Caposaldo della nuova esplorazione lunare di questo decennio è sicuramente il Programma Artemis, con il quale la NASA e i suoi partner internazionali puntano a costruire un avamposto permanente sul nostro satellite. Prima di ciò c’è però ancora tanto da scoprire e studiare sulla Luna, e molte delle prossime missioni lunari avranno ancora come obiettivo primario la ricerca scientifica. Recentemente la NASA ha selezionato un nuovo payload scientifico per le missioni Artemis. Studierà il suolo vulcanico lunare, stabilendo l’età e la composizione dei terreni modificati dall’attività vulcanica sul lato a noi visibile della Luna.
La suite di strumenti di questo carico utile si chiama DIMPLE (Dating an Irregular Mare Patch with a Lunar Explorer). DIMPLE analizzerà l’Ina Irregular Mare Patch, un’area collinare larga circa 500 metri scoperta nel 1971 dalle immagini orbitali dell’Apollo 15. Studiando questa conformazione geologica, gli scienziati sperano di ottenere informazioni importanti sullo stato geochimico della Luna nel tempo, sulla sua evoluzione e sulla storia dell’intero Sistema Solare.
Indagando sui terreni lunari
Negli anni successivi sono diventati circa 70 gli Irregular Mare Patches scoperti dal Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA. Ina rimane il più grande finora identificato, altro motivo per la scelta di questo particolare sito per DIMPLE. Grazie alla sua strumentazione, contribuirà a determinare se le macchie di mare irregolari si sono formate da processi vulcanici recenti o antichi.

La missione si avvarrà di un rover, uno strumento di raccolta e uno spettrometro in grado di determinare la composizione del materiale lunare, per analizzare l’età e la composizione dei campioni raccolti dalla superficie. DIMPLE sarà in grado di raccogliere e analizzare da tre a più di 25 campioni, per saperne di più sull’attività vulcanica che ha modellato questa regione.
Se l’attività vulcanica risulta essere geologicamente recente, il mantello lunare si rivelerà essere più caldo di quanto si pensasse. Questo si verificherà, per esempio, se gli elementi radioattivi hanno contribuito a eruzioni su piccola scala che sono continuate più tardi nell’evoluzione lunare rispetto alle nostre previsioni. Se, invece, le eruzioni che hanno creato Ina si rivelassero più antiche, ciò porterebbe a rivalutare l’età e l’evoluzione dei crateri sulla Luna, con implicazioni per la comprensione della storia della Terra (e degli altri pianeti).
Perché DIMPLE?
DIMPLE è il risultato del terzo bando annuale della NASA a presentare proposte per PRISM (Payloads and Research Investigations on the Surface of the Moon), che invia ricerche scientifiche sulla Luna attraverso l’iniziativa CLPS, Commercial Lunar Payload Services.
Questo bando è stato il primo a consentire ai proponenti di scegliere e giustificare un particolare sito di atterraggio per condurre indagini scientifiche lunari ad alta priorità. Riguardo la selezione di questo carico utile in particolare, Nicola Fox, amministratore associato per la scienza presso la NASA, ha affermato:
DIMPLE andrà ad arricchire il crescente patrimonio di conoscenze sulla Luna, che a sua volta ci aiuta a comprendere le origini della Terra e degli altri pianeti del Sistema Solare. Inoltre, più conosciamo il nostro vicino, più possiamo sostenere l’esplorazione umana a lungo termine della Luna e, un giorno, di Marte.
Il limite di costo per DIMPLE è di 50 milioni di dollari, e la consegna è prevista non prima del secondo trimestre del 2027. La NASA prevede di emettere un ordine di attività CLPS nel 2024 per determinare i servizi di lancio che consegneranno DIMPLE sulla Luna.