Il terzo lander lunare del 2025 è partito con successo dal complesso di lancio 39A del Kennedy Space Center, quando in Italia erano le 01:17 del 27 febbraio. Athena, il lander realizzato da Intuitive Machines e basato sulla piattaforma Nova-C, è ora diretto verso la Luna, con un arrivo previsto per il 6 marzo. IM-2 è la seconda missione dell’azienda dopo IM-1, avvenuta a febbraio dello scorso anno. In quell’occasione vi erano stati problemi durante l’allunaggio dato che il lander Odysseus si era adagiato su un fianco una volta raggiunto il suolo.
Il lancio di IM-2 è avvenuto con un Falcon 9 di SpaceX, che ha completato la missione numero 25 del 2025. Anche in questo caso, SpaceX ha riutilizzato un primo stadio che è poi atterrato sulla chiatta A Shortfall of Gravitas.
Il viaggio di Athena durerà molto meno rispetto a quello dei due lander partiti il 15 gennaio sempre a bordo di un Falcon 9 di SpaceX. Questo poiché Athena è stato immesso direttamente in un’orbita di trasferimento lunare. L’area designata per l’allunaggio è quella di Mons Mount, una regione situata presso il polo sud. La missione principale IM-2 dovrebbe durare circa 10 giorni, per poi concludersi con l’arrivo della notte lunare.
A bordo del Falcon 9 non c’era solo Athena, ma anche altri tre satelliti: il Lunar Trailblazer della NASA, Odin di AstroForge e il Chimera GEO 1 di Epic Aerospace. Tutti e tre hanno destinazioni e obiettivi molto diversi tra loro. Hanno potuto prendere parte al lancio grazie alla massa di Athena, di circa 2.120 kg, che ha permesso al Falcon 9 di trasportare anche altri carichi.
Gli strumenti di Athena
Durante il suo periodo di attività, Athena dovrà svolgere diversi compiti, tra cui il rilascio di alcuni strumenti. Il principale carico utile a bordo del lander di Intuitive Machines è PRIME-1 (Polar Resources Ice Mining Experiment-1) della NASA. Questo è composto da due strumenti: TRIDENT (The Regolith and Ice Drill for Exploring New Terrain), un trapano capace di perforare fino a un metro di profondità, e MSolo (Mass Spectrometer Observing Lunar Operations). L’obiettivo è studiare il sottosuolo lunare per cercare ghiaccio d’acqua e analizzare gli elementi volatili, che potrebbero essere fondamentali per sostenere una presenza umana a lungo termine sulla Luna.
Un altro elemento che Athena dovrà rilasciare è il piccolo rover MAPP (Mobile Autonomous Prospecting Platform), sviluppato dall’azienda Lunar Outpost. Ha una massa di circa 10 kg e permetterà di svolgere diversi esperimenti, tra cui quelli per la realizzazione di un futuro rover per il trasporto umano. MAPP è inoltre dotato di antenne che gli consentiranno di comunicare con Athena tramite il sistema Lunar Surface Communications System (LSCS), sviluppato da Nokia.
A bordo di Athena si trova anche un altro lander, realizzato sempre da Intuitive Machines. Si chiama Micro Nova Grace Hopper, ha una massa di 39 kg ed è alto poco meno di un metro. Per spostarsi, Grace utilizza motori alimentati a idrazina che gli permettono di compiere piccoli balzi e avrà l’obbiettivo di raggiungere l’interno di un cratere permanentemente in ombra. Grace è dotato sia di una telecamera sia di uno strumento chiamato PULI Lunar Water Snooper, utilizzati per analizzare l’ambiente circostante.
Cinque giorni dopo l’allunaggio è previsto il rilascio da parte di Athena di un piccolo rover giapponese chiamato Yaoki. Si tratta di un cilindro con due ruote alle estremità, che gli permetteranno di muoversi attorno al lander entro un raggio di 50 metri, ottenendo immagini della zona.
Altri satelliti a bordo del Falcon 9
Oltre ad Athena, il secondo stadio del Falcon 9 ha rilasciato anche altri satelliti nello spazio, con destinazioni molto differenti tra loro. Uno di questi fa parte del programma Small Innovative Missions for Planetary Exploration (SIMPLEx) della NASA e si chiama Lunar Trailblazer. Sebbene la sua destinazione sia la Luna, come per Athena, la raggiungerà solamente a giugno, in quanto seguirà una traiettoria differente per ottimizzare il consumo di propellente. Lunar Trailblazer rimarrà poi in orbita attorno al nostro satellite naturale, senza scendere sulla superficie. Da qui, l’orbiter avrà il compito di mappare la distribuzione delle diverse forme di acqua presenti sulla Luna.
Un altro satellite a bordo del Falcon 9 è Odin, realizzato da AstroForge. La sua destinazione è l’asteroide 2022 OB5, la cui orbita interseca quella della Terra, sebbene non rappresenti una minaccia. Odin avrà il compito di ottenere dati sull’asteroide per confermarne la natura metallica. Inoltre, la missione permetterà all’azienda di ottenere dati riguardanti la capacità di raggiungere un altro corpo celeste. Se la missione avrà successo, il prossimo passo di AstroForge sarà quello di scendere sulla superficie di un asteroide per estrarne i minerali. L’azienda ha infatti l’obiettivo di avviare l’attività di space mining, ottenendo nello spazio elementi indispensabili per lo sviluppo di nuove tecnologie sulla Terra.
Rimarrà invece in orbita attorno al nostro pianeta il satellite di Epic Aerospace per la missione Chimera GEO 1. L’azienda sta sviluppando diverse tipologie di OTV (Orbital Transfer Vehicle) da utilizzare in base all’orbita di destinazione. Nel 2023 ha portato a termine la missione Chimera LEO 1 in orbita bassa, mentre questa volta punta a effettuare manovre in orbita geosincrona. A bordo di Chimera ci sono dei CubeSat che saranno rilasciati dal dispenser dell’azienda tedesca Exolaunch.