SpaceX si prepara a raggiungere un traguardo fondamentale nello sviluppo del progetto Starship: il riutilizzo di un Super Heavy. Il 3 aprile, quando in Italia era le 16:45, il Booster 14 ha acceso per alcuni secondi i suoi 33 motori Raptor, eseguendo con successo uno static fire test. Questo prototipo di Super Heavy era stato utilizzato durante il settimo volo di Starship, avvenuto il 16 gennaio.
Come il Falcon 9, anche il Super Heavy sarà completamente riutilizzabile ma in tempi brevi, secondo quanto dichiarato da SpaceX. In futuro, l’obiettivo è catturare il primo stadio di Starship al volo, riposizionarlo direttamente sulla piattaforma di lancio e prepararlo per una nuova missione, senza doverlo riportare al sito di costruzione.
Dopo questo test di accensione, SpaceX condurrà una serie di controlli per verificare le condizioni dei motori e dell’intera struttura. Il Booster 14 potrebbe essere utilizzato nuovamente per il nono volo di Starship, in coppia con la Ship 35. Non è ancora stata annunciata una data ufficiale per il lancio, poiché la Federal Aviation Administration deve completare le indagini sull’esplosione di marzo.
MILESTONE STATIC FIRE! Booster 14, after being caught during Flight 7, has conducted a Static Fire test as a major milestone for reusability and potentially could fly on Flight 9!https://t.co/KzFvpLrcRI pic.twitter.com/kEYUkMkQWr
— NSF – NASASpaceflight.com (@NASASpaceflight) April 3, 2025
I Progressi del Super Heavy
Il progetto Starship è estremamente complesso e richiede lo sviluppo di nuove tecnologie, non solo per il razzo in sé ma anche per le infrastrutture di terra, definite da Elon Musk “Stadio Zero”. Sebbene possano sembrare rallentamenti dovuti alle due esplosioni consecutive durante gli ultimi lanci, il programma di sviluppo di SpaceX sta proseguendo senza sosta.
I progressi del Super Heavy lo dimostrano chiaramente. I primi tre lanci si sono conclusi con l’esplosione sia della Ship che del Super Heavy. Tuttavia, a partire dal quarto lancio, avvenuto a giugno, SpaceX è riuscita per la prima volta a eseguire un rientro controllato e preciso nel Golfo del Messico con il Booster 11. Questo successo ha spinto l’azienda a tentare la prima cattura al volo, effettuata con il Booster 12 nell’ottobre dello scorso anno.
Durante il sesto lancio, il Booster 13 ha dovuto eseguire nuovamente un rientro controllato in mare a causa di un problema di comunicazione con Mechazilla. La seconda cattura al volo è avvenuta a gennaio, in occasione del debutto della prima Starship Block 2, che è esplosa pochi minuti dopo il decollo. In quell’evento, SpaceX ha utilizzato per la prima volta il Booster 14, che ha permesso di condurre un test cruciale: oltre alla cattura al volo, è stato riutilizzato con successo un motore Raptor, il numero 314, precedentemente impiegato sul Booster 12.
Questa operazione ha fornito dati preziosi sul comportamento dei motori Raptor dopo più voli. Sembra che anche per il prossimo lancio il Booster 14 riutilizzerà diversi Raptor, ma il numero esatto non è ancora noto. Durante il trasporto alla piattaforma di lancio, i motori più esterni erano coperti da protezioni che impedivano di leggere i loro numeri di serie.