Il lander Blue Ghost di Firefly Aerospace ha lasciato l’orbita terrestre il 9 febbraio. Ne ha dato comunicazione l’azienda, confermando che l’accensione del sistema propulsivo principale è avvenuta correttamente, e che il lander ha ora iniziato la sua manovra di Trans Lunar Injection.
Ora Blue Ghost ha iniziato un viaggio di quattro giorni, che lo porterà in orbita lunare, dove rimarrà altri 16 giorni circa. Per ora l’allunaggio è previsto per il 2 marzo, una data che potrebbe leggermente cambiare di qualche ora in base alle condizioni del lander una volta arrivato attorno alla Luna.
Blue Ghost ha eseguito quindi la manovra indicata dal numero 9 nell’infografica seguente. Una volta arrivato in orbita lunare, punto 10, abbasserà progressivamente la sua quota con ulteriori manovre (punto 12). Infine, con un’ultima accensione inizierà la manovra di allunaggio, che dovrebbe durare qualche decina di minuti.

Sulla superficie della Luna il lander rimarrà acceso per una giornata lunare intera, cioè 14 giorni, ma tenterà anche di funzionare per alcune ore durante la notte lunare, una operazione mai tentata finora dai lander del programma CLPS della NASA.
Blue Ghost è particolarmente importante anche per l’Italia, che a bordo di questo mezzo spaziale ha montato il primo strumento scientifico che arriverà sul suolo lunare, l’antenna LuGRE. Questo strumento ha già raggiunto diversi record, riuscendo a collegarsi alla rete GNSS di GPS e Galileo dalla più grande distanza di sempre: 331mila km. Una volta sulla superficie lunare tenterà di farlo direttamente da lì. A bordo di Blue Ghost ci sono tanti altri esperimenti, 10 in totale.
In questo approfondimento abbiamo spiegato nel dettaglio tutta la missione, gli strumenti e la struttura della missione di Blue Ghost.