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In orbita la Dragon di CRS-24. Trentunesimo lancio dell’anno e centesimo rientro di successo

Andrea D'Urso di Andrea D'Urso
Dicembre 21, 2021
in Agenzie Spaziali, ISS, NASA, News, Space economy, SpaceX
In orbita la Dragon di CRS-24. Trentunesimo lancio dell’anno e centesimo rientro di successo
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Con l’arrivo in orbita della Dragon in versione Cargo per la ventiquattresima missione del Commercial Resupply Services terminano i lanci del 2021 di SpaceX. Il conteggio dei lanci effettuati in un unico anno quindi si ferma a 31, battendo il precedente record di 26 del 2020.

Alle 11:06 del 21 dicembre, secondo il fuso orario italiano, è partita la Dragon per portare rifornimenti e nuovi esperimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale. L’arrivo è previsto fra circa 24 ore. La capsula è al suo secondo volo nello spazio, mentre il primo stadio del Falcon non aveva mai volato prima, un evento ormai divenuto straordinario. Sarà quindi il 2022 quando torneremo a parlare di lanci da parte di SpaceX.

La Dragon è partita con 2081 kg di materiale all’interno dell’area pressurizzata della capsula. Nel trunk invece, la sezione cilindrica con i pannelli solari, si trovano alcuni piccoli satelliti e dell’hardware sostitutivo per la ISS, per una massa totale di 908 kg. Ecco una lista dei principali esperimenti che si trovano a bordo della capsula.

Come curare e migliorare la vita nello spazio

Molti esperimenti che vengono svolti sulla ISS riguardano lo studio del comportamento del corpo in condizioni di microgravità e la ricerca di cure per malattie terrestri. Comprendere questi aspetti sarà fondamentale anche per il prossimo passo dell’esplorazione spaziale: le missioni Artemis prima e i viaggi verso Marte poi.

L'astronauta Matthias Maurer durante un test del dispositivo BioPrint. Credits: ESA.
L’astronauta Matthias Maurer durante un test del dispositivo BioPrint. Credits: ESA.

L’agenzia spaziale tedesca ha inviato una biostampante portatile in grado di creare cerotti utilizzando le stesse cellule della pelle del paziente. L’esperimento è chiamato Bioprint FirstAid. Le cellule saranno estratte dall’astronauta prima di una missione e utilizzate successivamente in caso di necessità. Sulla ISS molte ricerche hanno l’obbiettivo di trovare soluzioni per migliorare le cure di patologie gravi come il cancro. Con l’esperimento CASIS PCG 20, Merck Research Labs sta studiando la cristallizzazione di anticorpi monoclonali utilizzati per il trattamento di diversi tipi di tumori. L’utilizzo della cristallizzazione potrebbe aiutare a renderne più efficace la somministrazione.

Diversi studi hanno dimostrato che in microgravità aumenta la virulenza di alcuni microbi che potrebbero essere dannosi per la salute degli astronauti. Con Host Pathogen l’obbiettivo è proprio quello di monitorare e analizzare il comportamento del sistema immunitario degli astronauti. Ciò è possibile prelevando campioni prima, durante e dopo la partenza dei membri dell’equipaggio.

Il dispositivo ALINA-2. Credits: ESA
Il dispositivo ALINA-2. Credits: ESA

Avere aria fresca nello spazio è un lusso che gli astronauti non possono permettersi dato che devono respirare l’aria che viene continuamente riciclata a bordo. In situazioni particolari, come durante alcuni esperimenti o l’apertura di portelloni per l’arrivo di una capsula, possono esserci gas nocivi per l’essere umano. ANITA-2, un altro dispositivo europeo, servirà per monitorare proprio la qualità dell’aria respirata a bordo della ISS. Nel 2007, le versione precedente di questo dispositivo aveva già raggiunto lo spazio con lo Space Shuttle Endeavour.

Per migliorare la vita lontano dalla Terra, la Procter & Gamble Company (P&G) ha sviluppato un detersivo per gli indumenti degli astronauti. Si tratta di Tide Infinity, un detergente completamente degradabile. Come l’aria, anche l’acqua è un bene molto prezioso e P&G sta studiando diverse sostanze che possano facilmente essere rimosse. In questo modo l’acqua può essere nuovamente purificata e resa potabile.

Una flotta di Dragon nello spazio

In questo anno che sta per terminare l’azienda di Musk ha trasportato verso l’orbita terrestre sei Dragon, tre Cargo e tre Crew. Nella prima metà del 2021 inoltre hanno fatto il loro ritorno sulla Terra anche altre due capsule partite nel 2020. Il 14 gennaio è terminata la missione CRS-21, mentre il 2 maggio sono rientrati i 4 astronauti di Crew-1.

Il rientro della Cargo Dragon di quest’ultima missione sarà quindi uno dei primi eventi a cui assisteremo nel 2022. Questa capsula infatti, rimarrà attraccata alla ISS per circa un mese, per poi ammarare al largo della Florida verso la fine di gennaio. La Dragon utilizzata aveva già visitato la ISS con la missione CRS-22, partita il 3 giugno e terminata il 10 luglio. Data la particolare data del lancio e del suo arrivo, previsto per il 22 dicembre, a bordo della capsula sono presenti anche alcuni doni natalizi. Tra questi vi sono anche alcuni cibi che gli astronauti consumeranno il giorno di Natale come: pesce affumicato, torta di frutta e tacchino.

Stage separation confirmed! The @SpaceX Dragon is now floating freely and flying toward the @Space_Station with science, supplies, and holiday treats aboard for the @NASA_Astronauts. pic.twitter.com/ncOPLLXNgd

— NASA (@NASA) December 21, 2021

La rarità di vedere Falcon 9 nuovi

Per il lancio, SpaceX ha selezionato il booster con numero di serie B1069, un primo stadio che non aveva mai volato prima. Si tratta di un evento a cui assistiamo sempre più raramente, e nel 2021 accaduto solamente una volta prima di CRS-24. L’ultima volta che SpaceX ha utilizzato un Falcon 9 nuovo infatti è accaduto a maggio, con la partenza di CRS-22.

Dopo aver svolto il suo compito, ovvero portare in orbita il secondo stadio con la capsula, il B1069 ha fatto ritorno sulla chiatta Just Read The Instructions. L’atterraggio è avvenuto in una data molto particolare per SpaceX. Proprio 6 anni fa, il 21 dicembre 2015, atterrava con successo per la prima volta il Falcon 9 B1019 durante il lancio dei satelliti Orbcomm. Attualmente proprio quel booster si trova esposto fuori la sede californiana di SpaceX. Vedremo il B1069 volare molte altre volte, dato che l’azienda ha dimostrato di poter portare a termine ben undici lanci con il medesimo primo stadio.

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Tags: CRS-24DragonFalcon 9ISSRifornimentiSpaceX

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