Alle 19:31 italiane del 28 maggio 2025 (1:31 del 29 maggio, a Pechino), la Cina ha lanciato con successo la missione Tianwen-2 dal centro spaziale di Xichang, a bordo di un vettore Lunga Marcia 3B.
La sonda ha così iniziato il suo lungo viaggio in una missione che attualmente ha una durata nominale stimata di circa 10 anni, che la porterà prima a raccogliere campioni da un asteroide vicino alla Terra, Kamoʻoalewa, e poi ad esplorare una cometa attiva nella fascia principale, 311P/PANSTARRS.
La missione segna un passo decisivo per il programma spaziale cinese, affermandosi come la seconda di esplorazione planetaria del programma Tianwen dopo Tianwen-1, che nel 2021 ha portato un rover su Marte. Tianwen-2 unirà tecnologie di raccolta di campioni, manovre gravitazionali complesse e strumentazione scientifica avanzata per ampliare la conoscenza dell’origine del Sistema Solare.
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La missione, in breve
La missione Tianwen-2 si dividerà in due tappe principali: prima si dirigerà verso l’asteroide vicino alla Terra 469219 Kamoʻoalewa (2016 HO3), e successivamente verso la cometa attiva 311P/PANSTARRS, situata nella fascia principale tra Marte e Giove.
Tianwen-2 asteroid sample return and comet exploration mission is planned to launch in 2025. Comet 311P/PANSTARRS will be studied after the spacecraft returning samples from asteroid 2016HO3. pic.twitter.com/so25RBdxTu
— China ‘N Asia Spaceflight 🚀𝕏 🛰️ (@CNSpaceflight) May 23, 2022
Kamoʻoalewa è un piccolo asteroide, di circa 40 metri di diametro, ed è un “quasi-satellite” della Terra. Le sue caratteristiche dinamiche e composizionali lo rendono un obiettivo scientifico di grande interesse, soprattutto per l’ipotesi che possa trattarsi di un frammento lunare espulso da un impatto. Tianwen-2 tenterà di atterrare sulla sua superficie e raccogliere circa 100 grammi di materiale mediante una combinazione di tecniche: il metodo “touch-and-go” per un prelievo rapido e un sistema di bracci robotici in caso di superficie più complessa.
Una volta completata questa prima fase, la sonda farà ritorno verso la Terra nel 2027. In quell’occasione, rilascerà una capsula contenente i campioni e utilizzerà l’assistenza gravitazionale terrestre per proseguire verso 311P/PANSTARRS. Questa cometa è nota per avere una traiettoria da asteroide, ma mostra periodicamente attività cometaria, come code di polveri. Tianwen-2 vi arriverà intorno al 2035 e la orbiterà con una suite di strumenti per studiarne la composizione e le dinamiche.
Uno strumento italiano a bordo di Tianwen-2
A bordo della sonda Tianwen-2 è presente anche uno strumento scientifico interamente italiano: l’analizzatore di polveri DIANA (Dust In-situ Analyzer). Sviluppato da un consorzio composto dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dal Politecnico di Milano, DIANA è progettato per misurare e caratterizzare sul posto polveri e ghiaccio presenti nell’ambiente spaziale.

Lo strumento è composto da due teste sensoriali, DIANA1 e DIANA2, che utilizzano microbilance a cristalli di quarzo per rilevare quantità minime di materiale:
- DIANA1 si occupa di misurare la massa totale della polvere raccolta e di rilevare la presenza di ghiaccio d’acqua.
- DIANA2 è dedicata all’identificazione e alla caratterizzazione di composti organici altamente volatili.
Di dimensioni compatte e con prestazioni avanzate, DIANA rappresenta l’unico strumento europeo a bordo della missione Tianwen-2.