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| On 2 anni ago

È fallito l’allunaggio della prima missione commerciale della storia verso la Luna

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Il lander Hakuto R M1 dell’azienda nipponica ispace non ha raggiunto con successo la superficie lunare, in quella che era la prima missione spaziale commerciale della storia verso il nostro satellite. Il lander sarebbe dovuto allunare all’esterno del cratere Atlas, nel Mare Frigoris che si trova nell’Emisfero settentrionale della Luna. L’azienda giapponese afferma di presumere che il lander si è schiantato sulla superficie, anche se continuerà i tentativi di mettersi in contatto con esso.

La live ufficiale di ispace si è conclusa con l’affermazione “Never quit the lunar quest.”

Il fallimento è avvenuto probabilmente a circa 80 metri dalla superficie lunare quando il lander viaggiava a poco più di 30 km/h. Questi sono i valori registrati dall’azienda poco prima della perdita della telemetria del velivolo spaziale.

Hakuto-R M1 aveva una missione operativa stimata in 12 giorni, in quanto non era prevista la sopravvivenza alla notte lunare. In questo lasso di tempo il lander avrebbe rilasciato un rover, noto come Rashid che è sviluppato dagli Emirati Arabi Uniti. Senza garantire i contatti con il lander, nessun payload potrà diventare operativo, compreso il rover Rashid.

La discesa verso i suolo lunare, della durata di circa un’ora, iniziava da un’orbita circolare di 100 km. La manovra è stata svolta in totale autonomia del computer di bordo del velivolo, senza il supporto di un sistema di riconoscimento della superficie e il collegamento con il centro missione a Terra.

Le fasi della discesa

L’allunaggio del lander era stato diviso dalla compagnia giapponese in 6 fasi. La prima è una breve accensione dei motori che porta il lander da un’orbita di 100 km a un’una con 25 km di perilunio nell’arco di circa 50 minuti. Il lander ha accesso il suo sistema di propulsione principale, composto da un motore da 400 N di spinta, e da sei propulsori con 200 N di spinta.

A questo punto il lander ha acceso nuovamente il suo sistema principale, diminuendo sempre di più la sua velocità orizzontale fino a circa 380 km/h. Hakuto R M1 a questo punto era verticale rispetto alla superficie a 2 km di altezza.

Gli ultimi kilometri della discesa sono stati realizzati solo tramite i motori da 200 N, posti in cerchio attorno al motore centrale. Questo è stato fatto per evitare troppa spinta e “rimbalzi” sulla superficie. Proprio in questa ultima manovra del lander c’è stata una non meglio precisata anomalia che ne ha fatto perdere i contatti.

L’inizio del programma Hakuto e non solo

La missione odierna, seppur conclusasi con un fallimento, inaugura il programma di trasporto cargo verso la Luna noto come Hakuto. In futuro Ispace pianifica di mandare una seconda missione, M2 nel 2024, che servirà alla compagnia come secondo dimostratore tecnologico. L’obiettivo è validare definitivamente le caratteristiche che sono già state messe in evidenza dal lander lunare con la Missione 1. M2 e poi M3 nel 2025 porteranno diversi strumenti realizzato da varie enti e aziende di cui abbiamo parlato meglio qui. Resterà da vedere se il fallimento di oggi provocherà ritardi su questi piani.

Oltre al programma Hakuto Ispace sta attivamente lavorando ad nuovo lander, più grande e costruito da una sua divisione negli Stati Uniti con Draper. Questa scelta è dettata dalla volontà di poter competere anche per il programma CLPS di NASA. Proprio per queste missioni NASA, le due aziende hanno già ricevuto la prima commessa per un lander da consegnare per il 2025. Ispace dovrebbe comunque iniziare a proporre nel proprio programma Hakuto-R il lander di nuova generazione a partire dal 2024.

Il nuovo lander lunare di iSpace, Series 2, è alto 2.7 metri per 4.2 metri di larghezza. Si tratta quindi di un veicolo piuttosto grande per le missioni lunari, adatto a trasportare carichi sia in orbita lunare che sulla superficie. Il carico disponibile è di 2000 kg verso l’orbita, e scende a 500 kg verso la superficie.

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