Il colosso dell’automotive giapponese Honda ha presentato oggi un nuovo piano d’investimenti in ricerca e sviluppo. Questo riguarda i settori nei quali l’azienda intende entrare entro il prossimo decennio, che sono: nuove sfide nelle tecnologie spaziali, sia sulla Terra che sulla Luna, sviluppo di nuove tecnologie robot e sviluppo di veicoli elettrici a decollo verticale (eVTOL). Honda intende investire 45 miliardi di dollari nei prossimi sei anni in ricerca e sviluppo in questi settori. Non è stato però specificato come verranno divisi nei tre settori indicati, che comunque non andranno a sostituire, ma ad affiancare, l’impegno di Honda nel settore dell’automobile.
La produzione di energia sulla Luna
Le idee nel settore spaziale in particolare, sono sicuramente molto ambiziose. Honda sta già conducendo una ricerca congiunta con l’agenzia spaziale giapponese JAXA per sviluppare nuovi sistemi di trasporto e generazione dell’energia sulla Luna. In particolare, stanno studiando un sistema in grado di combinare le tecnologie delle celle a combustibile e dell’elettrolisi dell’acqua ad alta pressione, già sviluppate da Honda.
Sfruttando queste due tecnologie, prima di tutto viene scomposta l’acqua in ossigeno e idrogeno quindi, utilizzando questi due componenti, vengono alimentate delle celle a combustibile. Sulla Luna sappiamo che si trovano diversi giacimenti di ghiaccio, in particolare ai Poli. Se questi giacimenti saranno confermati, soprattutto nelle quantità, queste tecnologie saranno parte fondamentale della prossima permanenza dell’uomo sulla superficie lunare.
Robot e razzi riutilizzabili
Oltre alla produzione di energia, Honda punta allo sviluppo di tecnologie robot in grado di favorire l’esplorazione del nostro satellite, ma non solo. Applicando le tecnologie d’Intelligenza Artificiale, l’azienda giapponese vorrebbe anche sviluppare nuove applicazioni di controllo remoto, sia a scopo esplorativo, ma anche commerciale.
L’azienda giapponese ha inoltre comunicato di aver già iniziato lo sviluppo di un vettore spaziale per il lancio di piccoli satelliti in orbita terrestre bassa. Honda ha dichiarato che l’idea di questo vettore è nata da un team interno di giovani ingegneri, con l’idea di riutilizzare tecnologie di combustione e controllo di guida già implementate nel settore automotive. L’azienda ha già un team dedicato a questo progetto dal 2019, impegnato innanzitutto a convertire le tecnologie dei motori Honda per sviluppare un motore per razzi. Il primo prototipo del nuovo motore dovrebbe essere pronto entro due anni in base a quanto dichiarato da Nikkei Asia.
L’obbiettivo sarà anche rendere questo piccolo vettore almeno parzialmente riutilizzabile, ormai una caratteristica necessaria per essere competitivi sul mercato. Il razzo avrà una capacità di carico di circa 1000 kg, quindi paragonabile all’Alpha di Firefly. Le idee spaziali non sembrano quindi mancare all’azienda giapponese, che con un investimento di tutto rispetto conferma ancora una volta quanto il settore spaziale sia in espansione.
Macchine volanti e nuovi robot
Oltre a queste sfide spaziali Honde ha comunicato la volontà di concentrarsi maggiormente sulle sfide di tecnologie eVTOL. Questo sono comunemente definite le “auto volanti”, ma spesso sono decisamente qualcosa di più. L’obbiettivo dell’Honda eVTOL, il veicolo elettrico a decollo verticale che l’azienda intende sviluppare è quello di concentrarsi sul trasporto di persone da città a città, rendendolo sicuro come il trasporto aereo di linea. Quest’ultimo è infatti fra i più sicuri al mondo, e sostituire il trasporto su gomma, che invece è fra i meno sicuri, con voli effettuati con mezzi elettrici, potrebbe essere veramente un passaggio chiave del trasporto personale futuro.
Per quanto riguarda le tecnologie robot, Honda ha annunciato lo sviluppo di Honda Avatar Robot, un robot di presenza virtuale di nuova generazione. Questo sarà dotato di mani a cinque dita, tecnologia di cui già ora Honda è leader nel settore, e funzioni di controllo remoto guidate da intelligenza artificiale. L’azienda prevede l’inizio della commercializzazione nel 2030 e l’inizio dei test pratici su prototipi ad inizio del 2024.
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