• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Newsletter
No Result
View All Result
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
No Result
View All Result
AstroSpace

La ISS ha un nuovo modulo: arrivato l’elemento russo Nauka

Stefano Piccin by Stefano Piccin
Luglio 29, 2021
in Agenzie Spaziali, Esplorazione spaziale, News
Nauka attraccato alla ISS

Nauka attraccato alla ISS

Condividi su FacebookTweet

Il modulo russo Nauka è arrivato alla ISS, ma ha subito riservato sorprese per Roscosmos e NASA. Alle 15:28 orario italiano, il modulo russo Nauka è attraccato correttamente alla porta del modulo Zvezda del segmento russo della ISS. Questa posizione si è liberata solo tre giorni fa, con la partenza e il deorbito del modulo Pirs e della capsula Progress MS-16. Attraccato alla Stazione, Nauka – “Scienza” in russo – aggiunge circa 70 metri cubi di spazio pressurizzato. Lo scopo principale del modulo sarà quello di ospitare esperimenti e ricerche scientifiche, ma avrà anche un nuovo alloggio per un cosmonauta, e non solo.

I problemi al sistema propulsivo

Circa due ore dopo l’arrivo del modulo russo Nauka alla ISS, poco dopo che erano iniziate le operazioni per l’apertura del portellone del modulo, i propulsori di Nauka si sono attivati senza che fosse stato dato nessun comando. Questo è avvenuto alle 18:45 orario italiano. I propulsori sono rimasti attivati abbastanza da ruotare la ISS di 45°. Questa situazione non ha però mai rappresentato un pericolo concreto per l’equipaggio. I propulsori del modulo Zvezda si sono poi attivati automaticamente per correggere la situazione, e appena è stato possibile Roscosmos ha commutato questa spinta nei propulsori della Progress MS-17. I propulsori di Nauka sono rimasti accesi per così tanti minuti anche perchè la ISS non era nella zona adatta per le comunicazioni con i centri russi.

Ora la situazione sta tornando sotto controllo, con i propulsori di Nauka che si sono finalmente spenti e quelli della capsula Progress MS-17 che stanno riportando la ISS nel suo giusto assetto. E’ stato chiesto agli astronauti di controllare dalle finestre se fossero visibili danni al modulo o alla stazione, dato che la telemetria di Nauka non indica nessun problema, ma anche loro non hanno trovato tracce di danni ad una prima ispezione. Ancora non è chiara l’origine del problema.

Un attracco problematico

L’attracco del modulo Nauka alla ISS è stato automatico, gestito dal sistema Kurs, già presente a bordo delle capsule Soyuz e Progress russe. Nauka aveva però un solo tentativo per eseguire l’attracco, in quanto sembra che i problemi delle prime ore successive al lancio, abbiano reso inutilizzabile parte del propellente a bordo. 

"<yoastmark

E’ stato lanciato il 21 luglio, e ha impiegato otto giorni per arrivare alla ISS. Questi giorni sono serviti anche per testare tutti i sistemi di bordo, primi fra tutti proprio il sistema Kurs di attracco e il sistema di propulsione. Questi due sono stati infatti gli elementi a presentare da subito i primi problemi. Un’antenna del sistema di attracco all’inizio non è riuscita ad attivarsi, e il sistema propulsivo non dava segnali incoraggianti nelle ore successive al lancio. Nei giorni seguenti sono stati però effettuate tutte le manovre orbitali necessarie, nonostante alcuni problemi siano rimasti.

ERA

Ora che Nauka è arrivato alla ISS serviranno molte altre operazioni per attivarlo completamente, anche se la prima apertura del portello è prevista già per oggi. Per completare l’integrazione di Nauka e del braccio robotico ERA serviranno nove attività extraveicolari nei prossimi mesi. Bisognerà infatti attivare tutte le postazioni per esperimenti scientifici all’esterno del modulo e le trasmissioni di propellente. Nauka è infatti in grado di trasferire rifornimenti dalle capsule Progress direttamente ai moduli Zarya e Zvezda. Oltre a questo particolare attenzione sarà dedicata al braccio robotico ERA, che vedrà impegnato anche l’astronauta europeo Matthias Maurer, che uscirà dal segmento russo con una tuta Orlan, un evento piuttosto raro.

