L’8 gennaio 2025, BepiColombo, missione congiunta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA), sorvolerà per la sesta e ultima volta il pianeta Mercurio, arrivando a 295 km dalla sua superficie.
Il massimo avvicinamento, previsto per le 6:59 italiane, darà la possibilità alla sonda di fotografare ancora una volta Mercurio, di effettuare misurazioni uniche dell’ambiente attorno al pianeta e di perfezionare le operazioni degli strumenti scientifici prima dell’inizio della missione principale.
Questo sesto e ultimo sorvolo ridurrà la velocità di BepiColombo e ne cambierà la direzione, preparando la sonda per entrare in orbita proprio attorno a Mercurio alla fine del 2026.
23 minuti sopra il lato notturno di Mercurio
In più di sei anni di viaggio, BepiColombo ha effettuato finora otto sorvoli planetari per correggere la sua traiettoria e portarsi in orbita attorno a Mercurio: uno della Terra, due di Venere e cinque di Mercurio, che saranno sei con quello dell’8 gennaio, portando il totale quindi a nove sorvoli.
Durante questo sesto flyby, BepiColombo si avvicinerà al lato notturno, buio e freddo del pianeta roccioso più piccolo del Sistema Solare. Mentre si troverà all’ombra di Mercurio, BepiColombo non riceverà luce solare diretta per più di 23 minuti e dovrà quindi fare affidamento solo sulle sue batterie.
Per permettere che queste operazioni si svolgano per il meglio, oggi 7 gennaio il team di missione riscalderà la sonda, aumentando la temperatura di tutti i componenti, e interromperà questo riscaldamento solo pochi minuti prima che BepiColombo entri nell’ombra di Mercurio. Questa operazione aiuterà a risparmiare la batteria, assicurando che la sonda non abbia bisogno di usare i suoi riscaldatori.
Nel corso del sorvolo vari strumenti scientifici esamineranno la superficie di Mercurio e i dintorni, e le telecamere di monitoraggio otterranno le viste più interessanti della superficie planetaria quando la sonda si avvicinerà al lato illuminato dal Sole del pianeta, a partire dalle 07:06 italiane circa, 7 minuti dopo il massimo avvicinamento.
La raccolta di preziosi dati scientifici durante il sorvolo
Questo sorvolo porterà BepiColombo su una rotta unica attraverso l’ambiente magnetico e particellare di Mercurio. La sonda volerà attraverso regioni attorno a Mercurio che non sono state campionate prima, alcune delle quali non visiterà neppure durante la fase scientifica principale della sua missione.
Ai poli di Mercurio, in regioni chiamate cuspidi, le linee del campo magnetico incanalano anche le particelle provenienti dal Sole verso la superficie di Mercurio. La sonda attraverserà la cuspide settentrionale, perché transiterà proprio sopra il polo nord di Mercurio.
Ciò le consentirà anche di scrutare in profondità i crateri il cui interno non viene mai toccato dal Sole. Nonostante le temperature raggiungano i 450 °C sulla superficie illuminata dal sole di Mercurio, le “regioni d’ombra permanente” polari sono letteralmente ghiacciate. I dati raccolti dagli strumenti sulla sonda spaziale Messenger della NASA tra il 2011 e il 2015, oltre alle osservazioni radar dalla Terra, hanno fornito forti prove della presenza di ghiaccio d’acqua in alcuni di questi crateri. Se ci sia davvero ghiaccio d’acqua sul caldo Mercurio è uno dei cinque principali misteri che BepiColombo dovrebbe risolvere.
Due analizzatori di particelle (SERENA e MPPE) registreranno le particelle in queste regioni, e nel frattempo due magnetometri (MPO-MAG e MMO-MGF) rileveranno il campo magnetico di Mercurio, mentre un monitor di polvere (MDM) misurerà particelle di polvere più grandi.
Inoltre, l’accelerometro Italian Spring Accelerometer (ISA) registrerà le accelerazioni percepite dalla sonda mentre sperimenta non solo l’attrazione gravitazionale del pianeta, ma anche il cambiamento della radiazione solare e della temperatura mentre BepiColombo entra ed esce dall’ombra di Mercurio. L’ISA registrerà anche qualsiasi movimento e vibrazione della sonda causati dal movimento, ad esempio, dei pannelli solari.
Fotografie di polo nord, crateri e pianure di Mercurio
Durante questo sorvolo, la telecamera di monitoraggio 1 di BepiColombo (M-CAM 1) dovrebbe riprendere alcune belle viste dei crateri Prokofiev, Kandinsky e Tolkien, perennemente in ombra.
Di seguito è riportata una simulazione delle viste di Mercurio di M-CAM 1 durante il sorvolo, utilizzando un modello di topografia digitale preparato dal team della missione Messenger della NASA. C’è una lacuna in questo modello attorno ai poli. Le prossime viste del sorvolo di BepiColombo e le orbite polari della missione attorno a Mercurio dal 2026 miglioreranno notevolmente la copertura in queste regioni. Credits: ESA/BepiColombo, E. Simioni (INAF)
Altre caratteristiche interessanti che le telecamere di monitoraggio di BepiColombo vedranno sono i profondi crateri Stieglitz e Gaudí, il più grande cratere da impatto di Mercurio (il bacino Caloris, largo oltre 1500 km) e le vaste pianure settentrionali note come Borealis Planitia.
L’ESA prevede di pubblicare le prime immagini il 9 gennaio, con altri dati scientifici a seguire.