Il team della missione Psyche della NASA sta analizzando un’improvvisa diminuzione della pressione nel sistema propulsivo della sonda, avvenuta l’1 aprile 2025. La pressione nel condotto che alimenta di gas xeno i propulsori ionici è scesa da 36 a circa 26 psi, attivando automaticamente il loro spegnimento, come previsto dai protocolli di sicurezza.
Psyche è la prima missione interplanetaria a utilizzare un sistema di propulsione basato su quattro propulsori “a effetto Hall”, che espellono ioni di xeno accelerati elettricamente per generare spinta. Questa tecnologia consente una propulsione efficiente per missioni interplanetarie di lunga durata.
Il sistema è dotato di due linee di alimentazione del carburante; il team sta valutando la possibilità di passare alla linea secondaria per riprendere le operazioni di spinta.
Impatto sulla traiettoria di Psyche e prossimi passi
La missione è progettata per tollerare pause temporanee nella propulsione senza compromettere significativamente la traiettoria. Questa pausa può durare fino a metà giugno.
La sonda dovrebbe effettuare un flyby di Marte nella primavera del 2026 per sfruttare l’assistenza gravitazionale e dirigersi verso l’asteroide 16 Psyche, situato nella fascia principale tra Marte e Giove. L’arrivo è previsto per il 2029, con l’inizio delle operazioni scientifiche poco dopo.
Psyche è la quattordicesima missione del programma Discovery della NASA. L’asteroide 16 Psyche è ritenuto il nucleo metallico esposto di un antico protopianeta, e offre così un’opportunità unica per studiare la formazione dei nuclei planetari. La sonda utilizzerà una suite di strumenti, tra cui un magnetometro, spettrometri a raggi gamma e neutroni, e un imager multispettrale, per analizzare la composizione, la struttura e il campo magnetico residuo dell’asteroide.
Oltre agli strumenti scientifici, Psyche trasporta il Deep Space Optical Communications (DSOC), un esperimento per testare le comunicazioni ottiche nello spazio profondo. Questo sistema utilizza laser a infrarossi per trasmettere dati a banda larga verso la Terra, rappresentando un passo avanti nelle comunicazioni spaziali.