La piccola sonda CAPSTONE è attualmente in viaggio verso l’orbita lunare, dove è previsto che arrivi il 13 novembre. Il suo obbiettivo è raggiungere una Near Rectilinear Halo Orbit (NRHO), la stessa su cui sarà posizionata la nuova stazione spaziale Lunar Gateway. Per raggiungere questa orbita sta seguendo un percorso particolare, che prevede diverse manovre intermedie di correzione della traiettoria. L’8 settembre, al termine della terza manovra di correzione (TCM-3), la sonda ha restituito dei valori imprevisti, entrando in safe mode.
Subito dopo la rilevazione dell’anomalia, il computer di bordo ha tentato di collegarsi con la Terra per 24 ore prima che si potesse ricevere la telemetria della sonda. Da questa, gli ingegneri della NASA e di Advanced Space hanno rilevato che CAPSTONE aveva iniziato a ruotare. Le ruote di reazione interne non riuscivano più a contrastare questa rotazione, che ha portato la sonda in una situazione di produzione energetica negativa. Questo vuol dire che veniva usata più energia elettrica di quella che veniva prodotta.
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La sonda, in questo stato era in grado di rimanere in contatto con le antenne del Deep Space Network, anche se in modo limitato. Gli ingegneri di Terran Orbital, un’altra azienda che lavora alla gestione del satellite, sono riusciti a connettersi al satellite, e metterlo in una condizione stabile.
Le condizioni attuali di CAPSTONE
Attualmente, secondo l’ultimo aggiornamento ufficiale arrivato il 12 settembre, la sonda continua a ruotare, ma la produzione energetica è diventata positiva. Questo vuol dire che le batterie sono in grado di ricaricarsi. Gli ingegneri di Advanced Space, che invece si è occupata della traiettoria del satellite, hanno appurato che la manovra TCM-3 si era conclusa quasi completamente al momento del guasto. Per questo motivo CAPSTONE rimane in una orbita corretta, e comunque vada sarà catturato dalla gravità lunare.
Gli ingegneri dei vari team coinvolti hanno modellato le condizioni attuali, stimando che possano restare stabili in futuro, quindi non peggiorare. L’obbiettivo ora è quello di fermare la rotazione della sonda. Prima si tenterà inoltre di ripristinare le condizioni normali, soprattutto quelle termiche, di tutti i sottosistemi.
Per fermare la rotazione verrà tentata un’operazione simile a quella avvenuta subito dopo il rilascio dal secondo stadio del razzo Electron. Anche in quell’occasione si persero momentaneamente le comunicazioni con il satellite. Una volta fermata la rotazione, si orienterà prima la sonda verso il Sole, in modo da ricaricare completamente le batterie. Fatto questo, tenteranno di direzionarla verso la Terra, in modo da mantenere le comunicazioni. A questo punto CAPSTONE attenderà ulteriori istruzioni.
Questo è il piano attuale, ma data la condizione di relativa sicurezza della sonda, esso sarà valutato nel dettaglio nei prossimi giorni, e potrebbe variare leggermente in base a nuovi dati e analisi disponibili. Il team di recupero di CAPSTONE, comprende il Deep Space Network, Terran Orbital, Stellar Exploration e Advanced Space.
Il comunicato ufficiale di Advanced Space.
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