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I preparativi per il terzo lancio. I progressi di Starship

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Articolo del 5 gennaio 2024

Il 2023 appena concluso è stato un anno fondamentale per l’intero progetto Starship. Dopo il volo di SN15, avvenuto a maggio 2021, SpaceX non ha fatto volare prototipi per circa due anni. In questo lasso di tempo, il sito di lancio è cambiato radicalmente e ora è in grado di supportare i voli di Starship diretti verso lo spazio.

Nel corso dello 2023 abbiamo assistito a due diversi lanci di Starship, che si sono conclusi in modo simile e differente allo stesso tempo. 

Dopo un mese esatto dal secondo volo, SpaceX era già pronta a collaudare i nuovi prototipi per il terzo lancio. È possibile che questo possa avvenire già a febbraio, ma tutto dipende da quando verranno rilasciati i permessi dalla Federal Aviation Administration, che sta svolgendo delle indagini riguardo i problemi emersi durante il volo di novembre. Solo dopo avere ultimato questa indagine, SpaceX potrà ottenere nuovi permessi di lancio.

Nel frattempo, i prossimi prototipi hanno già iniziato a scaldare i motori. Vediamo quindi cosa è accaduto nel mese di dicembre in questo nuovo articolo della rubrica “I progressi di Starship”.

La corsa verso il terzo lancio

Dopo il volo del 18 novembre, SpaceX ha iniziato fin da subito i preparativi al prossimo lancio. In primo luogo hanno effettuato alcuni lavori di manutenzione alle diverse infrastrutture di terra, danneggiate dai gas di scarico dei motori del Super Heavy. Ultimati i lavori, hanno potuto poi spostare i nuovi prototipi per iniziare il collaudo dei motori dei nuovi prototipi.

Il 14 dicembre la Ship 28 ha raggiunto il sito di test e, due giorni dopo, hanno eseguito uno spin prime test, azionando le turbopompe dei Raptor. L’accensione completa dei suoi sei motori è invece avvenuta il 20 dicembre.

Esattamente un mese dopo il secondo volo di Starship, SpaceX ha trasportato al sito di lancio anche il Booster 10 e, il giorno successivo, Mechazilla lo ha posizionato sul pad, iniziando i preparativi per il suo static fire test. Il 21 dicembre c’è stato un primo tentativo di avviamento dei motori, ma durante il caricamento dei propellenti è emerso un problema e la prova è stata interrotta.

SpaceX è riuscita ad avviare con successo tutti e 33 i suoi Raptor il 29 dicembre, mantenendoli accesi per circa 10 secondi, il doppio rispetto l’ultimo test eseguito con il prototipo precedente.

Un’ore e mezza prima, La Ship 28 ha avviato nuovamente uno dei suoi motori, eseguendo una prova alquanto particolare. Hanno infatti simulato un’accensione che servirà per il rientro sulla Terra della Starship, alimentando il singolo Raptor con gli header tank, invece dei serbatoi principali. Ciò potrebbe indicare che l’obbiettivo di SpaceX è riuscire a eseguire tutte le manovre nello spazio con la Starship.

Inoltre, proprio la Ship 28 sarà il primo prototipo a collaudare il trasferimento di propellenti nello spazio, sebbene in questa prima fase avverrà solo tra i serbatoi principali e gli header tank. Ultimate i test, la Ship 28 e il Booster 10 sono stati riportati al sito di costruzione.

I piani per il 2024

Nel corso del 2024, SpaceX dovrà concretizzare tutti gli sforzi compiuti fino a questo momento, affinché Starship sia operativa il prima possibile. Devono dimostrare che il nuovo vettore è in grado di arrivare in orbita ed eseguire diverse manovre in maniera sicura, soprattutto per poi supportare il programma Artemis.

Con il terzo volo quindi, punteranno a eseguire con la Ship 28 un rientro controllato al largo delle Hawaii. Molto probabilmente, SpaceX si concentrerà sul recupero del Super Heavy solamente dopo avere perfezionato la Starship.

Se il lancio della Ship 28 avrà successo, punteranno poi ad arrivare effettivamente in orbita e, forse, rilasciare i primi Starlink V2 da due tonnellate ciascuno.

SpaceX intanto ha già trasportato al sito di Massey la coppia per il quinto lancio, ovvero il Booster 12 e la Ship 30, mentre i tecnici hanno iniziato l’installazione dei Raptor sul Booster 11 e la Ship 29 per il quarto volo.

Entro la fine dell’anno anche l’area di Starbase potrebbe subire diverse modifiche. Il 27 dicembre è giunta al porto di Brownsville una chiatta con a bordo la prima sezione di una nuova torre simile a Mechazilla. Presto potrebbero partire dalla Florida anche le rimanenti sezioni. Musk ha sempre dichiarato che a Starbase ci saranno due pad di lancio, quindi in questo 2024 potremmo assistere all’inizio dei lavori della nuova rampa. Ciò potrebbe permettere a SpaceX di effettuare più lanci in breve tempo, eseguendo i lavori di manutenzione ai pad alternatamente.

Secondo il Programmatic Environmental Assessment del 2022 però, SpaceX può effettuare solamente 5 lanci di Starship all’anno. Questi potrebbero non essere sufficiente per sviluppare velocemente il vettore. È possibile che SpaceX chieda una modifica all’autorizzazione precedentemente concessa, oppure, effettuati i cinque lanci, si concentri sulla costruzione del pad al complesso di lancio 39A, in Florida.

Altri “pezzi di Starship” – Brevi novità e aggiornamenti

  • Nel quartier generale di SpaceX a Hawthorne, in California, gli astronauti Nicole Mann e Doug Wheelock hanno collaudato un mockup dell’ascensore esterno di Starship. Questo servirà per trasportare sulla superficie lunare, durante le missioni Artemis III e IV, sia gli astronauti che i diversi strumenti che dovranno utilizzare.
  • Il 12 dicembre gli operai hanno iniziato a smantellare il pad suborbitale A, utilizzato per eseguire gli static fire test della Starship. Al sito di lancio erano presenti due di questi pad, sfruttati principalmente dal volo di SN 8 fino a quello di SN 15. È possibile che gli static fire test delle Starship possano essere effettuati in futuro al sito di Massey.
  • Dopo l’accensione dei 6 motori della Ship 28, SpaceX ha collaudato anche il suo portellone per il rilascio degli Starlink. È possibile che si tratti solamente di una prova strutturale e che per il lancio non verranno collocati satelliti all’interno della Starship.
  • SpaceX sta cercando continuamente di migliorare le infrastrutture per supportare in maniera rapida i lanci. Hanno quindi installato delle nuove pompe, che serviranno a trasportare l’ossigeno e il metano dai serbatoi di terra alla Starship e al Super Heavy.

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