Nauka fornirà anche un elemento di docking per le capsule Soyuz e Progress, un airlock per uscire all’esterno della ISS, un nuovo bagno, un nuovo generatore di ossigeno e un braccio robotico. Quest’ultimo si chiama ERA. Collegare l’ERA al modulo Nauka sarà uno dei compiti di Matthias Maurer. Il nuovo braccio robotico sarà attraccato principalmente al nuovo modulo Nauka, ma poi avrà la capacità di spostarsi su tutta la stazione. I suoi compiti saranno principalmente i seguenti:

  • installazione e dispiegamento dei pannelli solari;
  • sostituzione dei pannelli solari;
  • ispezione della stazione;
  • movimentazione del carico esterno alla stazione;
  • supporto degli astronauti durante operazioni esterne.

L’ERA ha una lunghezza massima di 11 metri, e sarà lanciato da un vettore Proton dal cosmodromo di Baikonur, anche se non se ne conosce ancora la data. Una volta arrivato sulla stazione, il modulo russo ha però subito riservato sorprese.

Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.

Tags: ISSNauka

Potrebbe interessarti anche questo:

La ISS fotografata dallo Space Shuttle Endeavour nel 2010 durante la missione STS-130. Credits: NASA

Nuove voci dell’abbandono della Russia dalla ISS? No!

Maggio 1, 2022
I quattro componenti del corpo astronati degli Emirati Arabi Uniti. Da sinistra: Sultan Saif Alneyadi; Hazzaa Ali Almansoori; Nora Al Matrooshi e Mohammed Al Mulla.

Gli Emirati Arabi Uniti faranno una missione di sei mesi sulla ISS nel 2023

Aprile 29, 2022
La Russia ha esposto lo Stendardo della Vittoria sulla ISS

La Russia ha esposto lo Stendardo della Vittoria sulla ISS

Aprile 29, 2022
Missione Minerva2022, un logo e una patch dal significato importante

Missione Minerva2022, un logo e una patch dal significato importante

Aprile 20, 2022
Thales Alenia Space e Microsoft dimostreranno nuove tecnologie di calcolo sulla ISS

Thales Alenia Space e Microsoft dimostreranno nuove tecnologie di calcolo sulla ISS

Aprile 9, 2022
È partita Ax-1, la prima missione interamente privata sulla ISS

È partita Ax-1, la prima missione interamente privata sulla ISS

Aprile 8, 2022
Next Post
Il modulo Nauka fotografato pochi minuti dopo l'attracco dall'astronauta Thomas Pesquet.

Problemi al modulo Nauka. Cosa è successo ieri sulla ISS?

Il contratto HLS rimane a SpaceX. Respinte le proteste di Blue Origin e Dynetics

Il contratto HLS rimane a SpaceX. Respinte le proteste di Blue Origin e Dynetics

Gli articoli più letti questa settimana

  • La NASA è riuscita a coltivare delle piante nel suolo lunare

    La NASA è riuscita a coltivare delle piante nel suolo lunare

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Ecco la prima foto di Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Aggiornamenti dal James Webb. La prima “foto scientifica” a metà giugno

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La guida completa al TPS di un mezzo spaziale: i sistemi attivi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

Nuovi scenari si prospettano per lo sviluppo dei futuri sistemi di protezione termica, anche grazie all’introduzione di nuovi materiali e tecniche costruttive, come nel caso dei TPS “in tessuto”. Credits: NASA

La guida completa al TPS di un mezzo spaziale: prospettive e sviluppi futuri

Maggio 6, 2022
progressi di starship

Un nuovo rinvio per i permessi della FAA. I progressi di Starship

Maggio 10, 2022
Lo spaceliner, spazioplano ipersonico in studio presso l’agenzia spaziale tedesca (DLR) potrebbe utilizzare la tecnica del Transpiration cooling, un tipo di TPS attivo.

La guida completa al TPS di un mezzo spaziale: i sistemi attivi

Maggio 6, 2022
AstroSpace

© 2021 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio.

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
No Result
View All Result

© 2021 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio.