Il 10 aprile 2025, durante il National Space Symposium di Colorado Springs, l’azienda americana Vast ha annunciato di aver siglato tre accordi per l’utilizzo della sua stazione spaziale Haven-1. A poco più di un anno dal lancio, previsto per maggio 2026, Vast ha presentato l’ingresso di tre nuovi partner scientifici: Japan Manned Space Systems Corporation (JAMSS), Interstellar Lab ed Exobiosphere. Questi si aggiungono a Redwire e Yuri, già coinvolti come partner per i payload. L’obiettivo comune è quello di sfruttare le potenzialità uniche offerte da Haven-1 per esperimenti scientifici avanzati al di fuori dell’ambiente della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Haven-1 permetterà di svolgere diverse ricerche, automatiche e non, proprio come avviene sulla ISS. Haven-1 è previsto che venga abitata da un singolo equipaggio, per una missione di 14 giorni. Il resto del tempo rimarrà gestita da Terra. Vast sta quindi sviluppando le sue stazioni in modo che si possa combinare il “turismo spaziale” con lo svolgimento di esperimenti.
A fine gennaio, Vast ha annunciato l’inizio dei test strutturali su un prototipo della stazione spaziale Haven-1. I test servono a valutare la resistenza della struttura ai carichi durante il lancio e alle pressioni in orbita. Il prototipo di test è stato costruito da Vast a Mojave, in California.
In questi giorni, Vast si sta preparando anche per effettuare i primi test orbitali. A bordo della prossima missione del programma Rideshare di SpaceX, infatti, dovrebbe trovarsi anche Haven Demo. Si tratta di un piccolo satellite che permetterà a Vast di effettuare i primi collaudi nello spazio di diversi sistemi, come quello propulsivo e quello per le comunicazioni.
Haven Demo integration is underway as we prepare for on orbit testing of Haven-1’s core systems later this year. The satellite’s testing will include power, communications, propulsion, video, thermal control, software, avionics, ground systems, attitude control, and mission… pic.twitter.com/R2jF3ceGLc
— Vast (@vast) April 4, 2025
La crescita di Vast
Haven-1 si inserisce in una strategia più ampia di Vast, che prevede anche missioni con astronauti privati sulla ISS e lo sviluppo futuro della stazione Haven-2 nell’ambito del programma NASA CLD (Commercial Low Earth Orbit Destinations). Presto l’azienda dovrebbe annunciare i nomi dell’equipaggio che prenderà parte alla prima missione su Haven-1.
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La stazione spaziale, oltre a essere dotata di strutture per il supporto vitale, presenta anche una sezione per ospitare diversi carichi utili. Sono infatti presenti fino a dieci middeck lockers per esperimenti scientifici, realizzati secondo gli standard della ISS ma con un design innovativo: saranno nascosti dietro pannelli in legno, apribili solo all’occorrenza, per offrire agli astronauti un ambiente visivo più rilassante. Vast punta a realizzare una struttura che sia non solo funzionale, ma anche confortevole per gli equipaggi che la visiteranno.
L’azienda ha dichiarato di aver già venduto la maggior parte degli slot. “Queste partnership riflettono la crescente consapevolezza a livello globale che la microgravità non è solo un ambiente di ricerca, ma un catalizzatore per scoperte rivoluzionarie”, ha affermato Max Haot, amministratore delegato di Vast, in una nota.
JAMSS fornirà una struttura multiuso per esperimenti in microgravità, mentre Interstellar Lab contribuirà con Eden 1.0, un laboratorio avanzato per la biologia vegetale.
Exobiosphere, invece, condurrà esperimenti nel campo farmaceutico e sanitario. Queste collaborazioni riflettono la versatilità di Haven-1 e la crescente domanda di alternative all’ISS.
Inoltre, Vast ha firmato un accordo con il Center for the Advancement of Science in Space (CASIS) per consentire ai propri astronauti privati di svolgere ricerche sulla ISS, aprendo così nuove opportunità per la scienza orbitale commerciale.