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Il telescopio spaziale a infrarossi NEOWISE ha terminato la sua missione

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Agosto 9, 2024
in Agenzie Spaziali, Astronomia e astrofisica, Esplorazione spaziale, NASA, News, Scienza, Sistema solare
Neowise

Rappresentazione artistica del telescopio spaziale a infrarossi NEOWISE della NASA davanti a un’immagine del cielo catturata dalla missione. La serie di punti rossi è Holda, il primo asteroide rilevato dal telescopio poco dopo essere stato riattivato nel 2013. Credits: NASA/JPL-Caltech

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L’8 agosto 2024, l’Earth Orbiting Missions Operation Center presso il JPL in California ha inviato un comando, poi trasmesso dal Tracking and Data Relay Satellite System della NASA al telescopio spaziale NEOWISE in orbita. Con questo comando, è stato spento definitivamente il trasmettitore del telescopio e si è conclusa la sua duplice missione, durata quasi 15 anni.

NEOWISE ha raccolto i suoi ultimi dati scientifici il 31 luglio 2024, giorno in cui alla mezzanotte ha terminato le sue operazioni e tutti i suoi dati rimanenti sono stati trasferiti a Terra. Ora è spento, in stato di ibernazione.

La scelta della NASA di concludere la missione è dovuta al fatto che presto NEOWISE scenderà troppo in basso nella sua orbita attorno alla Terra per fornire dati scientifici utilizzabili. Attualmente, si prevede che il telescopio brucerà nell’atmosfera del nostro pianeta verso la fine del 2024. Nicola Fox, amministratore associato del Science Mission Directorate della NASA, ha affermato:

La missione NEOWISE è stata una storia di straordinario successo. Sebbene siamo tristi di vederla giungere al termine, siamo entusiasti per le future scoperte scientifiche che ha aperto, gettando le basi per il telescopio di difesa planetaria di prossima generazione.

L'ultima immagine catturata dal telescopio spaziale NEOWISE della NASA, che mostra parte della costellazione Fornax nell'emisfero australe. Elaborata dall'IPAC al Caltech, questa è la 26.886.704a esposizione della missione. È stata scattata dalla sonda spaziale poco prima di mezzanotte, ora del Pacifico, il 31 luglio, quando è terminata l'indagine della missione. Credits: NASA/JPL-Caltech/IPAC/UCLA
L’ultima immagine catturata dal telescopio spaziale NEOWISE della NASA, che mostra parte della costellazione Fornax nell’emisfero australe. Elaborata dall’IPAC al Caltech, questa è la 26.886.704a esposizione della missione. È stata scattata dalla sonda spaziale poco prima di mezzanotte, ora del Pacifico, il 31 luglio, quando è terminata l’indagine della missione. Credits: NASA/JPL-Caltech/IPAC/UCLA

Le missioni WISE e NEOWISE

Durante la sua vita operativa, il telescopio ha superato gli obiettivi scientifici non per una ma per due diverse missioni, a partire dalla missione WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer).

WISE, lanciato nel dicembre 2009 e gestito dal JPL, aveva come obiettivo la scansione dell’intero cielo a infrarossi in sette mesi. Entro luglio 2010, WISE aveva completato questa missione con una sensibilità superiore rispetto alle indagini precedenti, ma esaurendo il refrigerante necessario a impedire che il calore prodotto interferisse con le osservazioni.

Nonostante ciò, la NASA estese la missione sotto il nome NEOWISE (Near-Earth Object Wide-field Infrared Survey Explorer) fino a febbraio 2011, per condurre un’indagine sugli asteroidi della fascia principale. Completata questa fase, il telescopio fu messo in letargo.

L’analisi dei dati mostrò che, pur non potendo più osservare gli oggetti infrarossi più deboli, NEOWISE poteva comunque effettuare osservazioni precise di asteroidi e comete, che emettono un forte segnale a infrarossi quando riscaldati dal Sole. Di conseguenza, nel 2013, la NASA riattivò il telescopio nell’ambito del Near-Earth Object Observations Program, precursore del Planetary Defense Coordination Office, per proseguire l’indagine NEOWISE con scopo di difesa planetaria.

Durante la sua attività, NEOWISE ha osservato ripetutamente il cielo dall’orbita terrestre bassa, creando mappe complete di 1.45 milioni di misurazioni infrarosse di oltre 44mila oggetti del Sistema Solare. Tra gli oltre 3mila oggetti vicini alla Terra rilevati, 215 sono stati scoperti per la prima volta da NEOWISE. La missione ha individuato anche 25 nuove comete, tra cui la celebre C/2020 F3 NEOWISE, visibile nell’estate del 2020.

Il successore: il telescopio NEO Surveyor

Oltre a lasciarci in eredità una grande quantità di dati scientifici, NEOWISE ha contribuito allo sviluppo del primo telescopio spaziale a infrarossi della NASA costruito appositamente per rilevare oggetti vicini alla Terra: il NEO Surveyor.

Illustrazione artistica del NEO Surveyor della NASA, con di sfondo un'osservazione a infrarossi effettuata dalla missione WISE. Più di 100 asteroidi possono essere visti come punti rossi. Credits: NASA/JPL-Caltech/Università dell'Arizona
Illustrazione artistica del NEO Surveyor della NASA, con di sfondo un’osservazione a infrarossi effettuata dalla missione WISE. Più di 100 asteroidi possono essere visti come punti rossi. Credits: NASA/JPL-Caltech/Università dell’Arizona

Gestito ancora una volta dal JPL, NEO Surveyor cercherà alcuni degli oggetti più difficili da trovare vicino alla Terra, come asteroidi e comete oscuri che non riflettono molta luce visibile, così come oggetti che si avvicinano alla Terra dalla direzione del Sole.

Grazie alle prestazioni previste, questo telescopio migliorerà notevolmente le capacità della comunità internazionale di difesa planetaria, che include rilievi a terra finanziati dalla NASA. La costruzione di NEO Surveyor è già in corso, con una data di lancio fissata non prima del 2027.

© 2024 Astrospace.it Tutti i diritti riservati. Questo articolo può essere riprodotto o distribuito integralmente solo con l’autorizzazione scritta di Astrospace.it o parzialmente con l’obbligo di citare la fonte.
Tags: asteroidiinfrarossiNEONeoWiseTelescopio spazialeWISE

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