Questa notte, tra l’11 e il 12 dicembre 2023, intorno alle ore 2:17 l’asteroide 319 Leona passerà davanti a Betelgeuse, stella supergigante della costellazione di Orione, e ne bloccherà la luce per alcuni secondi. Si tratterà di un’occultazione di una stella di prima magnitudine, che è un evento piuttosto raro, visibile dalla Terra circa una volta in diversi decenni.
Osservare un fenomeno di questo tipo può fornire agli astronomi preziose informazioni scientifiche. Calcolando con precisione la durata dell’occultazione da più luoghi contemporaneamente sul globo terrestre, si possono calcolare con precisione le dimensioni e la forma dell’asteroide.
Questa rara occasione verrà anche usata per riuscire a mappare le celle convettive di Betelgeuse, grazie alle quali la stella si illumina e si oscura periodicamente.
Come osservare l’occultazione
Betelgeuse è la decima stella più luminosa dei nostri cieli, quindi osservare questo fenomeno sarà piuttosto semplice. Prima di tutto bisogna verificare di rientrare nella zona in cui sarà visibile il fenomeno: si tratta di una fascia piuttosto ridotta, che tocca anche alcune zone del sud Italia.
Il modo più semplice per catturare l’evento è utilizzare una semplice fotocamera su un treppiede. Con la fotocamera in modalità video, si può osservare il calo di magnitudine di Betelgeuse e cronometrarne l’esatta durata. Per essere utilizzati per analisi successive, i fotogrammi devono avere un tempo di esposizione molto breve, di pochi millisecondi, in modo che la stella non sia sovraesposta.
Un esperimento interessante sarà quello di utilizzare filtri rossi o blu, poiché il diametro di Betelgeuse varia a seconda della lunghezza d’onda a cui viene osservata. Per confrontare le immagini con altre riprese da luoghi diversi, è importante anche registrare l’esatta latitudine e longitudine del sito osservativo. Per riprendere questo evento è possibile utilizzare anche tecnologie sviluppate per l’imaging planetario, utilizzando quindi un telescopio e una camera planetaria.
Questo fenomeno sarà facilmente visibile anche ad occhio nudo, senza l’ausilio di un telescopio, che è comunque consigliato per riuscire ad osservare Betelgeuse in maniera più nitida.
Per avere più informazioni riguardo alle varie tipologie di telescopi amatoriali e sul loro utilizzo potete cliccare qui per consultare la nostra guida dedicata all’argomento.
Una vista unica su una stella ben conosciuta
A circa 550 anni luce dalla Terra, Betelgeuse è la decima stella più luminosa della volta celeste. Si tratta di una supergigante rossa con un diametro di circa 800 volte il raggio solare. In cielo appare come un disco di 50 milliarcosecondi, molto più grande della maggior parte delle altre stelle. Pertanto, a differenza della maggior parte degli altri eventi di occultazione, l’inizio e la fine dell’occultazione di Betelgeuse non avverranno istantaneamente.
Mentre l’asteroide si muoverà attraverso il disco stellare, oscurerà le grandi celle convettive che si formano quando grandi volumi di plasma ad alte temperature risalgono verso la superficie della stella. Queste celle appena risalgono sono più luminose della maggior parte della superficie visibile della stella, per via della differenza di temperatura.
Misurare la luminosità della stella durante l’occultazione si rivelerà particolarmente interessante. “Potremmo ottenere informazioni sulla distribuzione di queste celle convettive” ha affermato Miguel Montargès, dell’Osservatorio di Parigi. “Così da capire come siano legate alla perdita di massa di Betelgeuse osservata con grandi telescopi. Questo risultato non avrà precedenti, poiché non esiste un interferometro a luce visibile che consenta di effettuare tale osservazione.” Le osservazioni dell’occultazione completeranno quindi i dati raccolti dagli interferometri infrarossi professionali.
Per gli appassionati di astrofotografia e professionisti attrezzati, sono indicate osservazioni fotometriche effettuate attraverso filtri in banda R, G, B o H-alfa. Anche le immagini amatoriali saranno infatti utili per studiare questo fenomeno unico.
L’asteroide Leona
Affinché le osservazioni diano i risultati sperati è necessario conoscere la forma e le dimensioni dell’asteroide Leona nel modo più preciso possibile. Leona è un asteroide della Fascia Principale, tra Marte e Giove, scoperto nel 1891. Fino a poco tempo fa, si sapeva che la circonferenza dell’asteroide era di circa 60 chilometri e si presumeva che fosse sferico, in quanto non si avevano informazioni precise.
La situazione è cambiata il 13 settembre 2023, quando Leona ha occultato una stella di 12a magnitudine. Utilizzando le misurazioni effettuate durante questo evento, José Ortiz dell’Istituto di Astrofisica dell’Andalusia e il suo team sono stati in grado di determinare che l’asteroide è leggermente ellittico.
Il loro modello conferma la forma leggermente ellittica dell’asteroide e le sue dimensioni di circa 80 x 55 chilometri, con un diametro medio di 68.16 km. Questi dati possono essere utilizzati per prevedere la probabile sagoma di Leona e il suo aspetto durante l’occultazione.
Se le previsioni si riveleranno esatte, Betelgeuse sparirà per circa 5-15 secondi. E’ possibile osservare una simulazione dell’occultazione a questo link.
Nel caso non vi trovaste in una zona favorevole all’osservazione, sarà possibile seguire l’evento in diretta sul canale YouTube del Virtual Telescope Project.