stata predetta teoricamente da anni, ma solo con le misure effettuate da Juno abbiamo una prima conferma sperimentale. La scoperta è stata effettuata con lo spettrografo a ultravioletti (UVS) di Juno e pubblicata su Journal of Geophysical Research: Planets il 27 ottobre 2020.

Breve e brillante

UVS è stato progettato per caratterizzare le bellissime aurore boreali e meridionali di Giove. In alcune immagini, oltre alle aurore lo strumento ha fotografato proprio dei lampi luminosi di luce UV in punti in cui non avrebbe dovuto essercene. Si trattava del primo TLE. Questi fenomeni sono chiamati anche Sprites o Elves, a seconda della forma e delle caratteristiche dei TLE.

Juno TLE
Il Polo Sud di Giove con un TLE potenziale osservato da Juno il 20 aprile 2020 Credits: NASA / JPL-Caltech / SwRI

La forma degli sprite è simile ad una medusa, presentano una macchia centrale di luce, che sulla Terra è larga fino a 50 km, con lunghi “bracci” che si estendono sia verso il basso che verso l’alto. Quelli invece chiamati Elves, (abbreviazione di Emission of Light and Very Low Frequency perturbations due to Electromagnetic Pulse Sources) appaiono come un disco appiattito che brilla nell’atmosfera superiore della Terra.

Anch’essi illuminano il cielo per pochi millisecondi, ma possono diventare più grandi degli Sprite, fino a 320 kilometri di diametro sulla Terra. Sulla Terra, gli Sprite e gli Elves appaiono di colore rossastro a causa della loro interazione con l’azoto nell’atmosfera superiore. Su Giove, l’atmosfera superiore è costituita principalmente da idrogeno, quindi probabilmente apparirebbero blu o rosa.

Attualmente Juno ha osservato 11 eventi diversi, tutti negli strati superiori dell’atmosfera, in zone sovrastanti grandi temporali. Proprio l’elevata quota e la posizione, ha fatto scartare l’ipotesi agli scienziati che si trattasse di “semplici” fulmini.

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Tags: AstrofisicaGioveJuno

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