Il 16 aprile 2025, l’European Southern Observatory (ESO) ha celebrato un importante traguardo nella costruzione dell’Extremely Large Telescope (ELT): il completamento della struttura della cupola, che ha raggiunto il suo punto più alto con l’installazione di una delle porte scorrevoli. L’evento, denominato “Topping Out” o “Tijerales”, è stato commemorato sia presso la sede dell’ESO a Garching, in Germania, sia sul sito di costruzione a Cerro Armazones, nel deserto di Atacama in Cile.
La cerimonia in Cile ha visto la partecipazione del governatore della regione di Antofagasta, Ricardo Díaz, e ha incluso l’innalzamento delle bandiere cilena ed ESO sulla sommità della cupola. Contemporaneamente, a Garching, rappresentanti industriali e istituzionali coinvolti nel progetto si sono riuniti per presentazioni e momenti di networking, collegati in diretta streaming con il cantiere cileno.
Con il completamento della struttura della cupola, la cui installazione era cominciata nell’estate 2024, l’ELT ha raggiunto oltre il 60% dell’avanzamento complessivo del progetto.
L’enorme cupola italiana di ELT
La cupola, alta circa 80 metri e con un diametro di 93 metri, è progettata per proteggere il telescopio dalle condizioni estreme del deserto e per consentire osservazioni astronomiche precise grazie alla sua capacità di rotazione indipendente.
Il design prevede una struttura rotante che permette al telescopio di puntare in qualsiasi direzione attraverso un’ampia apertura. La rotazione avviene in maniera indipendentemente dalla struttura del telescopio, ed è supportata da 36 carrelli fissi posizionati su una rotaia a circa 11 metri dal suolo. Sono inoltre incluse porte motorizzate alte 55 metri e sistemi di chiusura ridondanti per garantire la sicurezza operativa.

Il design, la progettazione e la realizzazione della gigantesca struttura portante comprensiva della cupola dell’ELT sono guidati da EIE Group, azienda italiana di Mestre in Veneto, subfornitore nominato del progetto, che collabora da più di 25 anni con l’ESO. Insieme ad EIE Group, nel Consorzio istituito dall’ESO Ace Consortium, altre due aziende italiane, Astaldi SpA, azienda specializzata in opere civili e strutturali, in partnership con Cimolai SpA, leader nella progettazione e costruzione di grandi opere in acciaio.
Verso il completamento del telescopio ottico/IR più grande del mondo
L’ELT sarà dotato di uno specchio primario segmentato di 39 metri, composto da 798 segmenti esagonali, e di un sistema ottico a cinque specchi con ottica adattiva avanzata. Questo lo renderà il più grande e tecnicamente complesso telescopio al mondo per l’osservazione nell’ottico e nell’infrarosso.
Di recente, l’ESO ha ufficialmente aggiornato la roadmap di costruzione, posticipando la data della prima luce a marzo 2029. Le prime osservazioni scientifiche complete sono ora previste per dicembre 2030, con un’entrata in operazione completa stimata nel 2031. Questo slittamento è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui ritardi accumulati durante la pandemia e difficoltà legate alla fornitura di alcuni componenti critici.
Nonostante l’ELT abbia raggiunto circa il 60% dell’avanzamento complessivo, infatti, restano ancora da completare fasi fondamentali, come l’installazione dello specchio primario e la messa in funzione dei primi strumenti scientifici. L’ESO ha ribadito il proprio impegno per garantire che l’ELT diventi pienamente operativo con prestazioni scientifiche di alto livello sin dall’inizio. Il nuovo calendario tiene conto anche delle lezioni apprese da progetti simili, puntando a una fase iniziale di operazioni più robusta e stabile per l’osservatorio astronomico più potente mai costruito.