La particolare vicenda legata al ritorno dei due astronauti della NASA, partiti con la capsula Starliner di Boeing e destinati a rientrare con la Dragon di SpaceX, potrebbe presto giungere al termine. Butch Wilmore e Suni Williams, arrivati sulla ISS il 6 giugno 2024, sarebbero dovuti rimanere in orbita per circa 10 giorni. Tuttavia, i problemi al sistema propulsivo della Starliner hanno costretto la NASA a modificare i piani, facendo rientrare la capsula di Boeing sulla Terra priva di equipaggio.
Secondo le ultime informazioni ufficiali, il loro rientro è programmato per i primi giorni di aprile 2025 ma, stando a quanto riportato dal giornalista Eric Berger di Ars Technica, ciò potrebbe avvenire già il 19 marzo.
Nel frattempo, la NASA e SpaceX stanno lavorando per risolvere un problema emerso con l’ultima capsula costruita dall’azienda, che avrebbe dovuto debuttare nella missione Crew-10. L’obbiettivo è ora anticipare il lancio a metà marzo, utilizzando un’altra Dragon per questa missione, la Endurance. Questo consentirebbe la normale rotazione dell’equipaggio della ISS e permetterebbe a Wilmore e Williams di tornare sulla Terra.
La particolare situazione è stata anche strumentalizzata a fini politici da Donald Trump ed Elon Musk, poco dopo l’insediamento del nuovo Presidente.
La gestione delle Dragon
Il 29 settembre ha avuto inizio la missione Crew-9, con il lancio della Dragon Freedom, a bordo della quale si trovavano solamente due astronauti. I due posti vacanti erano stati riservati per consentire il ritorno sulla Terra di Butch Wilmore e Suni Williams.
Per la missione Crew-10, SpaceX aveva inizialmente programmato l’utilizzo di una capsula nuova. Tuttavia, il 17 dicembre la NASA ha annunciato ufficialmente che il lancio di questa missione sarebbe avvenuto non prima della fine di marzo, a causa di un problema tecnico.
Secondo quanto riportato da Berger, SpaceX starebbe ancora lavorando per risolvere un malfunzionamento legato presumibilmente alle batterie della Dragon. Ciò comporterebbe ulteriori ritardi sia nella partenza di Crew-10 che nel ritorno di Crew-9.
Per questa ragione, la NASA ha richiesto a SpaceX di utilizzare un’altra Dragon per la decima missione di lunga durata, ovvero la Endurance. L’ultima spedizione supportata da questa capsula è stata Crew-7, terminata il 13 marzo dello scorso anno. Inizialmente, Endurance era stata assegnata alla missione Ax-4, la quarta spedizione privata in collaborazione con Axiom, prevista per questa primavera.
Con la nuova riprogrammazione, Endurance supporterà la missione Crew-10, con il lancio previsto intorno al 12 marzo. La nuova Dragon sarà invece assegnata ad Ax-4, la cui partenza dipenderà dalla rapidità con cui SpaceX riuscirà a risolvere i problemi tecnici. La missione di Axiom potrebbe quindi slittare alla fine della primavera.
La complessa gestione delle capsule Dragon sembrerebbe aver causato anche il rinvio di un altro lancio, Fram2. Questa missione privata, inizialmente prevista per marzo, avrebbe dovuto consentire all’equipaggio di osservare i poli terrestri illuminati dal Sole. Tuttavia, il comandante e finanziatore della spedizione ha dichiarato in un post che l’equipaggio ha perso l’opportunità di osservare il Polo Sud illuminato.