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| On 3 anni ago

Altri 60 satelliti in orbita. Si inizia a parlare di Starlink 2.0

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Nella mattina di giovedì 4 febbraio, SpaceX ha lanciato correttamente un altro Falcon 9, con 60 satelliti Starlink a bordo. Con questo lancio sale a 1083 il numero di satelliti portati in orbita dall’azienda di Musk per la costruzione della costellazione Starlink.

Il Falcon 9 utilizzato è stato quello con numero di serie B1060, al suo quinto volo. Le precedenti missioni di questo primo stadio sono state: Il lancio di GPS II SV03 il 30 giugno 2020, la missione Starlink 11, il 3 settembre e Starlink 14 il 24 ottobre, e per ultima la missione Turksat 5A l’8 gennaio 2021. La vicinanza della scorsa missione ha fatto infrangere un nuovo record a SpaceX, che è riuscita a ricertificare al volo un primo stadio del Falcon 9 in solo 28 giorni.

Stanno per arrivare gli Starlink 2.0

Con il penultimo lancio, SpaceX ha portato in orbita ben 143 satelliti in una missione di ridesharing. Fra questi c’erano anche 10 satelliti Starlink diretti verso l’orbita polare, i primi della costellazione verso questa orbita. Questi, orltre alla nuova destinazione, sono stai i primi dotati del sistema di comunicazione laser infrasatellitare.

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Questo sistema permetterà ai satelliti Starlink di comunicare fra loro attraverso l’uso di laser. In questo modo si diminuiranno i gateway a Terra, e quindi si aumenterà l’efficacia delle comunicazioni e di conseguenza la velocità del servizio internet fornito. Elon Musk ha comunicato via twitter, dopo il lancio dei 10 satelliti polari, che dal 2022 tutti i nuovi Starlink saranno dotati di comunicazione laser. Quest’anno la nuova tecnologia sarà invece limitata ai satelliti in orbita polare. E’ probabile che questo sia dovuto al fatto che le orbite polari gestiranno un mercato meno florido e quindi SpaceX li usi per i primi test di connessione laser.

Il sistema laser, indicato dalla freccia, sui 10 satelliti Starlink a bordo della missione Transporter-1. Credits: SpaceX/Megacostellation.

La scorsa settima è inoltre comparsa una nuova posizione libera sul sito di SpaceX. L’azienda cercava un ingegnere per “define and lead [the] test software roadmap for starlink v1.5 and v2.0 production.” Non sappiamo ancora quali siano le differenze fra la versione che viene tuttora lanciata e la prossima.

Un lancio da manuale

SpaceX, con il lancio di questa mattina avrebbe voluto battere un nuovo record. Oltre ad essere pronta al lancio la missione Starlink 18, anche la missione Starlink 17 si trova sulla rampa di lancio. Quest’ultima era inizialmente prevista per la tarda mattinata, il che avrebbe portato SpaceX al lancio di due Falcon 9 a distanza di circa 4 ore. Un altro record.

Ulteriori controlli hanno però costretto SpaceX a rimandare a domani, 5 febbraio, la partenza della missione Starlink 17. Attualmente il lancio è previsto alle 12:14 ora italiana.

La missione Starlink 18 si è invece conclusa correttamente con il rilascio dei 60 Starlink in orbita, avvenuto un’ora e quattro minuti dopo il lancio. Il primo stadio è invece rientrato sulla chiatta “Of Course I Still Love You” dopo circa 8 minuti dal lancio. Nel seguente video è ripreso il momento del rientro del Falcon 9.

Elon Musk ha commentato subito dopo questo rientro, affermando che sia stato molto complicato. Le condizioni meteo nella zona dove si trovava la chiatta era infatti molto critiche. Il vento era parecchio forte, e di conseguenza anche le condizioni del mare. Un rientro perfetto in queste condizioni aumenta ancora i dati raccolti durante questi atterraggi e la capacità di rientro del Falcon 9 di SpaceX.

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