Aggiornamento
Il 21 novembre la Orion della missione Artemis 1 eseguirà una delle manovre più importanti dell’intera missione. Alle 13:57 italiane è previsto un passaggio ravvicinato con la Luna, un flyby che porterà la capsula a sorvolare la superficie a circa 130 km di quota (80 miglia). Questa manovra permetterà di ottenere la velocità e la posizione necessaria per immettersi nell’orbita DRO, dove Orion rimarrà per circa sette giorni.
La NASA seguirà questa manovra con una diretta su NASA TV, che inizierà alle 11:15 italiane. L’accensione dei propulsori è invece prevista alle 13:44 italiane, mentre fra le 13:29 e le 13:59 italiane verranno persi i contatti con la capsula, dato che transiterà dietro la Luna. Grand parte della manovra avverrà quindi in modo completamente automatico e indipendente. Come già detto, il passaggio più ravvicinato è previsto per le 13:57 e avverrà a 130 km di quota.
Una volta eseguito questo Flyby, la Orion si immetterà in una orbita DRO, che raggiungerà il giorno numero 10 di missione. La capsula impiegherà quattro giorni per raggiungere questa orbita, che come dice il nome (Distant Retrograde Orbit), è molto distante dalla superficie: circa 70 mila km. Si tratta però di un’orbita molto stabile per la capsula, grazie alla interazione che avrà con i punti Lagrangiani del sistema Terra-Luna.
Giorno quattro e giorno cinque di missione
Il 19 novembre è stato il giorno numero quattro di missione. La NASA ha eseguito diversi test sui pannelli solari, movimentandoli in diverse posizioni, per trovare quella migliore al trasferimento dei dati. In particolare si è misurata la posizione migliore per il trasferimento dei dati dalle telecamere poste all’estremità dei pannelli solari e i controller di bordo. Un altro test importante è stato effettuato sui radiatori della capsula, posti sul modulo di servizio europeo.
Questi radiatori servono a smaltire il calore in eccesso prodotto dai sistemi di bordo. I controllori di volo hanno testato i sensori che mantengono il flusso di refrigerante negli anelli del radiatore, passando da una modalità di funzionamento all’altra e monitorando le prestazioni. L’ultimo test è stato invece eseguito sugli Star Tracker, un sistema di telecamere che rileva la posizione della capsula osservando la posizione relativa delle stelle fisse. Questi Star Tracker sembrava avessero avuto problemi durante il lancio, per una vibrazione imprevista dovuta ai propulsori della capsula. Il problema sembra essere stato compreso e risolto completamente.
Il 20 novembre è stato invece il giorno cinque di missione. Alle 13:12 italiane la capsula ha acceso nuovamente i propulsori, per la sua terza manovra di correzione della rotta. Alle 20:12 invece, è entrata nella sfera d’influenza gravitazionale della Luna. Questo vuol dire che da quel momento è la Luna a generare più forza di attrazione gravitazionale sulla capsula rispetto alla Terra.
Durante i due giorni precedenti, la capsula Orion ha iniziato a intravedere la Luna, fotografandola con le telecamere ottiche. Queste immagini stanno già permettendo alla NASA di testare sistemi di backup per la navigazione, prendendo la Luna stessa come riferimento della posizione della capsula.
Per tutti gli aggiornamenti sulla posizione e le prossime manovre di Orion, abbiamo creato questo articolo costantemente aggiornato.
Per conoscere in tempo reale la posizione di Orion, la NASA ha creato questo sito: track Artemis.
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