Il 7 aprile 2025, Sierra Space ha annunciato una collaborazione con Honda e Tec-Masters per testare, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, un sistema energetico rigenerativo a idrogeno. Il progetto prevede l’impiego di un’unità di elettrolisi dell’acqua ad alta pressione sviluppata da Honda, con l’obiettivo di creare un ciclo chiuso in grado di produrre elettricità, ossigeno e acqua, elementi essenziali per le future missioni di lunga durata nello spazio.
Sierra Space coordinerà l’intero esperimento in qualità di responsabile della missione. L’azienda statunitense è anche impegnata nello sviluppo del veicolo spaziale Dream Chaser, che sarà utilizzato per il trasporto del carico utile verso la ISS, e della futura stazione spaziale commerciale Orbital Reef. Il test dell’unità a bordo della ISS sarà condotto con il supporto del Center for the Advancement of Science in Space (CASIS) e della NASA.
Tec-Masters fornirà il supporto tecnico necessario per integrare e certificare il carico utile, assicurandosi che soddisfi gli standard richiesti per l’installazione e il funzionamento a bordo della ISS.
Soluzioni energetiche innovative per lo spazio
Il sistema da testare sulla ISS utilizza l’energia solare per alimentare l’elettrolizzatore, che separa l’acqua in idrogeno e ossigeno. L’ossigeno può essere usato per la respirazione, mentre l’idrogeno, combinato nuovamente con l’ossigeno all’interno di celle a combustibile, produce elettricità e acqua. Questo processo rigenerativo permette di ridurre la dipendenza da rifornimenti esterni, rendendo il sistema adatto a habitat lunari od orbitali.
Per Honda, il progetto rappresenta un’estensione delle sue attività nel settore delle celle a combustibile e dell’energia sostenibile, già applicate in ambito terrestre. L’obiettivo a lungo termine è contribuire allo sviluppo di tecnologie autonome per l’esplorazione spaziale, con possibili ricadute anche sulla produzione di energia pulita sulla Terra.
Il test sulla ISS costituisce un primo passo per validare l’affidabilità di questo sistema in microgravità. I risultati serviranno per pianificare l’utilizzo di tecnologie simili in scenari di esplorazione lunare e, in prospettiva, marziana, dove la disponibilità di risorse locali e la sostenibilità dei sistemi di supporto vitale saranno elementi critici.