La capsula Starliner CST-100 di Boeing fa parte del Commercial Crew Program della NASA insieme alla Crew Dragon di SpaceX. A Dicembre la Starliner eseguì uno dei principali test del programma. Durante quella missione la capsula, senza equipaggio a bordo, avrebbe dovuto raggiungere la ISS ed eseguire un attracco automatico alla stazione. Purtroppo dopo pochi minuti dalla partenza la stessa Starliner ebbe un problema al software di bordo.
Questo comportò la ritardata accensione dei propulsori che non permisero di arrivare all’orbita necessaria per l’attracco con la ISS. La capsula di Boeing riuscì comunque a rientrare a terra con successo dopo qualche giorno passato in orbita. A marzo un team congiunto della NASA e di Boeing completò una prima revisione completa di tutto il progetto Starliner. In quell’occasione vennero trovate tre principali criticità. Le prime due riguardavano il software di bordo. Il terzo problema principale riguardava invece le comunicazioni con la capsula che durante il test di volo vennero a mancare più volte.

Aumentano i problemi per Starliner
Questi tre principali problemi riscontrati dalle prime revisioni si sarebbero risolti con 60 azioni correttive che il team di Boeing avrebbe dovuto eseguire. Queste riguardavano sia la revisione completa di molti software ma anche il controllo di molte procedure aziendali, sia pratiche sia logistiche.
La NASA ha però condotto ulteriori revisioni durante questi mesi aumentando le correzioni da eseguire da 60 a 80. Queste sono principalmente divise in 5 aree.
- 21 correzioni sono da fare ai test e simulazioni fatti da Boeing. Viene sottolineata la necessità di maggiori test sulla corretta integrazione software-hardware della Starliner
- 10 correzioni si riferiscono ai software che garantiscono la copertura completa dei test.
- 35 modifiche sono richieste alla documentazione delle revisioni. Viene chiesto l’aumento dei partecipanti ai controlli e alle revisioni dei dati dei test. E’ espressamente richiesto l’aumento del “coinvolgimento di esperti in materia di sicurezza”.
- 7 modifiche sono richieste alla cultura aziendale di Boeing in materia di sicurezza.
- 7 correzioni vengono infine richieste al software che gestisce la separazione fra il modulo di servizio e la capsula Starliner.
Queste revisioni sono state comunicate in un’apposita conferenza stampa condotta interamente da personale NASA il 7 luglio.
I prossimi passi
Già ad Aprile Boeing dichiarò di essere pronta ad eseguire nuovamente prima della fine dell’anno il test fallito a dicembre. Questo test l’azienda l’avrebbe eseguito interamente a proprie spese, affermando di aver già stanziato 410 milioni di dollari. Quest’affermazione fu abbastanza interessante in quanto fra febbraio e marzo si discuteva addirittura di non eseguire più questo test e passare direttamente al primo volo con equipaggio.
Dopo la conferenza di qualche giorno fa sembra che eseguire questo test sia diventato praticamente obbligatorio. Le previsioni di Boeing e della NASA lo collocano ancora per la fine del 2020 con la speranza di veder volare la Starliner con equipaggio verso meta 2021.
Fonte: NASA