La Cina mira non solo a partecipare alla nuova corsa allo spazio ma vuole esserne protagonista. I lanciatori della categoria Lunga Marcia rappresentano l’avanguardia dell’industria cinese e sono la porta di accesso al futuro nello spazio del paese asiatico. Quella dei Lunga Marcia è una storia iniziata nel 1970 quando il primo satellite cinese entrò in orbita. Da allora si contano otto famiglie di lanciatori, tra loro profondamente diversi, ma tutti significativi per le ambizioni di Pechino verso le stelle.
Nel programma cinese ci sono due nuove famiglie di Lunga Marcia in fase di sviluppo: LM-8 e LM-9. A queste si agiungono delle varianti di famiglie già esitenti, ossia LM-7A e LM-5B, che hanno effettuato il primo volo nel 2020. Come sempre, vale la pena ricordare che le informazioni di cui siamo in possesso sono parziali data l’opacità della cortina informativa cinese. Pertanto è plausibile ritenere che esistano anche altri progetti di cui non si hanno informazioni, seppur in fase molto preliminare.
Oggi in Spazio d’Oriente abbiamo deciso di dedicarci solamente al Lunga Marcia 7A, un razzo particolare e che ha fallito recentemente il suo primo lancio. Sempre oggi (5 Maggio 2020) c’è stato anche il primo lancio del Lunga Marcia 5 nella sua versione 5B. Domani parleremo esclusivamente di questo lancio, qui invece parlammo già dell’importanza del LM5, che è attualmente il razzo più potente a disposizione della Cina.
Il primo volo del LM-7A
I Lunga Marcia 7 sono una famiglia di razzi che si colloca nella categoria dei lanciatori medi. Per fare un confronto, la capacità di questi vettori è paragonabile al Falcon 9 di SpaceX. Per Pechino questa tipologia di lancitore è fondamentale per sostituire i LM-2. Questi ultimi adoperavano dei motori alimentati dal tetraossido di diazoto e idrazina, molto più costosi della miscela RP1-LOX adoperata sui LM-7.
La storia del LM-7 è relativamente recente, infatti il primo volo risale al 2016 e ad oggi sono stati effettuati un totale di tre lanci. L’ultimo di questi risale allo scorso 16 marzo quando è stato effettuato il volo inaugurale della variante 7A, conclusosi poi in un fallimento.
Il razzo è partito dallo spazioporto di Wenchang con un satellite militare dalla funzione sconosciuta. Avrebbe dovuto raggiungere l’orbita geosincrona, ma pochi secondi dopo il lancio il razzo non è riuscito a raggiungere l’altitudine adeguata. La Cina ha tentato di nascondere il più possibile questa missione. Il giorno del lancio non era stato richiesto nemmeno un blocco aereo. Il fallimento ha però ottenuto il risultato contrario, portando alla luce tante informazioni sulle quali altrimenti si sarebbe sorvolato.
Da allora non si hanno notizie certe riguardo alle cause dell’anomalia, tuttavia diversi osservatori identificano l’origine nel secondo o terzo stadio. Quest’ultimo è infatti la principale caratteristica che differisce il LM-7A dal 7, ossia un nuovo terzo stadio che sfrutta l’idrogeno liquido. L’utilizzo di motori a proppellenti liquidi permetterà alla versione 7A incremento della capacità del 25% rispetto al celebre LM-3B.
L’esclusione dai colpevoli del primo stadio e dei booster, deriva dal fatto che il lanciatore con le stesse componenti, i Lunga Marcia 5B non ha subito alcun ritardo o anomalia durante il suo ultimo lancio a fine dicembre. Anzi, ha dimostrato in data odierna un volo impeccabile.
Nel seguente video la partenza del volo inaugurale e fallimentare del lunga Marcia 7A.
Recenti fonti non confermate attribuiscono però il malfunzionamento a degli errori in fase di preparazione/produzione del veicolo. Alcune speculazioni puntano il dito alle difficoltà di lavoro durante l’emergenza sanitaria in corso. Difficile sapere qual è il vero motivo di questo incidente ma risolverlo sarà fondamentale per la Cina. Con il continuo avanzare della concorrenza internazionale nel settore dei lanciatori, la Cina dovrà innovare a tutti i costi anche la sua flotta di razzi.
Questo era Spazio d’oriente e oggi abbiamo aperto una piccola finestra su un altro incidente di un razzo cinese.
Spazio D’Oriente viene pubblicato ogni Martedì sera ed è una rubrica progettata e scritta da Nicolò Bagno.