ULA ha annunciato ieri sera, 24 ottobre, di aver programmato per il 24 dicembre il lancio inaugurale del vettore Vulcan, chiamato first certification mission (Cert1). Si tratta di una data piuttosto curiosa, essendo la Vigilia di Natale, ma non inusuale. A bordo del razzo ci sarà il lander Peregrine di Astrobotic, diretto verso la Luna. Questo lander sarà il carico principale, e la prima missione di Astrobotic verso la Luna.
Peregrine non sarà più il primo lander americano del programma CLPS a partire per la Luna essendo che per metà novembre è previsto il lancio del Nova-C di Intuitive Machines, con un Falcon 9. Se entrambi partiranno entro la fine dell’anno, NASA potrà comunque finalmente dare inizio a questo programma di esplorazione robotica della Luna, pensato per supportare Artemis, e che doveva iniziare già nel 2022.
A partire dal 2024 dovrebbero poi partire almeno 2 lander all’anno fino alla fine del decennio. La data di lancio di Vulcan, fissata per il 24 dicembre, non è un giorno scelto casualmente. Il lander Peregrine dovrà atterrare in una zona precisa, con condizioni di luminosità precise.
Questo implica che i giorni disponibili per il lancio sono limitati. Nel mese di dicembre la finestra di lancio rimane aperta il 24, il 25 e il 26. Se non si dovesse partire uno di questi giorni, la missione sarà rinviata di circa 30 giorni.
Vulcan: finalmente!
Il Vulcan è un lanciatore particolarmente importante per il futuro della space economy americana. Con questo lanciatore nel 2024 dovranno partire centinaia di satelliti, oltre che almeno due missioni per la Space Force. E forse, per la fine del prossimo anno, anche la prima missione dello spazioplano Dream Chaser di Sierra Space.

Fra i satelliti, i primi a partire saranno i Kuiper di Amazon. I primi due prototipi, i KuiperSat-1 e 2 lanciati a settembre, dovevano essere a bordo del lancio inaugurale di Vulcan, previsto a maggio. A inizio anno però, ritardi nella preparazione del lander Peregrine, e un incidente al serbatoio del secondo stadio hanno rinviato a fine 2023 il lancio.
Tory Bruno, CEO di ULA, durante una intervista ha dichiarato che i test al secondo stadio sono completati, e che a novembre esso verrà spedito al Kennedy Space Center per l’integrazione con il primo stadio. In parallelo continueranno le campagne di certificazione di un altro hardware. Sempre a novembre verrà anche spedito il lander Peregrine da Astrobotic.
Sempre Bruno ha dichiarato che entro metà del 2025 puntano a lanciare un Vulcan ogni due settimane, equivalente a circa 25 lanci all’anno. Per raggiungere questo obiettivo stanno già ora aumentando la produzione degli stadi del razzo, che non avrà parti recuperabili. In un prossimo aggiornamento ULA sta invece progettando un sistema di sgancio dei due motori BE-4 del primo stadio, in modo che possano essere recuperati e riutilizzati solo loro.
Questi motori sono progettati e costruiti da Blue Origin e pensati per spingere il New Glenn. Quest’ultimo avrà un primo stadio riutilizzabile, il che fa dei BE-4 dei motori pensati e progettati dall’inizio per il riutilizzo. Perderli durante i voli del Vulcan sarebbe uno spreco importante.