SpaceX porta in orbita due satelliti di Intelsat, ma causa di una piccola perdita di elio riscontrata nel primo stadio perdono l’occasione di stabilire un nuovo record. Il primato rimane ai tre lanci effettuati a maggio in 37 ore. La missione partita oggi era infatti programmata per il 7 ottobre alle ore 01:07 e successivamente spostata alle 01:20. In questo modo avremmo assistito al decollo di tre Falcon 9 nel giro di 31 ore.
A 30 secondi dalla partenza, i computer di bordo del vettore hanno rilevato una perdita di elio più elevata del previsto, interrompendo così il countdown. Inizialmente avrebbero dovuto ritentare 24 ore dopo, ma hanno preferito prendersi un giorno aggiuntivo per ulteriori ispezioni. Finalmente il 9 ottobre alle 01:05 il Falcon 9 con a bordo i satelliti Galaxy 33 e 34 è decollato. Il lancio per conto di Intelsat, è partito dal complesso di lancio numero 40 di Cape Canaveral.
Questo risultato è ancora più importante se ragionato sull’economia di lanci di SpaceX. Recentemente Intelsat ha infatti affermato che questo lancio non è costato meno perché il vettore si trovava al quattordicesimo volo, ma ha avuto lo stesso prezzo di un vettore riutilizzato. Questo vuol dire che SpaceX ha standardizzato il sistema di ricertificazione dei primi stadi, e ora che un Falcon 9 sia usato tre volte e 14 volte, non cambia nulla dal punto di vista del cliente.
Si tratta di un risultato importante anche per quanto riguarda l’obbiettivo dell’azienda per il 2023: completare 100 missioni in 365 giorni. Con questo lancio hanno raggiunto una media di un volo ogni 6.1 giorni nel 2022, avvicinandosi ancora all’obbiettivo di una missione ogni 3.6 giorni necessaria per il 2023.
Due satelliti per liberare banda per il 5G
I due satelliti Galaxy, che faranno parte dell’omonima costellazione, hanno un duplice scopo. Avranno il compito di sostituire due vecchi satelliti, per continuare a fornire i servizi di telecomunicazione, soprattutto per trasmissioni televisive.
Questi nuovi Galaxy inoltre, utilizzeranno una porzione ristretta della banda C, in modo da liberare 300 megahertz che verranno utilizzati sul territorio americano per il 5G. Intelsat punto a liberare queste determinate frequenze perché se riuscirà a farlo entro dicembre 2023 riceverà 4,87 miliardi di dollari dalla Federal Communications Commission. L’agenzia americana concederà questi fondi a tutte le aziende che riusciranno a liberare quella determinata banda per l’implementazione del 5G.
Intelsat ha affidato la costruzione dei Galaxy numero 33 e 34 a Northrop Grumman, che li ha realizzati basandosi sul bus satellitare chiamato GEOStar. Questo è in grado di trasportare fino a 800 kg di carico, che comprende i diversi apparati per le trasmissioni. Sul GEOStar Northrop Grumman ha basato anche il satellite MEV, utilizzato per i test di rifornimento in orbita. Intelsat ha in programma il lancio di altri quattro satelliti, la cui realizzazione è stata affidata a Maxar Technologies.
Il Falcon 9 ha rilasciato i due satelliti su un’orbita geostazionaria di trasferimento. Questo significa che i Galaxy dovranno ora utilizzare i propri motori per raggiungere la loro destinazione finale.
Un altro Falcon 9 che vola 14 volte
La missione numero 46 del 2022 è stata alquanto particolare, perché ha visto il quattordicesimo utilizzo di un Falcon 9 per conto di un’azienda esterna. SpaceX infatti, i primi stadi che avevano volato più di dieci volte, li aveva utilizzati esclusivamente per gli Starlink. Nel corso delle diverse missioni, l’azienda di Musk è riuscita a dimostrare la grande affidabilità dei suoi vettori. Intelsat ha quindi accettato di affidare i suoi satelliti al Falcon 9 con numero di serie B1060.
Falcon 9’s first stage has landed on the A Shortfall of Gravitas droneship – the 14th launch and landing of this booster! pic.twitter.com/ywUWHBn8qE
— SpaceX (@SpaceX) October 8, 2022
SpaceX ha utilizzato la prima volta questo Falcon 9 a giugno 2020, portando in orbita un satellite GPS di terza generazione. Ha trasportato anche il satellite turco per le telecomunicazioni Turksat 5A e, a giungo dello scorso anno, ha portato in orbita 88 satelliti per la seconda missione Transporter. Utilizzando solamente il B1060 SpaceX ha effettuato poi 10 lanci Starlink.
Il B1060 diventa così il secondo Falcon 9 che raggiunge quota 14 decolli e 14 atterraggi di successo. Il primo stadio infatti, dopo circa 8 minuti e 40 secondi dalla partenza, è rientrato con successo sulla chiatta A Shortfall Of Gravitas. Questa si trovava a 643 km dalla costa della Florida.
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