Un tecnico di Rocket Lab analizza un motore Rutherford. Nove di questi piccoli motori stampati in 3d spingono nello spazio l'Electron. Credits: Rocket Lab.
Il 15 maggio Rocket Lab ha riscontrato un problema al secondo stadio del vettore Electron, che ha comportato il fallimento del lancio. A bordo si trovavano due satelliti di BalckSky, utilizzati per l’osservazione terrestre per un carico totale di 120 kg. Oggi, 2 giugno, è arrivata l’autorizzazione dalla FAA per riprendere i lanci. Prima di farlo, Rocket Lab dovrà però capire con precisione quale è stato il problema, e sembrano molto vicini a trovare una soluzione definitiva.
La FAA è la Federal Aviation Administration e gestisce tutti i permessi per i lanci nello spazio di aziende americane o di satelliti che utilizzano servizi americani. Rocket Lab sta proseguendo in questi giorni l’analisi del guasto, e sembra che sia già stata individuata la causa. Peter Beck, fondatore dell’azienda, ha ripetuto in un comunicato che: “Abbiamo replicato con successo l’errore durante i test e stabilito che richiedeva più condizioni contemporaneamente per verificarsi durante il volo. Ora stiamo mettendo insieme la sequenza degli eventi e preparando azioni correttive per un rapido e sicuro ritorno al volo”. Questo dovrebbe avvenire entro qualche settimana.
L’analisi del problema, che si è verificato circa 200 secondi dopo il lancio, è stata favorita dal fatto che il secondo stadio ha continuato a restituire la telemetria a Terra anche dopo l’anomalia. Il problema non è stato infatti di natura distruttiva, ma “semplicemente”, il computer di bordo, dopo aver rilevato dei valori fuori scala ha spento il motore.
Nonostante il lancio sia fallito, Rocket Lab ha per la seconda volta recuperato il primo stadio dell’Electron, dopo che esso ha eseguito un rientro controllato e un ammaraggio. Rispetto al primo tentativo, è stato aggiornato lo scudo termico dei motori. Questi ultimi in particolare saranno revisionati attentamente e verranno accesi nuovamente sul banco di prova. Rocket Lab ha inoltre dichiarato che alcune componenti del vettore recuperato saranno riutilizzate. Non è ancora stato dichiarato di quali parti si tratti, ma è difficile che siano i motori.
In ogni caso il programma per rendere Electron riutilizzabile sta avanzando rapidamente e l’azienda programma un terzo tentativo di rientro controllato entro la fine dell’anno. Nonostante un lancio fallito, qualche risultato è stato comunque ottenuto. Allo stesso tempo il problema del fallimento non sembra essere così grave da tenere Rocket Lab lontano dalla rampa di lancio per troppo tempo.
Questo ultimo aspetto è particolarmente importante, dato che il 2021 e i prossimi mesi dovevano essere abbastanza affollati. Alla fine del 2020 venne annunciato un obbiettivo di due o tre lanci al mese per l’anno in corso. Obbiettivo ancora piuttosto lontano.
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