• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Tutto quello che dovete sapere sul rover Perseverance

L’agenzia spaziale americana intende sfruttare la finestra di lancio del 2020 per mandare su Marte un nuovo rover, battezzato Perseverance. Molto simile a Curiosity, eppure così diverso, cosa farà una volta giunto sul Pianeta Rosso?

Andrea Novelli di Andrea Novelli
Settembre 2, 2021
in Agenzie Spaziali, Approfondimento, Esplorazione spaziale, Le guide di Astrospace, NASA, Sistema solare
Perseverance
Condividi su FacebookTweet

Otto anni dopo Curiosity e due dopo InSight, la NASA si prepara a lanciare una nuova missione verso il Pianeta Rosso: il rover Perseverance. Il veicolo si trova attualmente a Cape Canaveral, dove i tecnici stanno ultimando l’integrazione con il razzo Atlas V che lo porterà sulla traiettoria interplanetaria.
Attualmente il lancio è previsto per il 30 Luglio, il che darebbe alla NASA altre due settimane di backup prima della chiusura della finestra utile per Marte. Indipendentemente dalla data di lancio, il rover poserà le sue ruote sul Pianeta Rosso il 18 Febbraio prossimo. Sarà accompagnato anche da un passeggero speciale: il primo elicottero marziano Ingenuity. 

C’è stata vita su Marte?

Curiosity è una missione geologica, dedicata allo studio delle rocce marziane, della loro origine e composizione chimico-mineralogica. Perseverance concentrerà le proprie attenzioni sulla ricerca delle cosiddette biosignatures o tracce biologiche, cioè evidenze della presenza di vita.

Che Marte ospitasse – miliardi di anni fa – oceani di acqua liquida, è ormai una certezza, ma che questi fossero abitati da forme di vita più o meno evolute è ancora un mistero.
Perseverance, con il suo set di strumenti, è a tutti gli effetti un laboratorio semovente di astrobiologia, che tenterà di rispondere alla domanda “è mai esistita la vita su Marte?”.

Il sito di arrivo su Marte

Con una domanda così ardua ed importante a cui rispondere, è chiaro che la scelta del sito di atterraggio rappresenti un punto cardine per la buona riuscita della missione. Il cratere Jezero, nella Isidis Planitia, ha avuto la meglio sulle oltre sessanta proposte della fase di analisi preliminare. Perché?

Importanti indizi sono racchiusi nella fotografia qui sopra. Se si cercano tracce di vita su Marte, la prima regola è andare dove una volta era presente acqua liquida.
Jezero è uno dei più grandi ed antichi crateri da impatti della superficie marziana, il che implica che Perseverance avrà accesso ad alcune delle rocce più antiche dell’intero Sistema Solare (datate oltre tre miliardi e mezzo di anni fa). Queste, tra le altre cose, potranno dirci come il pianeta è evoluto in seguito agli impatti meteoritici.

Inoltre, come testimonia l’immagine, la porzione ovest del cratere è un delta fluviale in tutto e per tutto simile a quelli riscontrabili sul nostro pianeta. Nei delta si depositano rocce, sedimenti ed eventualmente carbonio organico, di cui Perseverance andrà a caccia, essendo uno dei segni della presenza di vita. Se davvero la vita su Marte è esistita, è estremamente probabile che quel delta fluviale la ospitasse e che questa abbia lasciato tracce da noi riscontrabili, magari molto simili alle stromatoliti terrestri.

Non tutto, però, è prevedibile. Perseverance è progettato per cercare, su Marte, le stesse tracce biologiche che abbiamo riscontrato qui sulla Terra. Nulla però impedisce che lì la vita, se mai si sia sviluppata, lo abbia fatta in maniera totalmente diversa e di conseguenza lasciando tracce che non siamo in grado di riconoscere ed interpretare.

Un laboratorio di astrobiologia

Perseverance è progettato per una vita operativa di un anno marziano e mezzo, equivalente a tre anni terrestri. E’ però assai probabile – ed auspicabile – che la vita effettiva superi quanto previsto. Basti pensare che Curiosity, che si trova su Marte dall’Agosto 2012, si prevedeva operasse per solo due anni terrestri.

Proprio da Curiosity hanno preso spunto gli ingegneri per progettare il nuovo rover. Innanzitutto lo hanno appesantito di circa il 20%: Perseverance pesa infatti 1050 kg contro gli 890 kg del predecessore, il che significa più strumentazione.
Naturalmente, i tecnici hanno sfruttato l’esperienza acquisita con Curiosity per migliorare alcuni aspetti, primo fra tutti le ruote. Le ruote di Perseverance sono più strette e più alte, ma l’aspetto più importante riguarda il battistrada. Il pattern a zig zag adottato per Curiosity si è rivelato con il tempo causa di cedimenti e rotture. Per Perseverance si è optato per un disegno più ondulato.

Perseverance
Differenza fra le ruote di Curiosity e Perseverance.

L’architettura a sei ruote è stata mantenuta, in quanto largamente collaudata come la migliore per superare le asperità del terreno marziano. A differenza di Curiosity, il nuovo rover ha la possibilità di posizionare le ruote anteriori e posteriori di modo da ruotare su se stesso di 360°.

Anche l’autopilota, già presente su Curiosity risulta più evoluto ed autonomo, riducendo così il carico di lavoro richiesto agli operatori di Terra. Diretta conseguenza di ciò è l’aumento della velocità massima: Perseverance sarà in grado di muoversi di ben 150 metri l’ora in assenza di ostacoli (4 centimetri al secondo), contro i 90 metri/ora di Curiosity.

Gli occhi di Perseverance

Gli occhi di Perseverance sono sostanzialmente due:

  • la MastCam-Z rappresenta il vero e proprio organo visivo di Perseverance. E’ in grado di zoomare e di fornire viste tridimensionali, è montata sulla testa del rover.
  • la SuperCam è costituita da uno spettrometro, un laser ed una camera. E’ studiata per analizzare la composizione chimico-mineralogica dei campioni alla ricerca di tracce organiche. Il laser permette di vaporizzare campioni di roccia altrimenti irraggiungibili dal braccio robotico, di modo da studiare il plasma generato con lo spettrometro.

Non sono però le uniche camere, in quanto il rover ne monta in totale 23, alcune delle quali in grado di registrare video. Proprio queste ultime cattureranno per intero la fase di discesa verso il suolo marziano. Come se non bastasse, due microfoni ci permetteranno anche di ascoltare i primi suoni da un altro corpo celeste.

Il vero punto di forza di Perseverance è il braccio robotico, della lunghezza di 2.1 metri, sulla cui estremità sono montati gli strumenti più importanti. Oltre alla trivella dedicata alla raccolta dei campioni, trovano qui posto SHERLOC e WATSON. Questa curiosa coppia costituisce il fiore all’occhiello dell’intera missione.

Perseverance
Schema della strumentazione posizionata sul rover Perseverance. Credits: NASA

SHERLOC è uno spettrometro in grado di rilevare tracce biologiche dai campioni di suolo, mentre WATSON è una lente di ingrandimento studiata appositamente per riconoscere delle geometrie (in gergo texture) che le colonie di batteri lasciano sulle rocce.

Molto vicino ai due investigatori trova spazio anche PIXL, acronimo di Planetary Instrument for X-ray Lithochemistry. Partendo dal presupposto che la vita lascia segni della propria presenza, questo spettrometro a raggi X è in grado di riconoscere questo tipo di discrepanze nei campioni raccolti.

Sul collo del rover, poco sotto la MastCam-Z, è posizionata una mini stazione meteo, MEDA, progettata per misurare intensità e direzione del vento, temperatura dell’aria e dimensione della polvere nell’atmosfera marziana. Informazioni di questo tipo sono fondamentali in vista delle prime missioni umane.

Sempre a supporto delle prime attività umane è presente MOXIE, un dimostratore di tecnologia dedito alla produzione di ossigeno dall’anidride carbonica dell’atmosfera. L’ossigeno non permetterà solo agli astronauti di respirare, ma anche di tornare a casa, in quanto la sua forma liquida è largamente usata come propellente per i razzi.

Ultimo, ma non meno importante, RIMFAX è un radar montato nella parte posteriore ed inferiore del rover. Può investigare la presenza di acqua, ghiaccio, sedimenti e rocce fino ad una profondità di 10 metri. Oltre ad analizzare le possibili condizioni favorevoli allo sviluppo della vita, potrà servire ai futuri esploratori umani per cercare le preziose riserve d’acqua sotterranee.

Tutti questi strumenti, insieme al sistema di locomozione, sono alimentati da un generatore termoelettrico a radioisotopi, in gergo RTG. Sfruttando il decadimento radioattivo di un isotopo del Plutonio, che genera una differenza di temperatura, questo dispositivo è in grado di produrre energia elettrica. L’enorme vantaggio di un sistema di questo tipo è che può funzionare sia di giorno che di notte, e soprattutto permette al rover di operare anche durante le lunghe e violente tempeste di sabbia che periodicamente interessano il Pianeta Rosso.

