Oggi, 28 giugno 2024, durante una conferenza stampa l’Agenzia Spaziale Cinese CNSA ha annunciato il peso dei campioni lunari raccolti da Chang’e 6: sono 1935.3 grammi, ovvero quasi 2 kg.
La missione, svoltasi correttamente in ogni sua fase, è stata la più complessa mai tentata dalla Cina sulla Luna: ha raggiunto il lato nascosto, nel bacino Polo Sud-Aitken, ha prelevato dei campioni di rocce e regolite dalla superficie e dal sottosuolo, e li ha portati con successo sulla Terra. La capsula di rientro è atterrata nel deserto della Mongolia alle ore 8:07 italiane del 25 giugno, concludendo una missione durata in tutto 53 giorni.
Questi sono i primi campioni che abbiamo provenienti dalla faccia del nostro satellite naturale che non vediamo mai, e della quale ancora sappiamo molto poco. Tutte le precedenti missioni di raccolta di campioni erano state effettuate dal lato visibile. Gli scienziati sperano che il materiale raccolto da Chang’e 6 includa anche parte del mantello lunare, espulso dall’impatto originale che ha creato il bacino Polo Sud-Aitken. Questo materiale potrebbe far luce sulle differenze che esistono tra il lato visibile e quello nascosto della Luna, e sulla sua origine.
Obbiettivo quasi raggiunto
L’obbiettivo della missione era raccogliere 2 kg di materiale dal lato nascosto. Non è quindi stato raggiunto, anche se di poco.
Questo materiale include terreno superficiale e rocce, raccolti usando una paletta, e campioni di sottosuolo lunare, ottenuti trapanando la superficie. Forse, ma ancora non ci sono conferme ufficiali, il materiale raccolto è meno di quello originariamente previsto dalla missione perché potrebbe essersi verificata una situazione simile a quella della precedente missione Chang’e 5, la cui perforazione si era interrotta per via di alcune rocce.
Per riferimento, Chang’e-5 aveva ottenuto 1731 grammi di materiale, dal lato visibile della Luna. Si era trattato della prima missione di ritorno campioni cinese, conclusasi nel 2020.
Chang’e 6 è comunque stata una missione di successo. La Cina, già l’unico Paese ad aver portato un oggetto funzionante sul lato nascosto della Luna ancora nel 2018 con Chang’e 4, è ora anche il primo e finora unico Paese ad aver raccolto e portato a Terra campioni da lì.
E ora?
I campioni saranno ora studiati da scienziati cinesi in collaborazione con esperti internazionali. Nel caso di Chang’e 5, l’accesso diretto ai campioni da parte dei partner internazionali è iniziato circa tre anni dopo il loro ritorno.
Nel frattempo, il modulo di servizio di Chang’e 6 che ha sganciato la capsula contenente i campioni verso la Terra sta continuando il suo viaggio. Il suo obbiettivo ancora non è chiaro.
Ci si prepara intanto per Chang’e 7, la prossima missione del programma di esplorazione lunare cinese, che dovrebbe essere lanciata nel 2026 verso il Polo Sud lunare. La missione includerà un orbiter, un lander, un rover e altri esperimenti per studiare questa regione. Successivamente ci sarà Chang’e 8 nel 2028, l’ultima del programma di esplorazione lunare robotica. Nel 2029, infatti, la Cina prevede una atterraggio lunare con equipaggio.
In questo video approfondimento, abbiamo parlato della storia di Chang’e 6: