Il 6 agosto la Cina ha lanciato i primi 18 satelliti della costellazione G60, definita spesso la “Starlink cinese”. Si tratta di una rete di satelliti progettata per fornire copertura internet globale direttamente dall’orbita bassa terrestre. Il lancio, che è stato un successo, ha però provocato la creazione di decine di detriti spaziali, che però non sono originati dai satelliti, ma sembrerebbe dal secondo stadio del razzo Lunga Marcia 6A.
I satelliti sono stati rilasciati impilati uno sull’altro, dato che ricordano, nella forma, gli Starlink di SpaceX. Si trovavano in due colonne di nove l’una, sopra il secondo stadio del razzo. Quest’ultimo sembra essere il responsabile dei detriti spaziali, ma non è ancora chiaro perché si sia rotto.
Difficile che la causa sia l’impatto con un altro detrito, dato il numero di oggetti che sono stati osservati, relativamente basso. Più probabilmente si tratta di una rottura dello stadio dovuta a un problema tecnico, ma a ora non ci sono comunque informazioni certe.
Il primo tracciamento dei detriti è stato fatto dall’azienda Slingshot Aerospace, che tiene traccia di oggetti in orbita. La società ha annunciato il tracciamento di almeno cinquanta detriti alle 00:27 dell’8 agosto. La Space Force americana ha confermato il tracciamento dei detriti, affermando che l’evento di rottura sembra sia avvenuto alle 17:48 italiane del 7 agosto.
Un razzo particolarmente delicato
Il Lunga Marcia 6A che ha lanciato questi satelliti è uno dei razzi su cui la Cina sta puntando per il lancio delle megacostellazioni. Il 6A è una versione modificata del Lunga Marica 6, a cui è stato aggiunto un ulteriore motore al primo stadio, e quattro booster a propellente solido. Il carico utile in orbita terrestre bassa è di 8000 Kg.
Questo razzo viene lanciato dal 2022, e attualmente ha eseguito sette lanci di successo, trasportando cioè per sette volte il carico nell’orbita di destinazione. Questa è però la quarta volta, su sette lanci, che il secondo stadio risulta distruggersi in orbita, provocando decine di detriti.
La prima volta è accaduto nel 2022, subito dopo la seconda missione. Il secondo stadio è risultato rompersi in circa 60 detriti, che poi sono diventati 350 tracciabili. La seconda volta è avvenuto durante il quinto lancio a marzo 2024, e la terza a luglio 2024. Questa rottura avvenuta dopo il lancio del 6 agosto è la quinta.