La NASA ha comunicato oggi una nuova data attesa per lo static fire test da eseguire al primo stadio dell’SLS: il 17 gennaio. Il vettore si trova allo Stennis Space Center in Mississippi da inizio del 2020. Qui è stato sottoposto allo Green Run Test, una serie di 8 prove che culmineranno proprio nell’accensione statica del core centrale. Sarà la prima volta che i 4 motori RS-25 vengono accesi da molti anni e quindi anche la prima che verrà acceso il primo stadio di questo nuovo razzo.
Durante lo static fire il core centrale, bloccato al banco di prova B-2, verrà testata tutta la parte di diffusione del carburante dai serbatoi, insieme a tutte le tubature per i refrigeranti. La particolarità di questo vettore è la miriade di componenti che contiene e il fatto che ognuno di essi è stato provato separatamente dall’azienda che lo ha prodotto. Secondo una fonte di Eric Berger (noto e affidabile giornalista di settore) esiste una bassissima probabilità che questo test si concluda alla perfezione oppure con un fallimento totale. Quasi sicuramente verranno rilevati piccoli problemi, che andranno sistemati portando nuovi ritardi.

Il penultimo test
Il 20 dicembre è stato invece effettuato il settimo e penultimo test. L’SLS è stato caricato per la prima volta con i propellenti criogenici, che hanno fornito i dati strutturali necessari. E’ stata ad esempio misurata la capacità di conservazione strutturale alle basse temperature. Inizialmente si pensava anche che questo test avesse già rilevato grossi problemi dato che il carico del propellente è stato interrotto prematuramente.
Analisi successive hanno invece rilevato che il problema era dovuto ad una rilevazione software errata che ha chiuso le valvole in maniera anticipata. Il sistema di sicurezza ha quindi funzionato correttamente e il “problema” è stato risolto immediatamente aggiornando dato via software.
Una volta terminato lo Static Fire test, se non emergeranno problemi il core centrale verrà ristrutturato e inviato al Kennedy Space Center dove inizieranno l’integrazione con il secondo stadio, con la capsula Orion e con i booster laterali in vista della missione Artemis 1. Attualmente la data ufficiale per questa missione rimane per la fine del 2021, ma il suo rinvio ad inizio 2022 è praticamente certo.
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