Oggi, martedì 29 marzo 2022, dal Taiyuan Satellite Launch Center è decollato per la prima volta un nuovo razzo cinese. Si tratta del Lunga Marcia 6A, la cui partenza è avvenuta alle 11:50 italiane. Per questo nuovo vettore è stata costruita anche una nuova rampa dedicata all’interno del Taiyuan Satellite Launch Center, uno spazioporto situato nella zona settentrionale della provincia dello Shanxi. Il Lunga Marcia 6A ha portato in orbita due diversi satelliti, diretti verso l’orbita SSO a 700 km di quota. Quest’ultima sarà anche la destinazione della maggior parte dei satelliti lanciati con questo razzo.
Il LM-6A garantisce infatti un carico operativo di quattro tonnellate verso questa orbita. Si tratta di una portata finora non coperta dai razzi Lunga Marcia. Il LM-8 ne porta 5 tonnellate, mentre nella sua versione con un solo stadio arriva solo a 3 tonnellate. La Cina infatti, ha costruito tutta la sua strategia di lancio intorno al concetto di modulabilità.
I Lunga Marcia vengono costruiti in base alla necessità operativa. Con “poche” varianti, che possono essere l’aggiunta di booster, di stadi o l’aggiornamento dei motori, vengono creati nuovi razzi per adattarsi al meglio al satellite da portare in orbita. In occidente invece, sono disponibili pochi modelli ma più potenti.
Con questo primo lancio il LM6A ha portato in orbita il satellite Pujiang-2 e il Tiankun-2. Il primo è stato sviluppato dalla Shanghai Academy of Spaceflight Technology (SAST) e servirà per “ricerca sperimentale scientifica e osservazione terrestre”. Il secondo invece, è costruito dallo Space Engineering Group, interno alla seconda accademia della China Aerospace Science and Industry Corporation (CASIC). Si tratta di un satellite per la “tecnologia sperimentale di rilevamento dell’ambiente spaziale.
Il Lunga Marcia 6A
Al contrario del nome è parecchio diverso dal Lunga Marcia 6. Il LM-6A è un vettore alto 50 metri, diviso in due stadi, entrambi funzionanti a cherosene ed ossigeno liquido (LOX-RP-1). Il primo stadio è dotato di due motori YF-100 con 120 tonnellate di spinta ognuno, mentre il Lunga Marcia 6 ne possedeva uno solo. In più, il nuovo razzo dispone anche di quattro booster a propellente solido, la vera grande novità di questo lanciatore.
Questi booster, del diametro di due metri, sono stati sviluppati dalla quarta accademia della CASC, chiamata Academy of Aerospace Solid Propulsion Technology. Essi dispongono di 500 tonnellate di spinta per ognuno, e sono a singolo segmento. Ora, lo stesso gruppo sta lavorando a dei booster multi segmenti, un po’ come i booster dell’SLS che dispongono di cinque diversi segmenti ognuno.
La CASC ha inoltre in programma lo sviluppo di booster a propellente solido più potenti, con un diametro incrementato a 3.5 metri. Questo lancio è stato il settimo nel 2022 per la Cina, che attualmente si è posta come obbiettivo il completamento di 50 partenze, per un totale di 140 satelliti trasportati nello spazio.
Solitamente i motori a propellente solido vengono usati principalmente per l’uso dei booster aggiuntivi di un razzo. Il propellente solido infatti, produce più spinta (a parità di massa) ma non è controllabile. Una volta acceso non può più spegnersi. Per questo motivo si usano nei booster, che forniscono la spinta nei primi secondi di volo per poi essere i primi componenti a separarsi. Vettori attivi con booster solidi sono ad esempio l’SLS della NASA e l’Ariane V e l’Ariane 6 di ArianeSpace. Il vettore italiano Vega dispone invece dei primi tre stadi a propellente solido.
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