Un ingegnoso passeggero

Durante il tragitto inteplanetario e per il primo mese di permanenza su Marte, Perseverance custodirà gelosamente nella propria pancia un ospite: l’elicotterino Ingenuity, tradotto con ingegnosità.

Del peso di soli 1.8 kg, il drone effettuerà tre voli di circa novanta secondi, durante i quali si allontanerà di qualche decina di metri dal rover a qualche metro da terra. Un eventuale fallimento non avrebbe alcuna conseguenza sugli obiettivi di Perseverance: si tratta solo di una dimostrazione di fattibilità. Se avrà successo, Ingenuity sarà il primo oggetto artificiale a volare su un corpo celeste diverso dalla Terra.
La NASA ha recentemente rilasciato un video dedicato a questa “missione nella missione”.

Ingenuity
Render dell’elicottero Ingenuity. Credits: NASA

E’ evidente l’analogia tra lo sgancio del mini-drone Ingenuity da parte del rover Perseverance e il rilascio del mini-rover Sojourner ad opera del lander Pathfinder nel 1997.
Ventitré anni fa, Sojourner ci ha dimostrato la fattibilità di spostarsi su Marte tramite ruote, tant’è che al momento ci sono rover grandi come una city car ad esplorarlo. Ingenuity sarà probabilmente il primo passo verso un modo totalmente nuovo di fare ricerca su corpi celesti diversi dalla Terra.

Mars Sample Return Mission

Perseverance, però, è altro oltre a tutto ciò. E’ il primo tassello di un puzzle estremamente ambizioso, che vedrà la collaborazione tra le agenzie spaziali americana ed europea e che si prefigge l’obiettivo di riportare sulla Terra i primi campioni di suolo marziano.

A bordo di Perseverance sono infatti presenti 43 tubi della dimensione di una penna, ciascuno in grado di contenere circa 15 grammi di terreno. Una volta riempiti e sigillati, verranno lasciati sulla superficie di Marte, dove un altro rover – molto più piccolo di Perseverance – passerà a raccoglierli nella seconda metà di questo decennio.

Una volta tornato alla base, il rover depositerà i tubi con i campioni all’interno di un piccolo razzo, che raggiungerà l’orbita bassa marziana e consegnerà il prezioso carico ad un orbiter. Questo farà poi rotta verso la Terra, per un ritorno previsto nel 2031.

Tags: ingenuityMartePerseverancePianeta rossorover

Potrebbe interessarti anche questo:

progressi di starship

Marte, un sogno ancora lontano? I progressi di Starship

Giugno 5, 2025

Redwire supera la revisione di Mason, un sistema per costruire infrastrutture su Luna e Marte

Giugno 4, 2025

I piani di SpaceX (e Musk) per raggiungere Marte

Maggio 30, 2025
Render artistico della missione Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN) della NASA in orbita attorno a Marte. Credits: NASA/GSFC

L’orbiter MAVEN ha osservato per la prima volta lo “sputtering” atmosferico su Marte

Maggio 30, 2025
Una delle telecamere di navigazione di Perseverance ha catturato le tracce del rover provenienti da un'area chiamata "Witch Hazel Hill", il 13 maggio 2025, il 1.503° giorno marziano, o Sol, della missione. Credits: NASA/JPL-Caltech

Perseverance ha raggiunto Krokodillen, regione chiave per ricostruire la storia di Marte

Maggio 20, 2025
Immagine scattata dall'orbiter Mars Express dell'ESA, che mostra una vista obliqua focalizzata su uno dei vasti flussi di lava nell'Elysium Planitia di Marte, e la sua atmosfera. Credits: ESA/DLR/FU Berlino

La missione Mars Express dell’ESA è stata estesa fino al 2034

Maggio 31, 2025
Attualmente in riproduzione

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

I più letti

  • Test del prototipo riutilizzabile di Space Epoch

    L’azienda cinese Space Epoch ha testato uno stadio riutilizzabile in acciaio con rientro in mare

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX propone 76 lanci annuali di Starship dalla rampa SLC-37 (ora il totale è 145)

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Marte, un sogno ancora lontano? I progressi di Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Redwire supera la revisione di Mason, un sistema per costruire infrastrutture su Luna e Marte

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162