Il 5 settembre SpaceX ha unito la terza coppia di Starship e Super Heavy: il Booster 9 e la Ship 25, i quali insieme effettueranno il secondo tentativo di lancio orbitale a breve. Quanto a breve? Attualmente mancano ancora diversi test per preparare il razzo al lancio, oltre a tutta la preparazione di routine. Il vero enigma rimane però ancora il permesso concesso dalla FAA.
L’8 settembre l’agenzia federale ha diramato una nota per chiarire che SpaceX non dispone ancora dei permessi per lanciare, ed essi verranno rilasciati solamente quando l’azienda avrà corretto tutte le procedure segnalate dalla FAA stessa. Queste ultime sono risultate essere ben 63, fra aggiornamenti all’hardware, e procedure di sicurezza.
Nel dettaglio la FAA ha richiesto a SpaceX azioni correttive come:
“la riprogettazione dell’hardware per prevenire perdite e incendi, la riprogettazione della rampa di lancio per aumentarne la robustezza, l’incorporazione di ulteriori revisioni nel processo di progettazione, ulteriori analisi e test dei sistemi e dei componenti critici per la sicurezza, compreso il sistema di sicurezza del volo autonomo, e l’applicazione di ulteriori pratiche di controllo delle modifiche”.
Sempre nella nota dell’8 settembre, la FAA ha annunciato la chiusura definitiva dell’indagine relativa al primo volo, quello che il 20 aprile si concluse con un’esplosione a poco meno di quattro minuti dalla partenza. Ci hanno tenuto a specificare però, che la chiusura di questa indagine non implica il rilascio di nuovi permessi. Prima SpaceX dovrà dimostrare di aver risolto tutti i problemi rilevati.
“SpaceX deve implementare tutte le azioni correttive che hanno un impatto sulla sicurezza pubblica e deve richiedere e ricevere una modifica della licenza dalla FAA che affronti tutti i requisiti di sicurezza, ambientali e altri requisiti normativi applicabili prima del prossimo lancio dello Starship.”
Qui si può leggere la dichiarazione della FAA.
La risposta di SpaceX
SpaceX ha risposto pochi minuti dopo alle dichiarazioni della FAA, pubblicando una serie di post su X per ricordare come il sistema di miglioramento e aggiornamento di Starship sia basato sulla ricorsivitià. Per questo possono migliorare e arrivare al successo solo continuando a lanciare ed eseguendo test.
Testing development flight hardware in a flight environment is what enables our teams to quickly learn and execute design changes and hardware upgrades to improve the probability of success in the future. We learned a tremendous amount about the vehicle and ground systems during… pic.twitter.com/kzMEBHwWyz
— SpaceX (@SpaceX) September 8, 2023
La Starship che si trova ora assemblata a Starbase è, nuovamente, il vettore più grande mai costruito dall’uomo. Questo perché, con l’installazione dell’anello dell’hot staging, il Booster 9 è più alto di circa 1.8 metri rispetto ai precedenti prototipi, per un’altezza totale di 121.3 metri. Sebbene SpaceX abbia già testato questo nuovo elemento al sito di Massey, è la prima volta che una Starship poggia sul nuovo anello. Anche questo per l’azienda è un importante test, come quelli che dovranno essere superati in vista del lancio.
In base agli ultimi NOTMAR, gli avvisi ai naviganti, sembrerebbe che il primo tentativo di lancio potesse essere tentato in una finestra temporale che va dall’8 al 13 settembre. Questo tipo di permessi è possibile che sia stato richiesto in via preventiva da parte di SpaceX. È ormai opinione diffusa infatti, che SpaceX stia procedendo con diverse dichiarazioni e prove per forzare il rilascio dei permessi della FAA, puntando anche sulla pressione che l’azienda e Musk sono in grado di generare sull’opinione pubblica.
Test passati e futuri
Con la Ship 25 hanno eseguito solamente uno static fire test, avviando tutti e 6 i suoi motori Raptor. Furono 3 le accensioni necessarie della Ship 24. Con il precedente prototipo erano emersi alcuni problemi, che avevano costretto l’azienda a ripetere la prova. La Ship 25 invece, dopo un solo test, è già stata assemblata.
Anche il Booster 9 è stato preparato velocemente per questo nuovo lancio. A SpaceX sono bastati due static fire test, condotti in meno di un mese, per verificare tutti i sistemi del Super Heavy funzionano correttamente. Con il Booster 7 invece, le accensioni erano state sette, durante le quali SpaceX ha utilizzando un numero sempre diverso di Raptor, per potere testare diversi elementi.
Dopo l’unione dei due prototipi Musk ha affermato che sono pronti con il lancio. Sembrerebbe quindi che non vogliano effettuare il Wet Dress Rehearsal, ovvero la prova di rifornimento completo di ossigeno e metano, entrambi allo stato liquido. È possibile che questa decisione sia stata presa per velocizzare le operazioni di lancio. Dopo il WDR infatti, sono necessari circa tre giorni per rifornire nuovamente i serbatoi di terra. Valuteranno il comportamento del vettore e delle infrastrutture direttamente durante le operazioni di lancio.
Non dovrebbero essere previsti ulteriori static fire test con il vettore completo, in quanto non era stato effettuato nemmeno con i precedenti prototipi. SpaceX dovrà solamente aspettare il rilascio dei permessi da parte della Federal Aviation Administration.
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