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Mars Sample Return rinviato al 2040, ma la NASA non ci sta e cerca soluzioni alternative

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Durante una conferenza stampa tenuta alle 19:00 italiane del 15 aprile 2024, l’amministratore della NASA Bill Nelson ha condiviso la nuova programmazione dell’agenzia per il programma Mars Sample Return (MSR), una delle missioni più complesse e ambiziose mai progettate dalla NASA. Nelson ha dichiarato ufficialmente il suo rinvio al 2040 per il ritorno dei campioni sulla Terra.

Dato il budget per l’anno fiscale 2025 e i vincoli di bilancio previsti per i prossimi anni, l’attuale progetto di missione, particolarmente ambizioso oltre che innovativo, è stato rivisto e ri-schedulato un’altra volta dopo quella del 2021. Tuttavia, Nelson ha confermato durante la conferenza che nei prossimi anni cercheranno altre soluzioni. Ha dichiarato infatti::

That is unacceptable to be waiting that long. The decade of the 2040s, that’s when we’re going be landing astronauts on Mars.

È inaccettabile aspettare così tanto. Il decennio del 2040 è quello in cui faremo atterrare gli astronauti su Marte.

Per questa ragione la NASA, che vede in Mars Sample Return un obbiettivo a lungo termine dell’esplorazione planetaria internazionale negli ultimi due decenni anche grazie al rover Perseverance, sta cercando soluzioni alternative per non doversi attenere a questa data.

Il progetto Mars Sample Return

Mars Sample Return è un progetto congiunto NASA ed ESA, inizialmente pensato per svolgersi nell’arco di una decina d’anni, composto da tre lanci dalla Terra, più un quarto da Marte (per la prima volta nella storia da un altro pianeta).

MSR ha come obbiettivo la prima restituzione mai effettuata di campioni marziani a Terra. Tali campioni non solo ci aiuteranno a comprendere la formazione e l’evoluzione del pianeta e del Sistema Solare, ma potranno essere utilizzati per preparare i futuri esploratori umani del Pianeta Rosso e per aiutare la NASA nella ricerca di segni di vita antica.

Il primo passo di MSR è stato fatto con la missione Mars 2020, attualmente attiva, con la quale il rover Perseverance sta esplorando il cratere Jezero e raccogliendo proprio i campioni che saranno restituiti nel corso delle future missioni all’interno del programma.

La nuova architettura di missione MSR

Ritardi e problemi di gestione al JPL sono stati numerosi nel corso di questi anni. Nel 2022 i piani MSR sono stati cambiati e semplificati, eliminando uno dei rover previsti e programmando il trasporto dei campioni tramite lo stesso Perseverance, con il supporto di due elicotteri simili a Ingenuity.

Ora la nuova architettura prevede la cancellazione dei droni e la semplificazione dell’orbiter che dovrà catturare i campioni in orbita marziana. Questo satellite sarà delegato completamente all’Agenzia Spaziale Europea.

La nuova architettura e tutti le modifiche apportate al programma MSR si possono trovare qui. 

Ritardi, problemi e un budget troppo basso

Il problema del budget NASA è decisamente grande. Per i piani attuali di MSR, scrive la NASA, si stima che il budget del programma necessario sia tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari (ricordiamo che il telescopio spaziale James Webb ne è costati circa 10 alla NASA nel corso di 20 anni).

Per raggiungere l’ambizioso obiettivo di riportare i campioni chiave sulla Terra prima del 2040 e a un costo inferiore, l’agenzia chiede quindi alla comunità della NASA di lavorare insieme per sviluppare un piano rivisto che sfrutti l’innovazione e la tecnologia collaudata.

La NASA scrive inoltre che solleciterà presto proposte architettoniche da parte dell’industria che potrebbero restituire campioni negli anni ’30 e ridurre costi, rischi e complessità della missione.

Questa scelta di semplificare ulteriormente il programma oltre che dilazionarlo fino al 2040 conferma ancora una volta quanto sia problematica la sua gestione. L’affermazione di voler scegliere soluzioni alternative nei prossimi anni è una volontà chiara di quanto questa missione sia importante, ma la paura è che potrebbe dilazionare ancora le energie e forse provocare ulteriori ritardi.

Recentemente la NASA ha anche annunciato di voler istituire un programma simile al CLPS ma adattato per Marte, ed è probabile che una delle soluzioni che verranno proposte sia quella di affidarsi al settore privato per recuperare questi campioni.