A Tsukuba, in Giappone, il 20 novembre 2024 si è tenuto un incontro tra il direttore generale dell’ESA Josef Aschbacher e il presidente della JAXA Hiroshi Yamakawa. L’obiettivo era quello di discutere le prossime grandi missioni spaziali in cooperazione tra le due agenzie, evidenziando i successi ottenuti nel corso degli anni. Tra questi, la collaborazione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e missioni scientifiche come EarthCARE e BepiColombo.
Gli ottimi risultati raggiunti hanno portato al nuovo incontro tra l’agenzia europea e quella giapponese per parlare anche dei piani futuri per l’esplorazione spaziale. Questi includono sia l’osservazione della Terra, sia il raggiungimento della Luna e successivamente di Marte.
Il 7 ottobre 2024 è partita la sonda Hera che, a dicembre 2026, raggiungerà il sistema binario 65803 Didymos, per studiare gli effetti dell’impatto della sonda DART sull’asteroide più piccolo. La JAXA ha fornito il Thermal Infrared Imager (TIRI) alla sonda europea per l’osservazione dei due asteroidi.
Sulla base della collaborazione con Hera, ESA e JAXA hanno ribadito la volontà di collaborare per lo sviluppo della sonda Rapid Apophis Mission for Space Safety (RAMSES). Questa avrà il compito di studiare l’asteroide Apophis, che transiterà vicino alla Terra nel 2029.
Nuove collaborazioni tra Europa e Giappone
Uno dei temi trattati durante l’incontro è stato anche quello del cambiamento climatico e degli strumenti utilizzati per poterlo studiare e monitorare. Le agenzie valuteranno una missione congiunta per monitorare le emissioni urbane di gas serra, colmando le lacune delle attuali missioni di osservazione globale.
I signed a Next Big Cooperations statement with @JAXA_en aimed at deepening collaboration in space and Earth science, human and robotic exploration, and planetary defense. While #CM25 will fund these activities, given the urgent deadline of 2029 we will start to study potential… pic.twitter.com/mJmHO3e7u8
— Josef Aschbacher (@AschbacherJosef) November 21, 2024
La collaborazione tra ESA e JAXA continuerà anche oltre l’orbita terrestre. Come per la ISS, anche la futura stazione attorno alla Luna, il Lunar Gateway, sarà realizzato mediante una collaborazione internazionale. Per le future esplorazioni sul suolo lunare, inoltre, l’ESA sta sviluppando il lander cargo Argonaut, in grado di trasportare 2100 kg di carico, mentre la JAXA ha intrapreso lo sviluppo di un rover pressurizzato in collaborazione con la NASA.
Saranno eseguite poi simulazioni sfruttando la nuova struttura lunare analoga dell’ESA, LUNA, inaugurata il 25 settembre 2024. La collaborazione si estenderà anche alla missione Lunar Polar Exploration (LUPEX). L’Europa, inoltre, fornirà supporto all’esplorazione mettendo a disposizione il sistema di comunicazione Moonlight.
L’incontro avvenuto in Giappone è servito anche per promuovere la realizzazione di una missione verso Marte, con l’obiettivo di lasciare piccoli lander negli anni ’30. Infine, le agenzie continueranno la collaborazione su missioni scientifiche come Athena e LiteBIRD, per avanzare nella comprensione dell’universo e dei pianeti giganti.