Blue Origin ha annunciato il 24 gennaio il prossimo volo del New Shepard, il razzo utilizzato per voli suborbitali di test e per il trasporto di turisti spaziali. La missione è definita come NS-29 e sarà una di quelle utilizzate per effettuare esperimenti senza equipaggio. Il lancio è previsto per il 28 gennaio alle 17:00 italiane, dal Launch Site One in Texas. Questo lancio trasporterà 30 carichi utili, con l’obiettivo principale di simulare la gravità lunare e testare tecnologie da utilizzare in futuro sulla Luna.
Durante NS-29, per la prima volta Blue Origin simulerà della gravità lunare, resa possibile grazie al sistema di controllo di reazione (RCS) della capsula di New Shepard. Durante il volo, la capsula effettuerà una rotazione di circa 11 giri al minuto, generando una gravità pari a un sesto di quella terrestre, per una durata di due minuti. Questo rappresenta un significativo miglioramento rispetto ai metodi tradizionali, come le torri a caduta o i voli parabolici, che offrono solo pochi secondi di simulazione.
Effettuare questi esperimenti durante voli suborbitali permette di testare tecnologie spaziali che necessitano di condizioni di microgravità, o come in questo caso, di gravità ridotta.

Gli esperimenti a bordo di NS-29
Il volo NS-29 si concentrerà su sei aree tecnologiche principali, tutte fondamentali per la sostenibilità a lungo termine delle operazioni lunari. Blue Origin è particolarmente impegnata nello sviluppo di tecnologie per lo sfruttamento delle risorse lunari. Due esperimenti (dei 10) a bordo del lander Blue Ghost, in viaggio verso la Luna, sono ad esempio di Blue Origin.
Tra gli esperimenti più rilevanti (Blue Origin non ne ha dato un elenco completo) troviamo:
- EDL (Electrostatic Dust Lofting), sviluppato da NASA Kennedy Space Center, per studiare il comportamento della polvere lunare quando esposta alla luce ultravioletta.
- FORGE (Fluidic Operations in Reduced Gravity Experiment), del Jet Propulsion Laboratory, per comprendere come gestire liquidi e gas in condizioni di microgravità.
- SPARTA (Soil Properties Assessment Resistance and Thermal Analysis), sviluppato dal JPL e Honeybee Robotics, per analizzare le proprietà meccaniche del suolo lunare.
- LUCI (Lunar-g Combustion Investigation), del NASA Glenn Research Center, che esplora la combustione di materiali in gravità lunare per migliorare la sicurezza nelle future basi lunari.

Più della metà dei carichi utili di NS-29 è finanziata dal programma Flight Opportunities della NASA, che serve a organizzare esperimenti scientifici per l’esplorazione lunare Artemis.
Blue Origin inoltre, annunciando questa missione ha confermato la quantità della sua “flotta” di mezzi, dichiarando di avere all’attivo tre capsule per il New Shepard, due per il trasporto di astronauti e una per la gestione di esperimenti senza equipaggio. Queste tre capsule sono gestite da due booster diversi.
Inoltre, la missione trasporterà migliaia di cartoline nell’ambito dell’iniziativa educativa Club for the Future, che mira a ispirare le nuove generazioni verso carriere in ambito STEAM.