Ieri si è tenuta sulla ISS una nuova Attività Extraveicolare dal segmento russo. I due cosmonauti Oleg Artemyev e Denis Matveev sono cioè usciti all’esterno della stazione per 7 ore e 42 minuti. Durante questo tempo, l’attività principale è stata mettere in movimento per la prima volta il nuovo braccio robotico ERA. Oltre a questo però, verso la fine dell’EVA, hanno anche mostrato una particolare bandiera nello spazio, lo stendardo della vittoria sovietico.
L’attività svolta dai due cosmonauti è stata quindi particolarmente importante, per diversi motivi, uno su tutti l’attivazione del braccio robotico europeo. ERA è infatti un progetto particolarmente travagliato, non tanto per il suo sviluppo, quanto per il suo arrivo sulla ISS. Essendo legato al modulo Nauka, l’ESA si aspettava di vederlo sulla ISS anni fa.
ERA è stato infatti interamente sviluppato in Europa, ma servirà solamente al segmento russo della Stazione. Finora infatti, i due bracci robotici sulla stazione potevano funzionare solo nel segmento internazionale. Il primo, il braccio giapponese del modulo Kibo è legato a quest’ultimo elemento, mentre il Canadarm 2 si muove fra i moduli europei e americani. Dopo questa attività ERA non è ancora completamente operativo, ma è stato sganciato dal suo alloggiamento, e lo si è visto muoversi per la prima volta. La stessa Samantha Cristoforetti dovrebbe eseguire una EVA dal segmento russo per aiutare i cosmonauti ad attivare ERA.
Lo Stendardo della Vittoria
Verso la fine dell’attività extraveicolare i due cosmonauti hanno anche dispiegato una particolare bandiera. Si tratta dello “Stendardo della Vittoria” una bandiera sovietica riportante la seguente dicitura: «150ª Divisione fucilieri, Ordine di Kutuzov di II classe divisione Idritskaya. 79º Corpo fucilieri, 3ª Armata d’assalto, 1° Fronte bielorusso».
Questa bandiera fu issata il 29 aprile del 1945 sulla cima del Reichstag dai primi soldati sovietici che arrivarono a Berlino. Da allora è diventata un simbolo della vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale e un tesoro nazionale. Questo stendardo viene da allora usato durante le parate militari ed è diventato un simbolo anche della guerra russa in Ucraina. Lo stendardo è infatti usato da molti soldati russi e negli anni passati anche dai separatisti ucraini nell’est del Paese.

Sono bastati pochi secondi ai due cosmonauti per mostrare questa bandiera. Alla fine dell’EVA i due russi si sono preparati qualche minuto per eseguire la manovra in sicurezza e poi lo hanno dispiegato all’esterno del modulo Nauka. Lo stendardo era tenuto dai due cosmonauti, che poi lo hanno riportato all’interno della ISS. Si può rivedere il momento in cui è stata effettuata questa operazione cliccando qui, a partire dal 06:58:15.
Roscosmos ha poi diffuso anche un video celebrativo con l’inno russo che mostra i momenti in cui viene issato lo stendardo. Lo si può vedere in questo messaggio diffuso sul canale telegram ufficiale dell’Agenzia russa:
Provocazione o non provocazione?
Questa manovra, seppur legittima è un altro segnale di quanto la Russia stia politicizzando anche la ISS, continuando le sue provocazioni militari. La bandiera infatti, rappresenta la fine della seconda guerra mondiale, un evento storico e significativo per la Russia e per il mondo intero. Il suo uso, sopratutto negli ultimi anni, l’ha però resa più un simbolo di guerra che di pace.
Formalmente è stato per impegni in preparazione di questa EVA, ma il 28 aprile i tre cosmonauti non sono nemmeno arrivati a salutare l’arrivo dell’equipaggio Crew-4 durante la loro entrata sulla ISS. Nonostante tutto, sulla stazione spaziale internazionale la situazione è sicuramente calma e sotto controllo. Come ha più volte ripetuto anche Samantha Cristoforetti prima di partire, nello spazio e sulla ISS non ci sono confini, e bisogna lavorare assieme, come una famiglia, per sopravvivere. Nonostante questo è importante però ricordare che i tre cosmonauti a bordo sono militari e tenuti ad ascoltare e soddisfare gli ordini che arrivano da Mosca, dove la tensione non è sicuramente poca.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.