La NASA ha tenuto oggi una conferenza stampa per fornire nuovi aggiornamenti sulla preparazione di SLS per il prossimo tentativo di lancio. Innanzitutto è stato ripetuto che attualmente sono ancora in corso le trattative per ottenere i permessi per estendere la durata delle batterie del FTS (Flight Termination System) di SLS. Questo sistema presenta una durata prevista di soli 25 giorni, che non consentirebbe un lancio senza tornare al VAB. La NASA ha però richiesto all’ente che si occupa di questi permessi un’estensione per poter lanciare il 23 o il 27 settembre.
Queste date sono state individuate dalla NASA all’interno del Launch Period che va dal 19 settembre al 4 ottobre. I giorni sono stati scelti per non interferire con la missione della sonda DART, che dovrebbe schiantarsi sul suo bersaglio (l’asteroide Dimorphos) il 26 settembre. Questa sonda userà gran parte delle risorse del Deep Space Network, come farà la missione Artemis 1 nella sua prima fase. Inoltre, il 3 ottobre è previsto il lancio della missione Crew-5 verso la ISS e quindi anche i giorni precedenti a questa partenza sono “impegnati”.
Data | Orario italiano | Durata finestra di lancio | Ritorno capsula Orion |
23 settembre | 12:47 | 80 minuti | 18 ottobre |
27 settembre | 17:47 | 70 minuti | 5 novembre |
Un nuovo test
NASA ha poi affermato che il 17 settembre, nel caso si proceda con queste due date di lancio, verrà tentato un Cryo Test. Si procederà cioè a caricare il propellente nel razzo, al fine di controllare se la perdita d’idrogeno liquido è stata riparata correttamente. Serviranno poi almeno quattro giorni fra il cryo test e il primo tentativo di lancio.
Rispondendo ad una domanda, è stato confermato che alla base dell’SLS si sta costruendo una tenda per proteggere l’hardware e il team d’ingegneri durante i lavori. Questo lavoro dovrebbe essere completato entro oggi, 8 settembre.
È stato inoltre chiesto dove si trovano le batterie dell’FTS che stanno per superare il range di durata previsto. Queste batterie sono poste in varie parti del razzo, in prossimità delle cariche del sistema FTS. Quest’ultimo fa esplodere il razzo in caso ci sia una anomalia imprevista che metta in pericolo le persone a terra. In particolare le batterie più critiche, sono quelle del core centrale.

Nuovi aggiornamenti sulla perdita di Idrogeno
Parlando della perdita d’idrogeno che ha fermato il tentativo di lancio di SLS del 3 settembre, Jim Free, responsabile alla NASA della divisione di esplorazione, ha dichiarato che non è ancora chiaro se la pressurizzazione delle linee di alimentazione sia stata la causa della perdita sul QD (il sistema che è in contatto con l’SLS). Il management team, responsabile dell’alimentazione, si è comunque scusato per l’errore di pressurizzazione, ma sempre Free ha affermato che molte cose sono state fatte in fretta e per la prima volta. Free ha concluso confermando che conoscevano le procedure, e ha affermato che “everyone’s finger was on that switch”.
Infine, è stato chiesto perché non eseguire un intero test WDR prima di tentare il lancio. Questo test prevede il carico di tutto il propellente e la ripetizione di tutte le procedure di lancio, fino a T-10 secondi. È stato risposto che un test WDR si è già eseguito, e aggiungerebbe ulteriori rischi. Il cryo test attualmente previsto per il 17 settembre è invece un “really a smart test”, meno rischioso ma evidenzierà comunque se la perdita è stata risolta. Verranno comunque riempiti sia il primo che il secondo stadio di SLS.
Una rassicurazione è inoltre arrivata riguardo ai booster laterali. Anch’essi hanno infatti una “data di scadenza”, che non è stata comunicata ma che attualmente non preoccupa.
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