PACE (Plankton, Aerosol, Cloud, ocean Ecosystem), il satellite della NASA il cui progetto ha rischiato di essere cancellato diverse volte, è finalmente partito. Il decollo è avvenuto dal complesso di lancio numero 40 di Cape Canaveral alle 7:33 dell’8 febbraio, secondo il fuso orario italiano, a bordo di un Falcon 9 di SpaceX.
La NASA ha annunciato la prima volta il progetto nel 2014 e in tre diverse occasioni, dal 2018 al 2020, l’amministrazione Trump ha cercato di cancellarlo. Il costo proposto dalla NASA per la missione era inizialmente di 805 milioni di dollari ma, secondo quanto riportato da Florida Today, il prezzo finale è di circa 948 milioni. Questo comprende anche le operazioni di lancio con SpaceX.
Il satellite è dotato di tre diversi strumenti che permetteranno di monitorare gli oceani, focalizzandosi sulla distribuzione del fitoplancton. La distribuzione e le diverse tipologie di questi organismi ha molti impatti sull’ecosistema, quindi il loro studio permetterà di comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici.
PACE per tutti
Il satellite, con una massa di poco meno di 1700 kg al lancio, viaggerà attorno alla Terra a circa 676 km di altezza su un’orbita polare. Si tratta del primo lancio verso questa tipologia di orbita, condotta per conto dalla NASA dalla Florida dal 1960. SpaceX ha ripreso a condurre missioni di questo genere nel 2020, dopo aver dimostrato l’affidabilità dei suoi vettori dovendo sorvolare la terraferma. La missione primaria di PACE ha una durata di tre anni, ma il satellite ha propellente a sufficienza per 10 anni di servizio.
Per l’osservazione della Terra, a bordo del satellite si trovano tre strumenti. Il primo, chiamato Ocean Color Instrument (OCI), è uno spettrometro ottico avanzato per l’osservazione del colore degli oceani, dall’ultravioletto all’infrarosso. I mari infatti sono caratterizzati da colori anche molto differenti tra loro e ciò è dovuto anche alla presenza di diverse tipologie di fitoplancton. Questi organismi sono determinanti per la vita e alcuni di questi hanno effetti negativi sull’ambiente.
NASA’s PACE spacecraft was encapsulated into Falcon 9’s fairing this past week ahead of arriving at the hangar at pad 40 in Florida pic.twitter.com/Qc4DUBkNDE
— SpaceX (@SpaceX) February 3, 2024
PACE è dotato anche di due polarimetri: Spectro-polarimeter for Planetary Exploration (SPEXone) e Hyper Angular Research Polarimeter (HARP2). La combinazione di questi due strumenti permetterà di studiare la luce riflessa dagli oceani e dall’aerosol atmosferico, ovvero le piccole particelle solide o liquide presenti nell’aria. Anche l’aerosol ha un importante impatto sul clima, in quanto ulteriore elemento che riflette la luce solare.
Una volta entrato in servizio, i dati ottenuti dagli strumenti di PACE saranno subito resi disponibili in tempo reale e accessibili a tutti. Si tratta di uno strumento che può avere diverse applicazione, dalla pesca alla lotta al cambiamento climatico.
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