La NASA ha annunciato oggi, 7 gennaio, la firma di un accordo con il Mohammed Bin Rashid Space Centre (MBRSC) per la costruzione di un modulo Airlock della stazione spaziale lunare Lunar Gateway. Il MBRSC è il principale centro di sviluppo spaziale degli Emirati Arabi Uniti, fondato nel 2006 dallo sceicco di Dubai di cui porta il nome.
Questo accordo affida agli Emirati Arabi Uniti la costruzione di questo modulo del Lunar Gateway, attraverso il quale gli astronauti a bordo della stazione potranno uscire nello spazio esterno o con il quale potranno essere esposti all’ambiente cislunare esperimenti scientifici. Si tratta di un modulo fondamentale per una stazione spaziale e che inizialmente (fino a circa il 2019) si pensava dovesse costruire la Russia, che già ha costruito quello dedicato sulla ISS.
L’annuncio è stato effettuato dalla Vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, a capo del National Space Council. L’accordo prevede anche l’organizzazione di una missione verso la stazione lunare con un astronauta emiratino.
Quando la Russia non ha acconsentito a partecipare al Programma del Lunar Gateway e Artemis, la costruzione di questo modulo arilock è rimasta in sospeso. Da oltre un anno si discuteva già della possibilità che fossero gli Emirati Arabi Uniti a costruire questo elemento, ma nulla era confermato. Costruire anche l’airlock in Italia era una opzione ancora sul tavolo.
Una collaborazione che cresce
Con l’assegnazione della costruzione di questo airlock, gli Emirati Arabi entrano ufficialmente a far parte della collaborazione internazionale che sta costruendo la stazione lunare. Attualmente essa è costituita dagli USA, dalla CSA (Canada), dall’ESA, dalla JAXA (Giappone) e ora dal MBRSC (Emirati Arabi Uniti).
Secondo quanto comunicato dalla NASA, questo accordo prevede anche l’organizzazione di una missione sul Lunar Gateway per un astronauta emiratino. Questo approccio è già stato testato nel 2019, quando l’astronauta Hazza Al Mansouri è stato sulla ISS per sette giorni. Nel 2023 infine l’astronauta Sultan Al Neyadi è stato il primo emiratino a svolgere una missione di lunga durata, sempre sulla ISS.
Non è stata data nessuna indicazione su quando questa missione si potrebbe svolgere. La timeline di lancio verso il Lunar Gateway è infatti ancora impossibile da organizzare, e lo sarà almeno fino a quando non saranno posti i primi moduli intorno alla Luna. Questo avverrà probabilmente nel 2026, mentre la prima missione di astronauti sarà Artemis IV nel 2027/2028.
Il Bin Rashid Space Centre fornirà, oltre alla gestione della costruzione dell’airlock, anche la gestione delle operazioni e il supporto ingegneristico, per tutta la durata della vita operativa del modulo. Non è stata data nessuna informazione sulle modalità di costruzione di questo airlock. In passato gli Emirati hanno infatti già dimostrato di poter gestire asset e hardware spaziale affidando varie parti della costruzione ad altri Stati. Non è detto però che questo accada anche per il modulo in questione.
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