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| On 3 anni ago

Il modulo Pirs lascia la ISS con la capsula Progress per rientrare in atmosfera

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Il modulo Pirs ha lasciato la Stazione Spaziale Internazionale. Alle 12:56 italiane è stato rilasciato dalla ISS un modulo, si tratta della prima separazione definitiva di un elemento della Stazione da quando è stata costruita. Pirs era attraccato al modulo russo Zvezda, e fungeva da porto di attracco per le capsule Soyuz, Progress e come airlock per uscire dalla ISS. La traduzione del suo nome, “Molo” rappresenta infatti alla perfezione il suo scopo.

Pirs si è staccato dal segmento russo attraverso l’azione di alcune molle, quindi con un meccanismo meccanico. Dopo tre minuti da questa separazione la capsula Progress MS-16, che ha attraccato a Pirs il 17 febbraio 2021, prende il controllo e attiva il suo sistema propulsivo. Procede quindi ad allontanare il modulo dalla ISS e inizia le manovre per il rientro in atmosfera. L’ultima accensione del propulsore della Progress avverrà alle 16:01, definito come deorbit burn. Il rientro, programmato nell’Oceano Pacifico, è previsto alle 16:51 italiane.

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Un modulo per niente provvisorio

Il modulo Pirs è nato come elemento provvisorio, per aggiungere dei sistemi di attracco al segmento russo. Nelle primissime fasi della ISS, gli attracchi al modulo Zvezda non erano sufficienti, anche perchè si prevedeva l’arrivo di ulteriori moduli, che avrebbero dovuto attraccare proprio allo Zvezda. Si decise quindi di lanciare Pirs, elemento che era già stato progettato per far parte della Mir-2, la stazione spaziale russa prevista per gli anni ’90 e poi cancellata per partecipare alla ISS.

Pirs è stato quindi lanciato il 14 settembre 2001 con un vettore Soyuz-U. Era previsto che rimanesse in orbita fino al 2006, quando sarebbe stato sostituito dal Universal Docking Module. Questo era un elemento multifunzionale, poi cancellato. Quando i progetti di nuovi elementi vennero eliminati, riponendo tutto nella costruzione del modulo Nauka, si estese anche la durata prevista di Pirs. L’obbiettivo è quindi sempre stato quello di tenere il piccolo modulo attraccato alla ISS fino all’arrivo di Nauka, arrivo che è stato rimandato più volte, dal 2006 fino al 2021. Ora, dopo il lancio effettuato il 21 luglio, Nauka dovrebbe arrivare alla ISS giovedì 29 luglio.

La Progress MS-16 attraccata al modulo Pirs poco prima della separazione. Credits: Roscosmos.

La separazione di Pirs

Pirs, durante i suoi quasi 20 anni nello spazio, ha supportato ben 52 attività extraveicolari. La prima è avvenuta l’8 ottobre del 2001, l’ultima il 29 maggio del 2019.

Altre due attività extraveicolari dirette verso il modulo Pirs sono state effettuate a novembre del 2020 e a giugno del 2021. Anche se i cosmonauti non sono usciti da Pirs, l’obbiettivo era quello di preparare la disconnessione del modulo. Sono stati reindirizzati i cavi e i tubi di alimentazione e le linee dati. Il modulo Pirs permetteva infatti di trasferire anche il propellente dalle capsule Progress direttamente al modulo Zvezda. Oltre a questo i cosmonauti hanno spostato l’asta Strela, una passerella posta sul modulo russo, che facilita il muoversi all’esterno della stazione.

Infine, sabato 24 luglio i cosmonauti Oleg Novitsky e Peter Dubrov hanno sigillato per l’ultima volta i portelloni che collegano il modulo Pirs e Zvezda. Nonostante l’obbiettivo iniziale era rimanere nello spazio solo qualche anno, Pirs è rimasto attraccato alla Stazione Spaziale Internazionale per 19 anni e 10 mesi, diventano ufficialmente il primo elemento della ISS a rientrare in atmosfera.

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